Il Sistri? Può funzionare. A patto che vengano apportate queste modifiche…

Candidato all’Oscar dei disastri per tutte le inefficienze che ha saputo condensare in un solo progetto, il Sistri, il sistema di tracciabilità dei rifiuti fortemente voluto dal ministro Stefania Prestigiacomo, potrà mai davvero funzionare? Probabilmente sì, ma con diverse modifiche. Per esempio quelle elencate in una “proposta di revisione che consenta una effettiva entrata in funzione del sistema Sistri” elaborata da un autotrasportatore associato alla Fai di Bergamo che ha inviato la sua proposta al segretario provinciale della federazione di Bergamo, Doriano Bendotti. “Per dimostrare che i trasportatori vogliono seriamente utilizzare il Sistri, purché sia effettivamente applicabile alla realtà operativa aziendale, sottoponiamo all’attenzione del ministro Prestigiacomo la proposta di revisione (per scaricare il documento cliccare qui), spiega Doriano Bendotti .

“Si tratta di un progetto semplice e aderente al quotidiano modo di organizzare il lavoro degli autotrasportatori che salva buona parte dell’attuale Sistri, lo semplifica rendendolo un vero strumento di lavoro per tutti e garantisce tempi certi di entrata in funzione. Al ministro all’Ambiente  chiediamo semplicemente che la nostra proposta di revisione possa essere attentamente valutata con i propri tecnici ministeriali, con l’augurio che anche gli esperti del ministero possano considerarla – come hanno fatto molti operatori dell’autotrasporto – una buona  base di partenza per dare soluzione definitiva a un problema che non può più essere rimandato, mentre rimandata deve essere, assolutamente (con una proroga finalizzata proprio a una vera revisione del Sistri) l’entrata in vigore del sistema a partire dal 1 settembre. Confermando quella data infatti”, conclude Doriano Bendotti, “il ministero non farebbe altro che aggiungere un nuovo gravissimo  danno a quelli già causati nei mesi scorsi dal mancato funzionamento delle black box. Un danno che per le aziende di trasporto risulterebbe irreparabile in questi momenti drammatici per l’intera economia del Paese”.

23 risposte a “Il Sistri? Può funzionare. A patto che vengano apportate queste modifiche…

  1. Gli autotrasportatori sono qui che si dannano per cercare di aggiustare i danni provocati dai superesperti del ministero e la signora Prestigiacomo dov’è? Dobbiamo comprare qualche giornaletto di quelli che viaggiano a tutto gossip per scoprire se è sulle spiagge di Formentera o della Costa Smeralda a prendere la tintarella? Oppure possiamo sperare che, volendo lei che il 1 settembre si parta a ogni costo col Sistri, sia rimasta a Roma a lavorare e a far lavorare i suoi collaboratori?

  2. Far partire il Sistri il primo settembre significa non avere la più pallida idea di quello che è successo, che sta succedendo e che succederà. Questa è la conferma che i signori politici vivono nella loro torre d’avorio e non sanno nulla di quello che è la vita quotidiana della gente normale….

  3. Se leggeste i giornali (invece di fare gratuiti attacchi) sapreste che il ministro dell’Ambiente è a Napoli a cercare di affrontare un’emergenza come quella dei rifiuti…. Ma forse qualche camionista è analfabeta…

  4. È evidente che i camionisti hanno ingaggiato un “duello all’ultimo sangue” con la signora Prestigiacomo. Non è che dietro questa battaglia c’è semplicemente il desiderio di non mettere mano al portafogli da parte di molte imprese dell’autotrasporto per far sì che le cose continuino come sono sempre andate?

  5. Una solo perché è giovane e non ha l’età delle piramidi come la media dei nostri governanti e solo perchè è belloccia dev’essere per forza incompetente? E poi un ministro mica progetta le scatole nere del Sistri: si affida a tecnici di cui evidentemente si fida o che le hanno presentato persone affidabili….

  6. Cari colleghi e non, a me le dietrologie non interessano. Non mi interessa nemmeno cercare a tutti i costi un capro o capra espiatoria. So solo che ho 5 mezzi con montato il Sistri che ho lautamente pagato e non funzionano. Dal 1° settembre che faccio? Chiudo l’azienda? Dove mando i dipendenti le loro famiglie e la mia a mangiare? A casa vostra? Al ministero? Ditemi voi.

  7. Perchè la Fai non apre uno sportello dedicato per raccogliere – con tanto di fatture e documentazione – le spese sostenute da migliaia di imprese di autotrasporto in Italia e poi non fa una class action contro il ministero? La situazione è chiarissima. il ministero impone per legge un servizio; quel servizio non funziona PER COLPA DEL MINISTERO; il ministero rifonde i danni subti. Mi sembra tutto chiaro e semplicissimo da comprendere a chiunque (perfino ai giudici…..)

  8. Cara Alessandra, sul fatto della “belloccità” della ministra, avrei molto da dire….E’ vero che non sta a lei progettare le scatole nere, ma E’ STATA LEI che ha affidato la direzione tecnica a un signore che fa l’avvocato, E’ STATA LEI che ha affidato l’appalto a un’azienda (ora sotto inchiesta), E’ STATA LEI che ha assunto i dirigenti di un’azienda senza che gli stessi capissero un’acca di rifiuti, E’ STATA LEI a promulgare quei decreti cervellotici e senza senso, che stanno facendo impazzire persino gli organi di controllo, E’ STATA LEI a piagnucolare e battere i piedi per terra come un bambino capriccioso, soltanto perchè UN MILIONE DI OPERATORI DEL RIFIUTO si sono opposti al Sistri giudicandolo FOLLE, e per tutta risposta si son sentiti dare degli ECOMAFIOSI, E’ STATA LEI a scrivere sul suo profilo di Facebook, ” la cosa più bella del governo Berlusconi”… (senza parole)… E se avesse un minimo di vergogna, come minimo dovrebbe, non dico dimettersi (in Italia sarebbe troppo) ma almeno chiedere scusa agli operatori, come accade in ogni Paese civile degno di tale nome… (in Giappone i ministri che sbagliano si suicidano per motivi di onore). Ma la ministra preferisce far parlare di se sui rotocalchi di gossip…… Comunque, poichè il Sistri continua a non funzionare, sicuramente tireranno fuori l’ennesima proroga (è inevitabile), ma considerando il massimo rispetto che hanno dei cittadini e dei lavoratori, accadrà sicuramente il 27 o il 28 agosto, dopo aver rovinato l’estate a un settore che conta oltre 300mila aziende… Purtroppo finirà così… P.S. per FEDERICO: metteremmo volentieri mano al portafoglio, (e lo abbiamo già fatto, per 2 ANNI, senza avere nulla in cambio) purchè ci lascino lavorare in pace….

  9. Il Sistri non funziona. Chi ha lavorato in questo settore per due anni lo sa benissimo! Non funziona soprattutto perchè non fa i conti con le molteplici realtà delle utenze a cui dovrebbe in teoria servire. Chi dice che le proteste sono fatte da chi non vuol toccare i portafogli forse non sa che migliaia di aziende hanno pagato per due anni un servizio di cui non hanno usufruito e difficilmente questi soldi torneranno indietro… Mi chiedo a cosa serva un sistema di monitoraggio così complicato quando la maggior parte delle aziende non hanno ancora la consapevolezza di cosa sia un rifiuto e di come debba essere effettivamente gestito. Chi ha sbagliato deve fare un passo indietro e cercare di capire con le varie parti cosa può essere fatto per migliorare la situazione… Non importa se il ministro è bello e brutto, l’importante è aggiustare le cose prima che sia troppo tardi..!

  10. Giacomo, visto che usa internet per navigare su Stradafacendo, lo usi anche per navigare alla ricerca della risposta alla domanda che lei stesso ha fatto. Io ho digitato, in google, la parola Sistri + segreto di Stato e ho scoperto che, innanzitutto “il Sistri è nato con il Governo Prodi, e in particolare con la Legge Finanziaria del 2007 che mise a disposizione uno stanziamento di 5 milioni di euro per la realizzazione di un “sistema integrato per il controllo e la tracciabilità dei rifiuti”. Poi che “nel febbraio del 2007, il precedente ministro dell’Ambiente (e dunque non la signora Prestigiacomo) ha segretato il progetto, perché lo ritenne strategico per la sicurezza nazionale in ragione della diffusa presenza della criminalità organizzata nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti” Infine che proprio il ministro Prestigiacomo “ha chiesto alla Presidenza del Consiglio di rimuovere il segreto di stato sul Sistri”. A volte basta poco per chiarire tutto (a meno che non si voglia far finta di non sapere per strumentalizzare..

  11. Ma a chi importa se un ministro è bello (come la signorina Prestigiacomo) o non esattamente un George Clooney (come il ministro Brunetta). Agli italiani deve importare che dimostrino di saper lavorare, di conoscere quello di cui parlano e sui cui decidono… La vera preoccupazione è che spesso non ci capiscono granchè….

  12. In realtà leggendo diversi articoli pubblicati in passato proprio su Stradafacendo avevo dedotto che il Sistri fosse un “parto” del ministro Prestigiacomo così come sua fosse la proposta di secretarlo. Adesso scopro che è tutto il contrario…..

  13. Il ministro che l’avrà partorito sarà stato anche un altro ma quello che si sta ostinando con pervicacia degna di miglior causa a far partire il Sistri pur sapendo che fa acqua da tutte le parti è la signora Prestigiacomo….

  14. Se il prossimo 29 agosto il ministro dovesse avvertirci che ci sarà una nuova proroga (dopo averci costretto a passare l’agosto cercando di far viaggiare un sistema che FA SCHIFO, come reagiremmo? Cominciamo a pensarci, perchè l’ipotesi non è poi così campata per aria…

  15. A me non me me ne importa un’acca di sapere chi è stato a secretare o a togliere il segreto di Stato: a me interessa che la gente sappia chi è stato il ministro che ha voluto far partire un progetto che appariva fallimentare agli occhi di chiunque ne capisse qualcosa. E quel ministro ha un nome e un cognome: Stefania Prestigiacomo. deve essere lei ad assumersi, in prima persona, le responsabilità di questa situazione.

  16. Il mestiere dei politici dovrebbe essere non tanto quello di star a sparare idiozie alla Bouvette , a fare alleanze segrete, ad allenarsi nel mestiere di franchi tiratori, a gareggiare a chi fa più comparsate in tv o a chi si conquista un posto a tavola (o in un locale notturno) con contorno di nani e ballerine (o escort).Il Mestiere dei politici dovrebbe essere quello di stare fra la gente per capirne i problemi e le esigenze per poi farsi portavoce a Roma.la signora Stefania Prestigiacomo cominci a frequentare un po’ le officine dove si montano le scatole nere e le aziende di autotrasporto dove si tenta, inutilmente, di collegarsi col sistema. Forse riguadagnerà qualche punto fra la categoria (e farà, finalmente, il suo mestiere…

  17. Qualcuno sa se anche il Ministro Prestigiacomo parteciperà al pellegrinaggio in Terra Santa i primi di settembre?

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