Il Consiglio di Stato ferma le merci: stop ai Tir prima e dopo le feste

Si allungano gli stop ai Tir in occasione delle festività. Il Consiglio di Stato ha infatti confermato la validità di una pronuncia del Tar del Lazio che aveva accolto un ricorso del Codacons. L’associazione contestava il mancato inserimento, tra le date di divieto di circolazione dei mezzi pesanti, di quei giorni che vengono subito prima e subito dopo alcune importanti festività, caratterizzati da un intenso traffico automobilistico sulle autostrade. Contro la sentenza del Tar del Lazio il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva presentato ricorso al Consiglio di Stato che mercoledì ha respinto l’appello.
Scrivono i giudici della IV Sezione: “Essendo le giornate escluse dal divieto caratterizzate da una notevole intensificazione della circolazione stradale extraurbana, superiore anche a quella che caratterizza le giornate propriamente festive per le quali sono state fissate le limitazioni alla circolazione, la mancata previsione per le stesse del divieto in questione risulta essere del tutto ingiustificata ed in palese contraddizione con le finalità di interesse pubblico (riduzione del rischio di incidenti) connesse all’introduzione del ripetuto divieto”.
“Si tratta di una importantissima sentenza che va a favorire la sicurezza stradale, specie nei periodi di esodo dei cittadini”, afferma il presidente del Codacons, Carlo Rienzi. “Per questo il Codacons ha già inviato una diffida al Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, affinchè sia rispettata la disposizione del Tar, e siano previste le dovute modifiche all’interno del calendario 2011 che disciplina i giorni di divieto di circolazione dei mezzi pesanti”.

17 risposte a “Il Consiglio di Stato ferma le merci: stop ai Tir prima e dopo le feste

  1. Se non fossimo in una “Repubblica delle banane” altro che festeggiarne il 65° anniversario, ci sarebbe da ridere difronte a una notizia simile. Purtroppo per noi imprenditori del settore in questo momento (congiuntura economica non certo favoreole) c’e’ da piangere! Ma i giudici che hanno emesso la sentenza (che noi rispettiamo, ma almeno valutiamo) hanno avuto da parte dell’avvocatura dello Stato (ministero dei Trasporti) tutte le delucidazioni in merito e tutte le statistiche del caso. Lo sanno che proprio (dati Istat, Inail, Polizia stradale etc) confermano che nei giorni in cui i tir sono fermi avviene il maggior numero di incidenti? Sono stati informati che fermando per tre giorni il trasporto negli altri che restano si ingigantira’ il traffico pesante per recuperare le scorte alzando esponenzialmente il rischio sicurezza stradale? E poi, nei giorni di fermo agli autisti cosa si fara’ fare? A meno che i sindacati riescano a trasferire i lavoratori e gli oneri a carico del Codacons. Povera Italia con le balle per aria! Dove andremo a finire?

  2. Che il nostro fosse il Paese dei balocchi in molti l’avevamo capito. Chi lavora è visto sempre più come un soggetto pericoloso per se stesso e per la società; qualcuno al quale creare tanti e tali problemi da fargli passare una volta per tutte certe voglie malsane. Che fare in concreto? Io un’idea ce l’avrei: al prossimo esodo anzichè star fermi solo un pò di giorni come vorrebbero quei simpatici burloni del CODACONS e i giudici di TAR e Consiglio di Stato (un fermo parziale che fra l’altro ci costa un botto perchè i dipendenti li dobbiamo comunque pagare) mandiamo in ferie tutti i dipendenti e ci fermiamo definitivamente attendendo fiduciosi che qualche Supremo Organo Nazionale decreti la fine delle vacanze per poter ricominciare. Anzi, approfittiamo delle strade finalmente sgombre dai TIR e andiamo anche noi in vacanza. Potrebbe rivelarsi la cura giusta anche per chiudere tante altre discussioni che stanno diventando sempre più oziose come quella, ad esempio, sui costi della sicurezza. P.S. Negli altri Paesi europei, dove ovviamente manco se le sognano certe pippe, se la ridono come matti. Non gli sembra vero che, come il buon Tafazzi, noi ce li martelliamo di santa ragione un giorno sì e l’altro pure mandando in questo modo sempre più a fondo la nostra già disastrata economia a loro esclusivo vantaggio.

  3. Per Ferragosto fermiamo i Tir per10 giorni di fila. Poi ci penseranno i signori del Codacons a consegnare le merci ai supermercati, ai ristoranti, ai bar….

  4. Li paga il Codacons i conducenti che resteranno fermi? Oppure i signori togati che hanno accolto il ricorso? Ma come cavolo si fa a prendere simili decisioni?

  5. Adesso ho capito cosa vuoldire CODACONS!!!!!mCOsì DAnneggeremo i CONSumatori!!!!! Ed è proprio quello che faranno…..

  6. Provate a scrivere il nome Carlo Rienzi (il presidente del Codacons) su Google, cliccate su immagini e capirete! (E’ quel signore che gira nudo al mercato e si fa palpeggiare il fondoschiena da una signora…..). Della serie: tutto (ma proprio di tutto) pur di apparire….

  7. Ho visto la foto (suppongo che Franco si riferisse aquella codificata come: apresse60118982903131215_big.jpg
    530 × 353 – … organizzato nei mercati romani da Carlo Rienzi, presidente del Codacons. repubblica.it). Come siamo caduti in basso!!!

  8. Tutte le sigle operanti in Italia a nome degli associati Trasportatori, al di là delle ideologie, proclamino un sciopero ad oltranza, come in Cile, non
    siamo pagati adeguatamente dobbiamo sottostare ai voleri sia della committenza sia dei destinatari, poi non parliamo della questione bancali!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  9. Beh ragazzi, non dimentichiamo che stiamo parlando del signor Rienzi “l’avvocato anti-illegalità denunciato perchè parcheggiava in divieto!” Così titolava il Corriere della Sera del 25 febbraio 2010…

  10. Siamo alle solite giorno che passa e sempre più difficile fare la MISSIONE di autotrasportatore.
    Ci diamo delle repubblica delle banane, ma sembra che siamo riusciti a superare qualsiasi logica e per non offendere la sudetta repubbica delle banane credo che il nome più appropriato sia semplicemente ” REPUBBLICA ITALIANA ”
    Ci sarà un motivo, perchè questo paese cresce meno degli altri Stati Europei.

  11. Speriamo che l’obbligo di fermarsi valga per tutti, carburanti, deperibili, conto proprio e compagnia cantante. Non vorremmo poi travarci a dover rincorrere i soliti furbi che riescono ad avere permessi od a taroccarli che circolano alla faccia di chi è solito rispettare la legge.

  12. è proprio questo il punto: nei giorni supplementari di divieto non dovrebbe viaggiare niente, neanché i deperibili: poi vediamo il sig. Renzi cosa dice…

  13. Al signor Rienzi non piaccioni gli autotrasportatori: infatti in una puntata di Striscia la Notizia li definì degli assassini! Sconvolgente, e tra l’altro nessuna associazione si risentì di queste dichiarazioni a mio avviso molto gravi.

  14. Alla buonora, speriamo solo che non riducano le carreggiate delle provinciali, per non farci entrare con la scusante che siamo troppo voluminosi. Signori, la tragicomica è che siamo considerati meno del Codacons, di conseguenza sarebbe opportuno pensare a un fermo totale, dopo le cosiddette ferie per loro, coinvolgendo tutta la filiera del settore trasporti. Con l’adesione volontaria di qualsiasi operatore, perché noi siamo soprattutto cittadini di serie??? Con il fardello degli aumenti gestionali a nostro carico ben oltre il 40 per cento. Quindi questa è l’inghippo, ci interessa generare ulteriori debiti. Oppure…………..Oppure.

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