Per la commissione Ambiente del Senato il progetto Sistri è pronto per ripartire

Nonostante i problemi legati alla sua entrata in funzione, il Sistema di tracciabilità dei rifiuti (Sistri) supera l’esame della commissione Territorio, Ambiente e Beni Ambientali del Senato e va avanti. Il ritorno al sistema cartaceo per la tracciabilità dei rifiuti, secondo la commissione, reintrodurrebbe quell’assoluta incertezza “intorno alla sorte definitiva di ingenti quantitativi di rifiuti, non solo pericolosi, che pone a rischio nel nostro Paese la salute dei cittadini oltre che la tutela dell’ambiente, creando i presupposti per il perdurare di traffici illeciti legati al settore dei rifiuti”.

Senza dimenticare i rischi degli oneri finanziari conseguenti alle procedura di infrazione per violazione della normativa comunitaria e gli imprevedibili esiti di eventuali azioni legali da parte di quanti hanno già sostenuto i costi necessari per adeguarsi per tempo al sistema Sistri”. Il sistema che permette la tracciabilità dei rifiuti, quindi, sarà ripristinato e, secondo la Commissione, deve diventare completamente operativo a partire dal primo gennaio 2012. Sono tuttavia state lasciate aperte delle porte per eventuali correttivi, dopo gli incontri con le organizzazioni del settore, per superare le difficoltà tecniche e operative e per verificare la necessità di ulteriori esenzioni per tipologie di rifiuti che non presentino aspetti di particolare criticità ambientale.

5 risposte a “Per la commissione Ambiente del Senato il progetto Sistri è pronto per ripartire

  1. Spiace constatare che i senatori della commissione Ambiente abbiano preso l’ennesimo abbaglio. Come fara’ il Sistri a garantire la tracciabilita’ dei rifiuti e la lotta alle ecomafie se non viene reso obbligatorio anche agli stranieri? Con la soluzione prospettata penalizzano solo le aziende italiane. Complimenti, e’ quello che il sistema economico si aspettava come aiuto di questi tempi!!!. Pur di non ammettere che sono stati commessi madornali errori si persevera con un sistema che non funziona e paralizza l’operativita’ pratica delle aziende. Ma andate tutti a spazzare il mare… Vi rendete conto che mettete 360mila (trecentosessantamila!!!!) aziende nel caos? Una domanda ai senatori della commissione: ma vi siete chiesti perche’ tanta insistenza e testardaggine nel voler applicare il Sistri senza accettare le proposte degli operatori avanzate tramite le associazioni di categoria che, salvaguardandone gli scopi, renderebbero invece gestibile il processo alle aziende? Provate a darvi una risposta.

  2. I commenti da fare su questo articolo sono pochissimi: non conoscono la materia, non conoscono il Sistri e fanno bene a temere le richiesta di rimborsi da parte delle aziende italiane onoste per un sistema vergognoso ed inadeguato. Le sanzioni della UE sono solo uno specchietto per le allodole: ci richiedono di intervenire sulla normativa della tracciabilità dei rifiuti, non su sistemi informatici (la Francia e la Germania non lo hanno un sistema così e se guardano bene dall’averlo: bloccherebbe il lavoro quotidiano di chi si guadagna da mangiare con onestà). Ma ci vogliono svegliare contro questi incompetenti? Dottor Grasso ci aiuti a capirne di più su cosa si cela dietro questo carrozzone del Sistri e in quanti ne hanno tratto benefici (Correnti di politici? Aziende a loro collegate?) e si faccia dare più uomini per combattere l’illegalità sul territorio e non sulle stanze dei bottoni per criminalizzare eventuali errori di povera gente non formata dallo Stato su un ecomostro di sistema (Sistri).

  3. Non vedo il problema del rimborso… Dal momento che gli operatori hanno pagato la SELEX per avere un sistema funzionante, se lo stesso non funziona, dovrà essere la SELEX a rimborsare gli utenti…..Quella pagata non è stata una tassa allo Stato…. L’unica a dover pagare, secondo me dovrà essere la ministra Prestigiacomo, che non avendo effettuato i controlli, ha commesso un’omissione d’atti d’ufficio… Patrimonialmente e per un eventuale danno erariale toccherebbe a lei farne fronte…. Le cose scritte dalla commissione sono senza senso, e sicuramente l’emendamento non verrà portato in aula… Ed anche lo fosse, verrebbe bocciato senza pietà dalla maggioranza che la ministra stà massacrando con le sue dichiarazioni…

  4. Una correzione a quanto scrive Raimondo: In Germania esiste un sistema SISTRI a livello nazionale e sembra che doveva essere
    interfacciato con quello italiano in un sistema informatico unico europeo, un pò come il CED infrazioni stradali a livello europeo che ha sede a Flensburg.-
    Mi auguro soltanto che questa volta (visto che il tempo è poco) facciano le cose per bene altrimenti ci daranno l’oscar dell’inettitudine.- Spiacerebbe perchè a dire il vero avremmo anche delle gran brave persone, capaci di fare seriamente il proprio lavoro e che solo a causa delle strumentalizzazioni non gli
    viene data la possibilità di sviluppare un alcunchè…… Non proseguo.

  5. Non ci sono parole…. si vede come questi “POLITICANTI” non sappiano nemmeno cosa sia il SISTRI. È dal mese di APRILE 2010 che ci combatto, ma il sistema fa acqua da tutte le parti per cui per una volta nella vita, cari politici italiani, siate seri ABOLITE IL SISTRI E RIDATE I SOLDI AGLI ONESTI LAVORATORI DI PICCOLE E MEDIE IMPRESE CHE PAGANO PER GLI EVASORI DELLE GRANDI IMPRESE!!!!

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