Uggè: “Così il Governo causerà nuovi morti sulle strade”

“C’è solo da augurarsi una cosa. Che si sia trattato di una svista. Se invece il Governo ha davvero volutamente espresso parere favorevole all’ordine del giorno presentato dall’Italia dei Valori che lo impegna ad abolire gli articoli che hanno introdotto i costi minimi della sicurezza, allora ci troveremmo di fronte a un episodio di una gravità inaudita che non può restare senza risposta”. Sono queste le prime parole espresse dal presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, non appena si è diffusa la notizia dell’accettazione dell’ordine del giorno sui costi minimi presentata dall’opposizione. “Il Governo straccia le intese sottoscritte, smentisce se stesso e toglie ogni spazio a qualsiasi possibilità di mediazione”, ha aggiunto Uggè. “Un uomo che non mantiene la parola data è un cialtrone, ma un Governo che non rispetta i patti sottoscritti è ancora peggio perché diventa inaffidabile. E ora, se non vuol perdere ogni credibilità, il Governo chiarisca immediatamente cosa intende fare per rassicurare i cittadini che chi viaggia a bordo dei mezzi pesanti lo fa nel rispetto delle regole e non deve, costretto in questo da committenti poco responsabili, operare in spregio alle norme della sicurezza sociale e della circolazione, mettendo in pericolo la vita dei cittadini”. E se il Governo non dovesse tornare sui propri passi? “In questo caso la responsabilità delle morti sul lavoro e di quelli che si verificheranno sulle strade, causati da conducenti che saranno lasciati liberi di operare senza rispettare le regole della sicurezza, ricadrà sul Governo stesso e peserà come un macigno sulla coscienza di chi ne fa parte”, ha concluso Paolo Uggè. “Noi non mancheremo di evidenziare ai cittadini e ai familiari delle vittime in ogni occasione di eventi luttuosi chi sarà stato il vero e unico responsabile. Ma il Paese deve anche sapere che il Governo dovrà rispondere, oltre che di eventuali vittime sulle strade, anche dei disagi che si scaricheranno sui cittadini per effetto della dichiarazione di fermo dei servizi di trasporto che diventerà inevitabile, qualora il Governo non facesse dietrofront. Questo per la tutela di migliaia di operatori che chiedono solo di poter operare in sicurezza e che oggi si sentono traditi dal Governo. Lo stesso Governo che aveva garantito loro che sarebbero stati messi in condizione di tutelare la loro sicurezza e l’incolumità dei cittadini. E che ora si è rimangiato tutto”.

21 risposte a “Uggè: “Così il Governo causerà nuovi morti sulle strade”

  1. Il signor Antonio Di Pietro e il signor Luigi De Magistris, le due punte di diamante dell’Italia dei valori, una volta facevano i magistrati, combattevano i “mandanti” di possibili omicidi (seppure colposi)….

  2. Cari colleghi (trasportatori), abbiamo finito di vivere….chi ci ucciderà prima? Abbiamo solo l’imbarazzo della scelta, governo, committenza, concorrenza spietata o strada?

  3. Una vera e propria operazione di “meretricio politico”. Una domanda sorge spontanea: il Sig. Sottosegretario di Stato ai Trasporti Bartolomeo Giachino era a conoscenza dell’Ordine del Giorno dell’IDV o navigava nel nulla? È incredibile! “Fotti il potere” ha detto un Grande Presidente emerito della Repubblica Italiana. È ora di fottere il potere

  4. L’opposizione non ha neanche letto cosa ha firmato: a loro basta andare addosso al Governo e a Berlusconi e basta… Sepoi fanno un danno a migliaia di imprese serie e oneste, se mettono a repentaglio la vita di gente innocente chissenefrega….

  5. Fermo!!!fermo!!!e ancora fermo!!! questa è l’unica risposta ad un governo burletta che non mantiene i patti sottoscritti. Vedremo se reggera’ l’urto.
    Andrà Berlusconi e i suoi ministri a rifornire i supermercati o le pompe di benzina. Governo di incapaci, non vi siete accorti del trappolone che vi ha teso l’opposizione? Non sono in grado di mandarvi a casa per via politica e sposano le tesi di Confindustria contro le piccole medie imprese, così da spingere i trasportatori esasperati al fermo. In tre giorni il Paese sarà nel caos e qualcuno dovrà risponderne. Il grave è che tutto si giochi sulla sicurezza dei cittadini.

  6. Signor Di Pietro, ma lei ne è al corrente? Non ci posso credere. L’ho perfino votata….. (Ovviemente ne sono già pentitissimo…..)

  7. Spiegatemi una cosa, come fa a passare un ordine del giorno dell’opposizione con la maggioranza che ha il governo ? Non mi sembra che le leggi che interessano il nostro Presidente del Consiglio o i suoi interessi l’opposizione le abbia potute fermare. Meditiamo tutti !!!

  8. Italia dei valori? Ma quali? Quelli economici di alcuni (pochi, a dire il vero), non certo il valore del lavoro, della serietà ma soprattutto della sicurezza. Che vergogna. Schiavi del portafogli, ecco cosa sono i nostri governanti. Che vergogna. Ma ora basta, bisogna reagire, augurandoci che nel frattempo non accada nessun evento luttuoso, del quale il Governo risponderà in primis. Le nostra associazioni che tanto hanno combattuto per la riforma non resteranno con le mani in mano. Lotteremo fino all’estremo. Preferiamo fermarci da soli piuttosto che soccombere alle angherie di cialtroni e di inaffidabili, oltre che di una committenza che spera ancora di “far cassa” sulla nostra pelle.

  9. Io non credo proprio che il signor Di Pietro sia al corrente di questo ordine del giorno. E sono certa che non appena ne verrà a conoscenza interverrà. L’ho votato (senza alcun pentimento, anzi lo rivoterò ogni volta) e credo sia un uomo che ha semplicemente troppi impegni per poter seguire tutto…

  10. Mi spiace Lorena, ma Di Pietro ne è al corrente eccome. Sul sito della IDV potrai trovare il progetto di riforma promosso da lui stesso. Il fatto che sia presente nell’ordine del giorno non significa che verrà approvato. Il responsabile nazionale trasporti del partito è Dringa-Milito Pagliara ma non posso credere che tu possa giustificarlo a causa dei troppi impegni.

  11. Ma se nelle gare a evidenza pubblica il costo della sicurezza, se non rispettato, porta all’esclusione dell’impresa che ha presentato un’offerta anomala per non aver tenuto in considerazione i costi minimi della sicurezza che sono incomprimibili (questo non lo dico io ma leggi e sentenze di Tar e Consiglio di Stato); perchè la legge sui costi minimi della sicurezza per le prestazioni di autotrasporto non deve valere? Forse che esiste un diverso principio della sicurezza se dei lavoratori prestano la loro attività in imprese che concludono appalti con le Pubblche Amministrazioni o se invece sono alle dipendenze di imprese che operano nel mondo del trasporto merci? La vita dei cittadini ha un valore diverso a seconda del tipo di contratto? Mi pare che il valore della dignità della persona non preveda questa differenziazione. Ma chi sta al Governo e in Parlamento sa di cosa si sta parlando?

  12. Certe offerte al ribasso puzzano lontano un chilometro di bruciato, di poca professionalità e serietà se non addirittura di mafia, di riciclaggio di denaro sporco. Possibile che questa puzza non venga avvertita di fronte agli appalti per l’autotrasporto? E tutte le belle parole del ministro Roberto Maroni e della stessa presidente di Confindustria Emma Marcegaglia che fine hanno fatto?

  13. Stampiamo questo articolo, mettiamolo da parte e quando avverrà una disgrazia per colpa di un camion che viaggiava senza poter garantire la sicurezza, perchè senza costi minimi perla sicurezza l’impresa non ci stava più nei costi, lo useremo come prova in tribunale.Contro i “mandanti” di quelle stragi….

  14. Perchè la sinistra, già che c’era, non ha intitolato quell’ordine del giorno: “Cronaca di molte morti annunciate”?

  15. Dai sentiamo Bisignani, lui saprà cosa fare e chi muovere per risolvere la questione. Anche sul Sistri, dobbiamo ringraziare lui per la proroga.

  16. Sempre a proposito del Bisignani, avete letto il contenuto delle intercettazioni sull’affaire Selex – Finmeccanic – Sistri? Cosa aspettiamo a costituirci parte civile nei processi? E che nessuno ci parli più delle erogazioni a favore del settore! Se le sono riprese TUTTE.

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