Eurotassa sul trasporto merci, per Uggè è “un danno incalcolabile”

“È come un macigno legato a una gamba di un centometrista”. Con questa metafora il presidente di Fai Conftrasporto e vicepresidente di Confcommercio, Paolo Uggè, critica pesantemente la decisione del Parlamento europeo (clicca qui per leggere l’articolo di Stradafacendo) di approvare la direttiva Eurovignette, la sovrattassa per il trasporto merci. Uggè considera la nuova direttiva, “frutto di scelte nazionalistiche”, e pensa che provochi un ”danno incalcolabile” alla competitività ”in un Paese che soffre del problema della permeabilità dell’arco alpino, che è privo di alternative ferroviarie e dove la velocità commerciale è la più bassa rispetto alla media europea”.
”Il principio del chi inquina paga”, prosegue Uggè, “è certamente condivisibile ma se e in quanto esistono le alternative al trasporto su gomma. Per questo il Governo deve chiedere la riapertura del dossier sul gasolio professionale per l’autotrasporto e la riconsiderazione del danno prodotto dall’economia nazionale per l’attraversamento delle Alpi. Ma soprattutto”, continua Uggè, “le imprese di autotrasporto chiedono al Governo di aprire, prima dell’applicazione di quanto previsto con la direttiva, un confronto con le associazioni di categoria onde evitare di far pagare a una componente essenziale per lo sviluppo e la competitività le conseguenze di un ambientalismo che insiste nel non voler coniugare il rispetto dell’ambiente con le esigenze dell’economia moderna”. Secondo Conftrasporto, l’approvazione di questa direttiva “graverà principalmente sui Paesi periferici, e quindi sull’Italia, causando perdita di competitività e prodotti più cari, mentre consentirà ai Paesi centrali di far cassa, attraverso maggiori entrate fiscali, penalizzando le merci trasformate o prodotte dalle economie concorrenti. Questa non è certo l’economia europea che vuole e deve competere nel mondo, ma il frutto di scelte nazionalistiche a danno di terzi di chi ritiene che l’economia europea possa prescindere da quelle delle singole nazioni”.

4 risposte a “Eurotassa sul trasporto merci, per Uggè è “un danno incalcolabile”

  1. Ci risiamo con le stangate sul nostro settore. Chiedo uno studio alla Fai: visto che siamo sempre accusati da UE di ricevere aiuti di Stato sotto varie forme, potete verificare cosa avviene negli altri Stati dell’Unione per i nostri concorrenti?

  2. Cribbio (lo direbbe anche il cavaliere…..), prima creiamo le alternative (VERE) al trasporto su gomma, e poi tassiamo tutto quello che vogliamo. Ma senza alternativa è un delitto!!!!

  3. Paolo Uggè ha fatto politica (era deputato nella case delle libertà….). Cosa ne pensa di questa razza di politici incapaci, ignoranti, bravi solo a rubare i soldi dalle tasche dichi lavora….

  4. Caro Marco, non certo perché io non faccia più parte della categoria, ma devo riconoscere che negli anni il livello di preparazione dei nostri deputati è diminuito. Per fortuna non è così per tutti e ve ne sono di molto preparati. Purtroppo quando si afferma che i deputati sono utili solo per schiacciare i bottoni nelle votazioni e si fanno scelte in funzione di considerazioni che non tengono conto delle capacità o conoscenze del singolo, i risultati sono quelli che vediamo tutti i giorni. Credo che il vero problema sia quello della scelta dei candidati o meglio della compilazione delle liste. Qui entrano in gioco i “sottocapi” che scelgono in ragione delle loro simpatie, o altro. Appare evidente che per i “sottocapi” che in genere sono persone istruite ma che agiscono per ambizione e per gestire il potere, è sempre meglio aver a che fare con degli ubbidienti piuttosto che con degli eletti che conoscono materie o hanno delle competenze. Uno che possiede delle competenze rischia di mettere in difficoltà i vari Sottocapi; quindi onde non correre rischi si tagliano quelli che hanno delle conoscenze. E’ così che abbiamo in Parlamento oggi anche degli incapaci che non sanno neppure scrivere un emendamento o fare un intervento in lingua italiana. Vi sono parlamentari che conosco direttamente che nel corso di una legislatura non hanno fatto mai un intervento anche perché non sanno paralare italiano; ma solo il dialetto campano. Oppure vi sono quelli che si sentono dei grandi leader e sono convinti che la loro missione sia quella di fare della politica pura, che non serve alla gente. Il sistema è però il frutto della nostra società che bisogna riconoscere non da certo esempi di grande senso di responsabilità e di attaccamento ai valori. L’esempio dei calciatori di questi giorni mi pare sia l’ultima conferma. Per fortuna vi sono deputati che lavorano con passione e si documentano sui vari provvedimenti. E per quanto riguarda gli eventuali ladri anche se ve ne fossero, sarebbero dei ladri di polli perché anche per meritarsi il titolo di “ladro” bisogna essere capaci. Quelli che hanno delle capacità e sono rimasti in Parlamento si sobbarcano il lavoro che altri non sono in condizione di assicurare ed a loro si devono le cose buone che vanno in direzione del bene comune. I vanagloriosi e gli sciocchi sono quelli che fanno danni ma la responsabilità è di chi li ha collocati in quella posizione.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *