La rabbia dei pendolari lombardi: “Basta un po’ di pioggia e i treni si fermano”

L’ennesima cronaca di una giornata difficile per i pendolari lombardi. Il 18 luglio è stato un lunedì da dimenticare per chi tutti i giorni usa i treni per spostarsi da casa al lavoro. Un’operazione quotidiana che è diventata “un’avventura”, come la definisce il Coordinamento comitati pendolari regione Lombardia in un comunicato stampa nel quale racconta i disagi “su numerose linee, con ritardi da 30 a 70 minuti e più e soppressioni”.
“Complici o no un po’ di pioggia e di temporali”, spiegano i pendolari, “ma anche tanta disorganizzazione unità alla cronica scarsa volontà, da parte di chi gestisce la circolazione, di comunicare cosa ne è del sospirato treno che il pendolare ignaro sta aspettando”. Disinformazione e disagi hanno mandato i viaggiatori nel caos. Come spiega il Coordinamento, “a Lecco erano passati oltre 10 minuti dall’orario di transito del 2557, e nessuna notizia veniva data dell’esistenza di un guasto pochi chilometri a monte. Se i treni dalla Valtellina transitavano con gravi ritardi, da Milano non andava meglio, forse a causa di problemi non meglio identificati tra Greco a P.ta Garibaldi, coinvolgendo numerose linee (Milano-Lecco, Milano-Molteno-Lecco, Bergamo-Milano, Como-Milano e migliaia di pendolari), tra cui anche il Malpensa-Centrale. Capita così che, qualcuno che doveva prendere l’aereo, finalmente arrivato a Milano Centrale si è sentito dire che il Malpensa era soppresso. Se qualcuno cercava informazioni su Viaggiatreno, questo per alcuni treni dava in certi casi valori del tutto improbabili, come per il 10756, per cui risultava un ritardo di ben 338 minuti… per cui anche da questo canale non era possibile ottenere informazioni. Alla sera, invece, blocco totale del sistema informativo a Milano, annunci solo vocali, quando veniva diffusi, con grande sconcerto da parte dei tanti turisti di questo periodo estivo”.
“Basta un po’ di pioggia e la “rete” fa acqua e i treni si fermano”, commenta il Coordinamento comitati pendolari regione Lombardia. “L’unica cosa che prosegue inesorabile sono gli aumenti tariffari, calcolati ad hoc sulla base di pseudo-indicatori raccolti un periodo in cui il clima è stato per di più favorevole. Ma, come in questi giorni si può verificare, con un po’ di maltempo vengono fuori tutte le magagne”.

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