Il porto di Olbia si lecca le ferite, a luglio passeggeri diminuiti del 30 per cento

“Mezzo milione di passeggeri in meno rispetto al 2010, 250mila dei quali solo negli ultimi 30 giorni, riportano Olbia indietro di dieci anni nel sistema portuale italiano”. I dati, snocciolati da Paolo Piro, presidente dell’Autorità portuale Nord Sardegna, sono decisamente preoccupanti. A luglio, a Olbia sono transitati 590mila passeggeri, il 29,76 per cento in meno rispetto allo stesso mese del 2010 (840mila); un dato che unito al periodo gennaio-giugno porta il bilancio dell’anno a un preoccupante -21,25 per cento: in sette mesi, quindi, il porto di Olbia ha perso oltre 533mila passeggeri.

Il calo, spiega sempre l’Autorità portuale, riguarda anche i movimenti delle navi, circa 120 in meno rispetto a luglio 2010, a causa delle tante cancellazioni dell’ultima ora per mancanza di passeggeri. “Purtroppo i dati di luglio confermano i nostri timori”, spiega Paolo Piro. “Già in diverse occasioni ho avuto modo di annunciare che sarebbe stato un mese drammatico per i trasporti marittimi, e il dato di Olbia ne è la conferma più evidente”. La colpa, secondo Piro, non è nemmeno dei costi troppo alti dei traghetti. “Credo, ormai, che la causa principale non vada ricercata esclusivamente nel caro traghetti”, spiega il presidente dell’Autorità portuale, “anche perché le compagnie, proprio per far fronte al crollo delle prenotazioni, hanno ridotto i prezzi dei ticket di viaggio. È evidente che l’Italia intera stia soffrendo una crisi economica notevole e che l’incertezza abbia spinto gli italiani, e non solo, a ridurre i budget a disposizione per le vacanze. A conferma di ciò, ci risultano dati negativi anche in gran parte degli altri porti della penisola. Ma il mio timore principale, come ho più volte annunciato, è che la nostra Sardegna stia perdendo il suo appeal e che il peggio debba arrivare a fine stagione, quando sarà tempo di bilanci. Mi auguro solo che, ad agosto, benché i segnali dei primi giorni non siano del tutto positivi, possa esserci un’inversione di tendenza, favorita da prezzi di viaggio sicuramente più ragionevoli”.
Luglio è stato negativo anche per la logistica, che chiude con 65mila tonnellate di merci movimentate in meno (-10,6 per cento rispetto allo stesso mese del 2010). Un calo che, comunque, non ribalta l’andamento positivo dell’anno ora a +1,86 per cento nel periodo gennaio-luglio. “Il calo sulla quantità di merci trasportate nel mese di luglio ad Olbia è una netta conseguenza di una stagione turistica a tinte fosche”, spiega Paolo Piro. “Diminuzione di presenze, significa anche riduzione della domanda di beni e, quindi, ecco la conferma matematica del dato ultimo che, temo, possa trascinarsi nella sua negatività anche per i prossimi due mesi”.
Decisamente diverso il discorso relativo a Golfo Aranci. “L’istituzione di una nuova linea con il porto di Civitavecchia”, spiega l’Autorità portuale in una nota, “ha garantito un incremento del 7,26 per cento sul volume di traffico. Solo nel mese di luglio, nel secondo scalo della Gallura, sono arrivati e partiti oltre 14 mila 340 passeggeri in più rispetto allo stesso periodo del 2010. Una crescita graduale, iniziata dal mese di giugno, con l’ingresso di una nuova nave sulla rotta col porto laziale, che ha garantito un’ulteriore fetta di mercato al porto golfoarancino, ma che ancora deve colmare divario del 2 per cento rispetto al globale dei sette mesi dello scorso anno”.

9 risposte a “Il porto di Olbia si lecca le ferite, a luglio passeggeri diminuiti del 30 per cento

  1. E te credo, con i prezzi dei traghetti che circolavano quest’estate … Io sono uno di quelli che avrebbe tanto voluto andare in Sardegna ma visti i costi di due compagnie ho puntato sulla Calabria (e devo dire mi sono trovato bene assai).

  2. Prezzi????? Parliamo piuttosto di furti, di rapine a mano armata….. Anch’io ho tradito l’amata Sardegna non certo per mia volontà….

  3. Inserite anche me nell’elenco di coloro che hanno “tradito” l’amata Sardegna causa forza maggiore. Un saluto a tutta la Costa Rey…..

  4. Voi avete scelto di non venire, pensate a chi vive in Sardegna, avere delle sbarre chiamate mare, non è piacevole…

  5. Com’è che si è passati dalle tariffe a 1 euro per le auto (ricordate l’età felice delle partenze sulle navi Moby Lines?????) a cifre stratosferiche? Mi sono perso qualcosa? Il carburante per navi è aumentato del 7mila per cento o giù di lì?

  6. Ho seguito per anni il lavoro svolto dall’autorità portuale per incrementare i numeri delle navi, dei passeggeri, per creare sempre più opportunità di lavoro (e non solo in banchina!). Poi basta una sciagurata estete di tariffe alle stelle per gettare tutto a mare…

  7. Il problema è che le compagnie di traghetti hanno costretto i turisti a scegliere altre mete con le loro tariffe assurde. Noi saremmo felicissimi di tornare in Sardegna (è in assoluto una delle destinazioni più belle e non certo solo dell’Italia) ma con quei prezzi c’è poco da fare….

  8. Mi spiace per i sardi che per raggiungere il continente si trovano a pagare certe cifre….. E non certo per andare in vacanza maper lavoro, per impegni….

  9. Anche io ho rinunciato, spendevo oltre 500 euro contro i 164 dell’anno scorso… ma qualcuno di voi sa spiegarmi il beneficio per gli armatori, che addirittura hanno cancellato delle corse e viaggiano con navi mezze vuote? Non è comunque più fruttuoso viaggiare a pieno carico sempre? L’aumento del carburante se lo ripagavano con il self service e il bar di bordo… quindi c’è dietro qualcosaltro. aiutatemi a capire

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