Unatras: “Gli autotrasportatori pronti a proclamare lo stato di agitazione”

Gli autotrasportatori tornano sul piede di guerra e sono pronti a proclamare lo stato di agitazione se non verranno messe a disposizione in tempi rapidissimi le risorse necessarie per il pagamento delle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali. Ad annunciarlo, in una lettera inviata al sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino, è Pasquale Russo, segretario generale di Unatras. “Nonostante l’impegno che Lei ha preso con la categoria”, si legge nella lettera inviata a Giachino, “dobbiamo purtroppo constatare che a tutt’oggi nulla è cambiato per quanto riguarda il pagamento delle riduzioni compensate dei pedaggi autostradali, per le quali deve essere ancora erogato il saldo del 2008. E’ indispensabile che le risorse necessarie per completare questi pagamenti siano disponibili al più presto, affinché le imprese possano beneficiare della misura entro la fine di questo mese; qualora ciò non accadesse, il difficile contesto economico in cui si sta dibattendo anche il nostro settore, ci costringerebbe a proclamare lo stato di agitazione della categoria”.

6 risposte a “Unatras: “Gli autotrasportatori pronti a proclamare lo stato di agitazione”

  1. Non siete gli unici che aspettate soldi dallo Stato. C’è chi sta ben peggio di voi. Siete sicuri che creare altri problemi aiuti l’economia del Paese già allo sfascio?

  2. Ma lo fate apposta a creare problemi alla gente nei periodi più caldi? Qualche anno fa avete paralizzato l’Italia a dicembre, fra Santa Lucia e Natale, Adesso in occasione dell’esodo di agosto. State rompendo….

  3. Non so gli altri, so che la nostra categoria è stata messa in ginocchio dalla crisi (e dai ritardati pagamenti) e che senza un intervento rapidissimo chi è sull’orlo de baratro finirà col precipitare (tradotto: chiuderanno i battenti altre imprese di autotrasporto). Ergo, mi augusto che il signor Giachino faccia quello che deve fare (in sostanza mantenere la parola che aveva dato….)

  4. Mi rivolgo ai signori che, su questo blog,mesi fa hanno applaudito il signor Giachino. Adesso si sentono di fare lo stesso? A me sembra che sia bravissimo con le parole, un po’ meno con i fatti… Spero, ovviamente, che mi possa subito smentire.

  5. A Serena, molto benevolmente, chiedo: come si chiama a casa tua, chi non rispetta i patti? A Giuliana dico semplicemente che non possiamo consolarci con le disgrazie altrui. Ogni categoria combatte la propria battaglia e i trasportatori stanno combattendo anche la vostra sul fronte del caro carburante. Su questo aspetto credo che chi sta “rompendo” siano i monopolisti del petrolio; quelli si danno appuntamento sempre ad agosto. Buon esodo.

  6. Mi rivolgo a Giuliana e Serena: vi esorto a informarvi sulla nostra situazione di grave crisi del settore. Stiamo solo richiedendo quello che ci spetta. Magari prima di parlare a vanvera informatevi! E poi vi ricordo che noi l’esodo festivo non ci tocca dal momento che non chiudiamo nemmeno un giorno per supportare a questo momento di crisi. A tutte voi buone vacanze!

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