I Tir superano i limiti di velocità e poi cancellano le prove truccando il limitatore

“Spettabile redazione di Stradafacendo, vi scrivo per  segnalare e denunciare il comportamento della quasi totalità degli automezzi adibiti al trasporto merci, la cui velocità specialmente in autostrada si aggira intorno ai 110 km/h, quando invece non dovrebbe e tecnicamente non potrebbe superare gli 80 o i 90 km orari, a seconda della categoria”. Si apre così la lettera inviata in redazione da Vanna Santinato Detomi, responsabile della sede di Padova dell’ Aifvs, l’associazione italiana familiari vittime della strada, che prosegue:  “è chiaro che il limitatore di velocità è stato manomesso, è chiaro che alla revisione annuale obbligatoria tale manomissione non viene rilevata, è chiaro soprattutto che la polizia stradale non effettua i controlli necessari, sottovalutando il reato e le tragiche conseguenze che ne derivano”.

La domanda con cui si chiude la lettera è: “A chi dobbiamo chiedere di essere tutelati sulla strada, se gli stessi organi delegati ad accertare il corretto funzionamento degli automezzi o quelli istituzionalmente preposti alla sicurezza stradale omettono vigilanza e controlli?”.

12 risposte a “I Tir superano i limiti di velocità e poi cancellano le prove truccando il limitatore

  1. Cara signora Vanna, sono dispiaciuto che lei debba vedere situazioni del genere, voglio pensarla in buona fede e quindi mi permetto però di dirle che lei sbaglia: la stragrande maggioranza degli autisti le regole le rispettano, velocità compresa, le mele marce però ci sono lo sappiamo e vanno tolte dalla strada. Tecnicamente ci sono dei camion che i 100 km. orari li possono fare (quelli con ptt fino a 8.5 ton). La Polizia stradale dal mio autorevole punto di vista fa un ottimo lavoro, i camion vengono fermati e mi creda uno che viaggia ai 100 all’ ora lo si vede lontano un miglio che va forte e se c’è una pattulgia di sicuro non sfugge. Grave sarebbe se una pattuglia vedesse questa scena e lasciasse correre, ma non lo voglio pensare. Facciamo di più, segnaliamo alla Polizia stradale il numero di targa, luogo e ora e vedrà, di questo ne sono convinto, ci penseranno loro ad andare a trovarlo a casa. Sono un autotrasportatore, ho l’onore di presiedere un’ associazione territoriale di categoria, ma non accetto che venga fatta di tutta l’erba un fascio. Cordialità.

  2. Buongiorno, sono un autotrasportatore sulla strada quotidianamente. Condivido sicuramente le preoccupazioni e la rabbia della signora Vanna, posso anch’io garantire che esiste un buon numero di autisti che oltrepassano i limiti di velocità come altrettanto grave non rispettano i tempi di riposo. Ma ditemi, quando l’opinione pubblica insieme a chi come la comittenza che dovrebbe (e sottolineo dovrebbe) garantire un margine minimo di guadagno, viste anche le ultime leggi entrate in vigore in materia, capiranno di farlo? Inutile emanare leggi se poi nel concreto queste vengono immediatamente raggirate. In coscienza signora sono solidale con lei, ma sul campo siamo lasciati completamente soli… a condurre una vita infernale lontana dagli affetti, e quel che è peggio con retribuzioni da fame. Da quì bisognerebbe partire, ossia chiarire una volta per tutte cosa c’è dietro a tutti quei comportamenti criminali di cui lei parla… Ma purtroppo si andrebbero a toccare gli interessi milionari di troppi, che alla sicurezza collettiva continuano a privilegiare i propri guadagni. Saluti da un autotrasportatore onesto e coscienzionso.

  3. La signora potrebbe chiedere di essere tutelata da chi osteggia i costi minimi. Scherzi a parte, gli autotrasportatori seri e che si fanno pagare il giusto non superano i limiti, mentre chi si fa strozzare dai committenti e’ praticamente obbligato a fare qualcosa per far tornare i conti. Spero che alla luce anche di queste richieste UNATRAS non molli nel modo piu’ assoluto sui costi minimi. Vorrei dire un’ultima cosa riguardante gli scioperi: ci sono categorie che scioperano un giorno e ottengono addirittura una riunione ad Arcore (calciatori), noi non sappiamo nemmeno farci rispettare e il risultato e’ che siamo addirittura incolpati dei piu’ gravi incidenti stradali.

  4. Non capisco la giustificazione di chi ” è praticamente obbligato a fare qualcosa per far tornare i conti”. Cosa dovrebbero fare allora i milioni di cassintegrati e disoccupati per far tornare i conti: rubare al supermercato o rapinare una banca? Sarebbero giustificati??

  5. A me interessa la sicurezza sulla strada e chiedo ai commentatori lo sforzo di non mistificare la realtà perchè quello che è in gioco è la vita o l’integrità fisica dei viaggiatori. Perciò, signor Andrea Tn, se proprio vogliamo tradurre in numeri il fenomeno, cominciamo a osservare seriamente la quantità di TIR che marciano ben al di sopra della velocità loro consentita, compresi gli stranieri che in pratica godono di impunità assoluta. Vedrà che la statistica mi dà purtroppo ragione, in quanto faccio questo esercizio mentale specie viaggiando da PD a TS. Non mi sottraggo al mio dovere di segnalare, anche ai titolari stessi delle imprese, i casi di guida irresponsabile, l’ho fatto e lo farò sempre; diventa però impossibile quando il caso non è singolo ma ve n’è una sequenza quasi ininterrotta. Per quanto riguarda la polizia, preciso che “omettere vigilanza e controlli” non significa che la pattuglia vede e non interviene, ma vuol dire che la pattuglia in autostrada proprio non cè. Ad Andrea e Guido esprimo solidarietà, perchè capisco che fanno un lavoro duro, con orari assurdi e non sempre ripagati al giusto. Ma, nonostante tutta la comprensione, non posso accettare… Mio figlio è morto a causa di un camionista che guidava da 20 ore!

  6. Mi dispiace tantissimo per il figlio di Vanna, spero veramente che si possa migliorare in relazione alla sicurezza, purtroppo un sacco di gente intraprende questa attivita’ credendo che sia abbastanza essere in grado di guidare ma non si rende conto che ci vuole ben altro .Ribadisco il messaggio inviato a Unatras invitandoli a non mollare sui costi di esercizio facendo in modo che nessuno possa piu’ giustificarsi. Prego Vanna di andare avanti a segnalare qualsiasi abuso con insistenza, forse servirà. Ciao.

  7. Alle associazioni familiari vittime della strada dico: sostenete la campagna di civiltà che le federazioni autotrasportatori stanno combattendo per i costi minimi per la sicurezza. Quello che chiedono è una cifra minima che copra le spese di manutenzione del camion (per avere freni, gomme sempre a norma) e camionisti che sappiano fare il loro mestiere (e per questo vengano pagati il giusto) e non extracomunitari messi al volante per 20 ore e costretti a percorrere centinaia di chilometri senza mai riposarsi.

  8. Chi ha avuto un caro morto in un incidente stradale provocato da un Tir non può non combattere per i costi minimi. Informatevi (anche su chi sono i nemici dei costi minimi….) e capirete che questa battaglia va combattuta…

  9. Non è vero, la totalità dei mezzi pesanti è assai controllata, le sanzioni in caso di manomissione di crono e limitatore, nonché le responsabilità in caso di incidente, sono tali da causare la fine dell’attività specie per un padroncino.

  10. Sono un agente di commercio, utilizzo un’autovettura di media cilindrata e utilizzo spesso le autostrade. Per motivi di coscienziosità e per evitare costose e dannose (anche se giuste) sanzioni e relative perdite di punti, ricordando che la patente è per me fondamentale, ho deciso di cercare di rispettare i limiti di velocità, anche se spesso sembrano più una trappola che una effettiva necessità. In autostrada spesso viaggio nella corsia di destra alla velocità che non dovrevve infastidire nessuno di 90 chilometri orari. Normalmente i tir mi si posizionano a due metri di distanza iniziando a segnalare con i fari di aumentare la velocità poi passano anche al clacson e se potessero mi passerebbero sopra, addirittura in un’occasione sono stato costretto a frenare per non essere urtato dal rimorchio, visto che l’autista arrabbiato aveva “chiuso” con decisione verso destra. Per il signor Andrea di Trento: sono convinto che la stragrande maggioranza degli autisti è persona seria e professionale ma questo è quanto mi succede quasi quotidianamente e consideri che io non temo niente e nessuno, ma se succede a un signore o una signora magari non più giovane? Le forze di polizia dovrebbero utilizzare maggiormente auto civetta e ne vedremmo certamente delle belle. Cordiali saluti a tutti.

  11. Come autista di pullman, posso dire il mio limitatore blocca la velocità 99 km orari, e sorpassare un camion non è cosa semplice, anche in fatto di sicurezza, trovi molto frequentemente camion che camminano a 95 km orari, nonostante il loro limite sia di 80 km. cordiali saluti.

  12. Io vorrei sapere chi tutela noi dalle manovre assurde commesse dagli automobilisti che non si rendono conto di cosa voglia dire guidare un mezzo pesante. È facile additare i tir, ma quanti incidenti avvengono per colpa di automobilisti eseguono manovre assurde???? Eppure la colpa è sempre dei camion. Parliamo dei limiti di 130 khm e di quante auto lo rispettano??? Mettiamo il cronotachigrafo anche alle auto e vediamo poi che succede…

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