Uggè: “Abbassare i costi minimi per la sicurezza? Sarebbe illegale”

“Il sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino è giovane del mestiere, altrimenti saprebbe che a partire dal 1990, anno nel quale il governo Andreotti decise di intervenire sui costi del trasporto merci  con lo scopo di evitare che le imprese di trasporto italiane fossero più costose di quelle estere (facendo un enorme favore  innanzitutto alle imprese della committenza) questo era possibile. La legge lo prevedeva. Oggi ridurre i costi minimi per la sicurezza del trasporto invece non è possibile, per la semplice ragione che  la legge non lo prevede. E bisogna che il sottosegretario se ne renda conto in fretta”. Con queste parole il presidente nazionale di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè ha replicato alle dichiarazioni rilasciate dal sottosegretario ai Trasporti a Trieste dove, a margine di un convegno, Bartolomeo Giachino ha indicato, fra i principali problemi da risolvere, “quello dei costi minimi della sicurezza, senza incidere sulla competività del settore. Giovedi’ prossimo”, ha affermato Bartolomeo Giachino,  “c’e’ il tavolo indetto dal ministro e quindi lavoreremo tutti perché da questo tavolo esca la soluzione piu’ giusta”. In precedenza il sottosegretario ai Trasporti aveva anche sottolineato come il Governo sia stato accusato da più parti di “aver dato troppi soldi all’autotrasporto per difenderlo dalla crisi economica, mentre gli altri settori hanno subito tagli. Ma questo è avvenuto”, ha ribadito Giachino, “perchè per la nostra economia l’autotrasporto è fondamentale”.

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