Diecimila distributori di benzina chiuderanno nei prossimi due anni

Entro due anni chiuderanno i battenti oltre 10mila distributori di benzina in Italia. A confermarlo è  stato il sottosegretario al ministero dello Sviluppo Economico con delega all’energia, Stefano Saglia, precisando che la nuova manovra voluta dal Governo “prevede la riduzione del numero degli impianti così da passare dagli attuali 24 mila a circa 12 – 13 mila”, e che “per i prossimi due anni il 25 per cento del già esistente fondo per la razionalizzazione della rete di distribuzione sarà destinato ai contributi per la chiusura degli impianti meno efficienti ed obsoleti (soggetti titolari di non più di dieci impianti) e a sostenere i costi di bonifica del luogo”.Illustrando i punti principali della riforma contenuta nel provvedimento licenziato dal Consiglio dei ministri, Saglia ha anche spiegato che “l’incremento del self service, la razionalizzazione della rete e lo sviluppo del non oil sono le linee guida che ispirano la liberalizzazione: più concorrenza vuol dire una maggiore efficienza degli impianti con la riduzione dei costi e un aumento dei servizi offerti”. Fra le novità in arrivo per i benzinai, anche l’obbligo, per i titolari degli impianti, di dotarsi, entro un anno, pena sanzione amministrativa, di apparecchiature per la modalità di rifornimento senza servizio (self service) con pagamento anticipato (pre pay).

Una risposta a “Diecimila distributori di benzina chiuderanno nei prossimi due anni

  1. Ero bambino e parlavano di aumenti benzina per causa rete inefficiente ma nessuno prende di petto la questione. Nel mio progetto assicuro 70 miliardi di litri annui al costo di 1 euro alla pompa, fermo per 5 anni. Il problema vero non è la rete dei distributori ma il costo speculativo sui fossil fuel che importiamo perchè il fossile è caro.

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