“I treni inquinano meno? È vero, ma solo se l’energia è nucleare”

Il treno, molto più “pulito”, come mezzo alternativo agli inquinanti camion? Nell’immaginario collettivo è sicuramente così, ma un recente studio, illustrato a Roma, nel corso di un convegno internazionale organizzato da Fai Conftrasporto, dimostra che l’energia pulita del treno è realmente meno inquinante solo se l’energia che muove il convoglio è nucleare. Altrimenti inquina più il trasporto su rotaia che quello su gomma. Parola di Umberto De Pretto, italocanadese che ricopre la carica di segretario generale dell’Iru (International Road Transport Union), l’associazione che rappresenta a livello internazionale l’industria dei trasporti su gomma. Lo studio è visibile sul sito: www.iru.org. Clicca qui per vedere il video con l’intervista a Umberto De Pretto.

6 risposte a ““I treni inquinano meno? È vero, ma solo se l’energia è nucleare”

  1. E dai ancora con questo nucleare: lo volete capire che la gente ha detto di non volerlo, o la democrazia è un optional? Fabio

  2. La lezione di democrazia di 27 milioni e passa di italiani non è servita, visto che all’ENEL servono i nostri soldi per i loro 45 miliardi di euro di debito (V. bilancio 2010).

  3. Evidentemente chi ha scritto questo pezzo non ha letto lo studio IFEU. Lo studio non confronta il trasporto su rotaia con quello su gomma, ma il trasporto combinato (strada+rotaia) con quello “solo strada”. I dati dell’IFEU sono interessanti, le conclusioni dell’IRU si limitano a manipolare e interpretare maldestramente questi dati. Basta leggere le tabelle originali per vedere che le conclusioni dello studio non dicono affatto quello che afferma l’IRU. Leggetevi lo studio e ne riparliamo.

  4. L’energia nucleare per i treni meno impattante dei combustibili? Dopo il disastro in Giappone, chissà che impatti per i combustibili allora… Se la matematica non è un’opinione, oggi è il primo d’aprile?

  5. Fabio qui la cosa è diversa. Qualcuno sta dicendo che quei signori che vanno dicendo che il treno è un’alternativa interessante e vantaggiosa non dicono la verità perché la rotaia è vantaggiosa solo se il treno è spinto da energia nucleare…. Le cose non vanno interpretate a seconda di come le si vuole leggere….

  6. Lo studio del 2002 è stato commissionato da IRU (una federazione globale di industrie e associazioni nazionali di 72 paesi sui 5 continenti, rappresenta gli interessi degli operatori del trasporto su strada; bus, autovetture, taxi e camion). Rispetto alla “notizia” che il trasporto merci su treno sarebbe conveniente, agli effetti del contenimento delle emissioni di CO2, solo se l’energia elettrica utilizzata per la trazione ferroviaria fosse prodotta da centrali nucleari, appare più che dimostrata (sul sito dell’IRU), semplicemente un’affermazione priva di argomentazioni.
    La trazione elettrica ferroviaria è sicuramente meno energivora rispetto a quella su strada per 2 motivi principali: il primo è che la produzione di energia per trazione (combustibile  energia elettrica  energia meccanica) originata in una centrale elettrica comporta un rendimento complessivo migliore di quello ottenuto in un veicolo (combustibile  energia meccanica). Questo per vari motivi: fattore di scala, condizioni di funzionamento sempre ottimali, ottimizzazione dei processi, ecc.
    Il secondo riguarda le condizioni del trasporto: basse pendenze nelle ferrovie che non si hanno sempre nelle strade, attrito di rotolamento su rotaia molto più basso di quello gomma/strada, regolarità di marcia e indipendenza dalle situazioni di congestione del traffico nel caso delle ferrovie. Altri vantaggi si potrebbero ancora trovare. Tutto ciò comporta meno consumo energetico nel trasporto su rotaia e conseguentemente, visto che si parte sempre da combustibili fossili, minori emissioni di CO2. Anche se nella centrale si utilizza carbone, che rispetto al gasolio emette maggior quantità di CO2. Ancora: l’usura di gomme, asfalto, parti meccaniche sono certamente superiori (e chiedono più energia e quindi maggiori emissioni di CO2) rispetto alla corrispondente usura della trazione ferroviaria.
    A tutto ciò si accompagna una minore emissione di sostanze nocive prodotte dalla combustione (a motivo del miglior controllo possibile) in centrale elettrica rispetto alla combustione in un motore di camion, meno controllato e controllabile nel suo regime di marcia variabile.
    L’affermazione del sig. Umberto De Pretto appare quindi più uno spot per la categoria che rappresenta (e per sostenere il nucleare!) piuttosto che una verità scientifica.

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