Costi minimi, accordi volontari: l’avvocato ci guida a saperne di più

Copertura dei costi minimi di esercizio, che garantiscano, comunque, il rispetto dei parametri di sicurezza normativamente previsti;  accordi volontari di settore, conclusi tra organizzazioni associative di vettori rappresentati nella Consulta generale per l’autotrasporto e per la logistica…. Sono diversi gli autotrasportatori e, più in generale, gli “addetti ai lavori” che hanno scritto in redazione in questi giorni per sapere come e dove poter approfondire questi temi. Un prezioso approfondimento,  a cura dell’avvocato Natale Callipari, si può trovare sul sito www.conftrasporto.it: è sufficientemente cliccare sul titolo, in rosso, “I costi minimi di sicurezza dell’autotrasporto di merci previsti dall’art. 83 –bis c. IV° L.N. 133/08″…

4 risposte a “Costi minimi, accordi volontari: l’avvocato ci guida a saperne di più

  1. Caro avvocato, se il committente non rispetta i costi minimi e non vuole neanche sentirne parlare, il padroncino (vettore) a chi lo deve segnalare senza rischiare di essere lasciato a casa senza lavoro dal committente?

  2. Ho letto con estremo interesse l’approfondimento dell’avvocato Callipari. Ho capito un paio di cose. Primo: Osservatorio e Consulta hanno combinato poco o nulla in 10 mesi per non parlare del tanto strombazzato progetto VEGA di qualche anno fa. La scusa della mancanza di fondi non ne giustifica il comportamento; se quello fosse stato il vero problema bastava dirlo e credo che si sarebbe trovata una soluzione. Secondo: mentre a Roma si discute di questioni di lana caprina condite da aumenti vari su tutti i fronti, i trasportatori stanno perdendo la pazienza, anche perchè, d’estate sui piazzali di carico fa molto caldo a differenza delle sedi dei palazzi romani e dei consigli di amministrazione della committenza. Temo quindi che se questa situazione di stallo continuerà non basterà l’esercito per fermare le proteste. La prima quella del 25 luglio!

  3. Guardate che il 25 luglio la manifestazione ha un altro scopo. Non vi dice nulla il fatto che sia stata organizzata da federazioni che fanno riferimento a un certa parte politica? l’aumento del gasolio gli autotrasportatori lo recuperano e quindi, anche se si tratta di una misura sbagliata e da modificare, organizzare una manifestazione senza aver consultato le altre federazioni del trasporto mi sembra un grosso errore. Come mai non è stata l’Unatras a organizzare l’iniziativa?

  4. Appunto, come mai Unatras non ha organizzato nulla? Va bene così? La mia azienda posside mezzi inferiori alle 7,5 tonnellate e non recupera un bel niente. In ogni caso non è ancora uscita alcuna circolare che autorizza il recupero dell’accisa. Cosa c’entra poi la parte politica: questi sono costi che si accollano tutti coloro che fanno rifornimento per di più in un periodo in cui gli spostamenti sono frequenti per le ferie. Invece di aumentare le accise i nostri governanti potrebbero decurtarsi leggermente lo stipendio perchè sentire il bel Rotondi che, poverino, spende 3000 euro al mese per mangiare, mi fa un certo schifo. I nostri dipendenti per le trasferte nazionali pigliano poco più di 20 euro e con quelli ci mangiano! Se manifestare il proprio disappunto verso una misura “sbagliata e da modificare” è un errore, cosa propone Alfredo? Lasciamo passare le ferie poi ne parliamo?

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