“Non sono un killer drogato al volante”. Libero l’uomo che uccise madre e figlia

È tornato in libertà Adam Pelizzari, il camionista che il 5 luglio scorso a Piubega, in provincia di Mantova, alla guida di un camion carico di maiali ha travolto il Suv di Ornella Galfredi, 45 anni, uccidendo lei e la figlia Benedetta Sinico di nove anni. Il giudice per le indagini preliminari ha infatti revocato la misura degli arresti domiciliari per l’investitore che ai giornalisti della Gazzetta di Mantova ha raccontato  di aver  sniffato cocaina il venerdì prima della tragedia ma di essere stato lucido il giorno della tragedia. “Non sono un killer drogato. È stato il mio primo incidente in 15 anni. Ed è stato terribile, sono distrutto, sconvolto e atterrito. Non mi sparo solo perché ho un nipote di due anni che mi tiene in vita”, ha raccontato l’uomo aggiungendo di voler andare dalla famiglia di Ornella e Benedetta per chiedere scusa, ma anche per giurare che non le ha investite perché era drogato. Ora nei confronti del camionista (che non farà mai più questo lavoro)  resta aperto il procedimento per duplice omicidio colposo.

6 risposte a ““Non sono un killer drogato al volante”. Libero l’uomo che uccise madre e figlia

  1. Cosa significa: ho tirato il venerdì prima ma il lunedì ero lucido? I metaboliti della cocaina rimangono in circolo per giorni. E la lucidità se l’è misurata da sè? Con quale criterio, con il proprio? Da anni sappiamo che gli autisti professionisti non possono fare uso di droga. Se ha scelto la droga doveva anche cambiare mestiere. Prima del perdono, se mai lo avrà, dovrà passare per il pentimento e l’espiazione della pena.

  2. Da piccolo mi hanno insegnato che se si uccide si va in galera, ma questo almeno da noi in Italia non è assolutamente vero. Sono inorridito e sbalordito del fatto che nel nostro Paese uccidere due persone con un veicolo sia praticamente impunito. Sono sempre più schifato di questo Paese e di questi giudici ai quali poco importa che una madre e una bimba siano state uccise. Che schifo!!

  3. Riporto, testualmente, dall’intervista pubblicata da La Gazzetta di Mantova al camionista che ha ammazzato mamma e figlia: “Ho tirato una riga dopo una cena con gli amici…. un’abitudine saltuaria, come bere delle birre di troppo”. Forse questo signore non ha l’esatta percezione (come sanno bene i medici) di quello che fa (e di quello che dice)… Forse è meglio che prima di chiedere di poter incontrare i familiari delle vittime chieda di poter incontrare qualche bravo psicoterapeuta…

  4. Credo che quest’uomo ogni notte passi molte ore insonne a pensare a quanto accaduto e se è vero quanto afferma, cioè che quella mattina era lucido, questa è già una terribile punizione. Anche perchè se non mente e davvero è un uomo che ha una coscienza, questo tormento lo perseguiterà per tutta la vita….

  5. Alessandra quello che intendeva lui nel metro di giudizio è che se assumi cocaina il venerdì il lunedì non sei alterato e puoi guidare. Il problema è che se causi un incidente e fanno prova del sangue risulta positivo perché sta più giorni nel sangue. Ciò non vuol dire che era incoscente di quello che faceva. Comunque i test riescono a vedere anche quello e se lo hanno prima scarcerato poi tolto i domiciliari si vede che quello che ha detto corrisponde al vero. È una disgrazia per lui e per l’altra famiglia, non và bene giudicare come fate voi. Potrebbe capitare a un vostro parente e avendo fiducia in lui gli credereste. Quindi non giudicate delle disgrazie altrui. Devid (Parma)

  6. Cos’è, vuoi sdoganare la cocaina del week-end? Sei più tranquillo nel sapere che il chirurgo che ti opererà oggi ha tirato solo sabato? O che l’autista del pulmino su cui tuo figlio va a scuola, saltuariamente tira coca, così come bere una birra? Nelle disgrazie si aiuta ma non si può lasciar passare così come vorresti tu. Il signore in questione ha davanti a sè un percorso lungo e difficile e se verrà aiutato potrà migliorarsi. Non vi sono ne se se ma nè giudizi in questa faccenda. Chi assume droghe, anche saltuariamente, ha qualche problema e deve lavorare per risolverlo.

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