Confetra, allarme per i costi minimi: “Uno shock per il mercato”

Parte l’offensiva di Confetra sui costi minimi da applicare ai contratti di trasporto merci. In una lettera inviata al sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, il presidente della Confederazione Generale Italiana dei Trasporti e della Logistica, Fausto Forti, esprime “allarme e preoccupazione di tutto il mondo della logistica per l’imminente pubblicazione dei costi minimi”, che dovranno essere applicati dal 12 giugno. “Se i valori ricalcassero quelli già definiti dal Ministero per i contratti verbali”, scrive Fausto Forti (clicca qui per leggere la lettera e le analisi di Confetra), “il mercato si troverebbe a subire aumenti variabili nella maggioranza dei casi dal 40 al 60 per cento”.
“È evidente come nessun settore per nessun motivo, specialmente in questo momento così delicato per l’economia del Paese, può essere sottoposto a shock di questa entità.
Seguirebbe una stagione di forte contrapposizione tra committenti e vettori a danno del sistema logistico e conseguentemente di tutto il mondo produttivo. Tieni presente”, spiega Forti rivolgendosi a Giachino, “che le tariffe pagate in Italia oggi all’autotrasporto sono in linea con quelle praticate in tutti i maggiori Paesi europei. Il Governo deve farsi carico di questa situazione: deve saper affrontare le irragionevoli pretese dell’autotrasporto con fermezza e responsabilità, fissando nuovi costi minimi compatibili con le capacità di assorbimento del mercato. Qualsiasi scelta verrebbe giudicata molto severamente”.

59 risposte a “Confetra, allarme per i costi minimi: “Uno shock per il mercato”

  1. Ecco finalmente svelato chi lucra sul trasporto alla faccia della sicurezza sociale. Ma non vi vergognate ,spedizionieri bagarini che per alcune decine di euro ammazzereste i vostri nipoti per strada? Altro che chiedere al sottosegretario di cambiare i parametri. Chiediamo alla guardia di finanza di venire a farsi consegnare l’elenco delle vostre ditte associate per fare i dovuti controlli sull’applicazione della legge sulla sicurezza sociale.

  2. La lettera di Confetra è una vergogna, spero che immediatamente gli organi preposti aprano un’indagine immediata su queste dichiarazioni che sono un’istigazione a viaggiare senza rispettare la sicurezza cosa che già avviene regolarmente da parte della committenza. Mi associo a Fabio nel richiedere l’intervento della guardia di finanza affinchè vengano fatti i controlli alle ditte associate alla Confetra sull’applicazione della legge sulla sicurezza sociale.Che guerra totale sia!

  3. Già il tono confidenziale del TU usato dal presidente Forti rivolgendosi al Sottosegretario ci fa capire molte cose. Caro Presidente Forti, se le vanno bene le tariffe praticate dai vettori stranieri si accomodi. Dovrà però sottostare alla firma del LORO contratti che certo non sono quelli italiani!

  4. Buongiorno sono un trasportatore di Bergamo, leggendo attentamente la lettera di Confetra, inviata al sottosegretario, relativa alla drastica diminuzione dei costi minimi, ritengo sia vergognoso avanzare una tale proposta… Alla luce dei costi che viaggiando in sicurezza siamo costretti a sostenere…. E’ TROPPO FACILE VENDERE I VIAGGI AI POVERI TRASPORTATORI, CHE DISPERATI, SI TIRANO IL COLLO PER “STARCI DENTRO” E CONFETRA HA COME UNICO FINE TRATTENERE IL PROPRIO MARGINE, SENZA AVERE I CAMION!!!! Faccio un banalissimo esempio, tratta Milano-Roma, Km. 550 circa, secondo Confetra, dovremmo viaggiare ad € 0.87/km con un costo minimo complessivo pari ad € 478,50. Calcolando circa €200 di carburante, € 90/95 di autostrada, € 200/250 circa quale costo medio del personale (nel rispetto della normavita vigente), arriviamo ad € 545 ai quali dobbiamo aggiungere i costi relativi a bollo/assicurazione/ammortamento del mezzo e….dove arriviamo??? LASCIO A VOI LA RISPOSTA!!!!

  5. CONFETRA FATE I SERI, quello è il costo che state pagando e farà fallire tutte le imprese di autotrasporto sane. A quei costi le imprese di trasporto non possono:
    1) versare l’Iva a debito delle proprie fatture
    2) pagare regolaremente le spettanze ai propri dipendenti (quardodicesima e straordinari)
    3) rispettare le produttività imposta dai tempi di guida e riposo regolamento 561/2006
    Questa normativa non tutela l’autotrasporto ma la collettività.

  6. Bravo Gian Piero. Con i numeri non si scherza e finalmente viene allo scoperto chi spinge ad andare contro legge. Per questo chiedo alla magistratura che apra un’inchiesta contro i vertici di Confetra (obbligatorietà dell’azione penale) in quanto con la lettera e le tabelle spedite al sottosegretario e pubblicate sul loro sito istituzionale potrebbero ricadere nel reato di istigazione a delinquere (non rispetto di una legge dello stato) ai sensi dell’ art.414 del C.P.

  7. La richiesta del Dr. Forti si contraddice nel merito: è storicamente riconosciuta al nostro Paese l’inadeguatezza e la carenza di infrastrutture, che comportano alle ns. imprese un aggravio dei costi. È chiaro pertanto che la menzionata “parità di tariffe”, in linea con aziende francesi o tedesche evidenzi già la necessità per i vettori Italiani l’inserimento di norme a compensazione e di tutela per tutti.

  8. finalmente è venuto fuori il presidente, che difende gli imprenditori e difende chi fa il bilancio sulle spalle dei trasportatori

  9. Speriamo che l’agenzia delle entrate finalmente metta a segno quanto minacciato nelle lettere, effettuando i controlli sulla committenza, soprattutto spedizionieri che sfruttano l’autotrasporto per accaparrarsi il lavoro nei porti… Il SIGNOR PRESIDENTE dovrebbe vergognarsi e chiedere scusa per la lettera inviata

  10. L’ autotrasporto è una vita che si preoccupa perchè chi lavora sia in sicurezza. Ora finalemnte potremmo rispettare il Codice della strada e della sicurezza

  11. Egr. dr. Forti, mi indigno davanti alle sue affermazioni. Infatti seguendo le tabelle da lei inviate al sottosegretario e facendo le differenze tra i valori ministeriali e quelli da lei definite di mercato (quale, il suo?) constato con stupore che stiamo parlando di un valore che va dal minimo di 19.5 euro a un massimo di 196 euro.
    Le chiedo dr. Forti: vale così poco la vita per lei e i suoi associati. Vergognatevi e auguratevi solo che sotto un Tir con un autista che non rispetta le regole perché non viene pagato il minimo di sicurezza ci vada suo figlio o i figli degli associati Confetra.
    Con disistima
    Giulio, trasportatore bergamasco che stimava il grande ing. Antonio Giacoma alla cui memoria non fate onore.

  12. Confetra può solo vergognarsi!!!! Qua non si tratta solo di guadagnare sulla pelle degli altri, ma di disprezzare la dignità, il lavoro, la professionalità e la vita di un’intera categoria. Sono d’accordo con Gian Luca, se le pretese dei trasportatori sono “vergognose” e le tariffe di mercato quelle che Confetra ha indicato nella lettera, perchè non si organizzano spedizionieri e committenti e la merce se la portano loro a destinazione? Egregio dottor Giachino ora è il momento di dimostrare a tutti quanto vale la sicurezza dell’intera collettività.

  13. Gentile sottosegretario, adesso la situazione è molto chiara, gli intermediari chiedono ancora sconti a discapito di qualsiasi principio legislativo etico e morale e nel frattempo l’autotrasporto merci cade in un baratro profondo… MANTENGA GLI IMPEGNI!

  14. Chiedo al dottor Forti di spiegarci come fa a far rientrari i costi a 0.87€/km?? Non credo che abbia la bacchetta magica, ma un spiegazione c’è….

  15. Ecco perché l’autotrasporto Italiano è allo sbando, è gestito politicamente da persone incompetenti. Faccio una proposta al Sign. Forti (perché a questo punto non dimostra di essere Dottore): si compri qualche camion a contratto leasing, metta su un autista, attivi tutte le polizze assicurative del caso, e poi venga a lavorare per noi ad € 0,87/km; attendiamo a stretto giro una risposta .

  16. A.A.A. Ditta di trasporti in difficoltà assume dirigente Confetra (pare che siano così bravi)a condizione che risani i conti aziedali con le condizioni di mercato attuali. Si impegna a retribuirlo rispettando il contratto nazionale.

  17. Egregio dottor Forti, le chiedo solo una cosa gentilmente: perche’ non esibisce la SUA documentazione sulle tariffe e le mostra pubblicamente? Forse perche’ oggi Confetra e i suoi associati hanno un margine di guadagno che va dal 50 al 70 per cento sul trasporto? O forse perche’ si è creata in italia una lobby del trasporto dove solo pochi eletti hanno il privilegio di poter accedere a determinate tariffe? Ce le mostri se ha un po’ di dignita’ e soprattutto “attributi”…

  18. Lei non puo’ parlare cosi’ sapendo benissimo in che condizioni lavorano certi autotrasportatori. Stiamo passando il limite, le auguro solo che non succeda mai nulla a livello di sicurezza perche’ in quel caso si ritenga responsabile. SPERIAMO SEMPRE NEL BUON DIO

  19. Ma quale è il problema dottor Forti? Si ricompri i camion lei e tutti i suoi associati (che li avete venduti ai padroncini perchè non ci stavate dentro più 20/30 anni fa), anzi glieli vendiamo noi, così non avrà più di questi problemi e potrà viaggiare comodamente a 0,50/km e vedrà che la sua economia non subirà nessuno shock!

  20. E’ naturale che la Confetra si lamenti ed è preoccuppata. Come tutti sanno, loro devono vendere il trasporto, non eseguirlo, e quindi se la legge ristabilisce un minimo di riferimento almeno per i costi, le loro imprese non hanno più margine per “speculare e vendere i loro “servizi”. Confetra denuncia sè stessa perchè ammette di pagare tariffe che non stanno nè in cielo nè in terra e comunque laddove non esiste l’intermediazione degli spedizionieri non si viaggia certo a 0.87 perchè saltando il bagarinaggio il trasportatore percepisce prezzi più vicini alla realtà. Confetra ha finalmente reso pubblico al mondo che il problema dell’autotrasporto sono le aziende che rappresenta!. Sui costi europei ha raccontato una bufala enorme: provi a verificare in Francia, Germania Inghilterra e Olanda a quanto si viaggia…

  21. Signor Forti, dovrà ammettere che il signore che scrive da Salerno ha ragione: se adesso se esibisce pubblicamente la sua documentazione sulle tariffe a pensare male di lei non faremo peccato….

  22. Maronna mia quanta indignazione!!! Ma vi rendete conto di che opportunità ci ha regalato la committenza! Se il presidente di Confetra dice queste cose è perchè è turbato dal dover constatare l’attuale situazione di disagio nei confronti della nostra categoria? Io mi sono molto divertito nel leggere la missiva inviata al governo frutto di imbarazzo e confusione. Lasciate che litighino tra di loro e noi, da spettatori interessati, aspettiamo gli eventi. Se il governo non mantiene i patti per quanto già stabilito con le tariffe minime di sicurezza sociale, due sono le probabili soluzioni. O la cammittenza diventa (veramente) vettore effettivo con mezzi propri (mica sono scemi!!!), oppure noi piantiamo uno scipopero epocale che nemmeno l’esercito possa toglierci dalle strade senza che nessun segretario/presidente di pseudo associazione possa questa volta venderci (spero che questa brutta razza sia estinta). E poi non dimentichiamo la cosa più importante: gli uomini ai vertici della nostra associazione che sempre ci hanno degnamente rapprentato saprebbero trovare argomentazioni e motivazioni da far saltare dalla sedia ministri e sottosegretari. Che questa sia l’alba di un nuovo giorno che possa ridarci quello che più di altro abbiamo bisogno e che negli anni (complici i “nostri” disonesti colleghi) ci è stato rubato? Rispetto & dignità!!!

  23. ADESSO si stanno scoprendo gli altarini. Scadendo il termine di legge per gli accordi e seguendo a ruota le elggi sulla sicurezza emanate si espongono. Vengo io a caricare dai suoi associati a quella tariffa, voglio vedere cosa mi sottopone da firmare, come liberatoria dei suoi associati e/o spedizionieri, e poi, appena in strada, mi faccio multare dalla Polizia di Stato, esibendo ordini, ddt, scheda di trasporto, durc, e leggi alla mano, con tanto di lettera da lei sottoscritta, per vedere come si comporta la pattuglia in servizio!!

  24. Aumenti dal 49 al 60 per cento, come minimi, ma minimo! Per LAVORARE E OPERARE IN REGOLA, A NORMA e professionalmente, seriamente senza dabbenaggini, ci vuole un aumento del 70 per cento sul valore delle tariffe in “uso” a oggi!

  25. Visto che chi ha scritto ha anche analizzato i costi €km di un automezzo ed è cosi bravo a far costare €/km 0.85, magari in questa cifra ha anche considerato il margine per gli imprenditori, perchè non prova ad acquistare lui gli automezzi e dopo fa il calcolo del costo minimo? Grazie

  26. Cari colleghi trasportatori, Confetra esagera nel tutelare gli interessi degli spedizionieri, ma noi non possiamo pensare che il nostro guadagno ci venga assicurato con decreto. Se il mercato non ci riconosce un equo compenso vuole dire che c’è un eccesso di offerta. E’ lì che bisogna intervenire.

  27. Ha ragione il sig. Antonio Persichelli, c’è un eccesso di offerta che spinge le tariffe al ribasso. Attenzione però che l’eccesso d’offerta è causato spesso dai committenti che pur di pagare meno si rivolgono a trasportatori non certo rispettosi delle norme. Ecco che allora va spinto ancor di più il governo ad effettuare controlli, controlli e ancora controlli. Solo così si può moralizzare e regolarizzare il mercato. Chi sbaglia deve essere estromesso dal gioco perché c’è di mezzo la sicurezza dei cittadini, che non ha prezzo.

  28. Giulio ha ragione: bisogna moralizzare il mercato ed estromettere quei trasportatori che non rispettano le regole. Chiediamo la pubblicazione dell’elenco di quelli che barano al gioco e la punizione dei committenti che li fanno lavorare.

  29. Ho un dubbio: Lei è la cavia del momento o è veramente convinto di quello che afferma????? Le ricordo che le aziende di trasporto, quelle vere però, sane, oneste, iscritte all’Albo, alla Camera di commercio e che riescono ancora ad avere il conto in banca, sono veramente in difficoltà, quasi sull’orlo del fallimento. Lei questo come lo spiega????? Inoltre, come lei ricorda al Sottosegretario, potrebbe anche essere che le tariffe pagate in Italia siano in linea con i maggiori Paesi Europei, ma si è dimenticato di ribadire al Sottosegretario che gli stessi (e queste sono statistiche) hanno costi (gasolio, assicurazione, contributi, ecc..)minori rispetto ai nostri. Concludo, chiedendole un incontro, in quanto io non riesco a capire come è possibile che con i costi attuali si possa viaggiare ad un costo di € 0,87/km e se me lo dimostra sono pronto a dare le dimissioni ed a cambiare lavoro. Sono convinto e se mi concede l’incontro glielo dimostrerò, visto che io ho un’azienda e lei no, che per poter andare avanti non basta viaggiare al costo chilometrico così come rilasciato ogni mese dal Minstero dello Sviluppo Economico….Ripeto MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO

  30. Ma quale eccesso di offerta. Sig. Persichelli: si vergogni ! L’eccesso di offerta non fa calare i “costi minimi”, ne tanto meno i parametri economici e di gestione per viaggiare con i veicoli in sicurezza. E’ ora di finirla di trattare i trasportatori come dei dipendenti a fattura. Presidente FORTI, fortemente le dico che è ora di finirla di fare i conti in tasca a chi lavora, scriveno i listini ad hoc. Ed anche chi opera cme tender (chi vuole inTENDERe intenda, si adegui !! Non dobbiamo mollare sulla questione costi minimi, e nemmeno sulla questione della azione diretta nel pagamento dei servizi. Quest’ultima grande innovazione fa una paura incredibile alla committenza. A tutta la committenza. Bagarini compresi !!

  31. Non bisogna essere uno stratega di dimensioni esselse per capire che con certe strategia si finisce a …Waterloo……

  32. La democrazia è una gran bella cosa ma ha diversi difetti. Uno di questi è che consente a chiunque di ergersi a paladino della giustizia (e di trovare così qualcosa da fare che non sia lavorare)….

  33. Ma perché dare spazio anche a persone che rappresentano solo se stessi e al massimo la moglie, i figli, qualche cugino e cognato e la suocera?

  34. Ma qualcuno pensava davvero che il mondo degli spedizionieri avrebbe accettato i costi minimi così come definiti? Errore. Oggi il sottosegretario Giachino ha due milioni di ragioni per essere più che preoccupato. Deve scegliere se accontentare i suoi sponsor (quelli che si sono dati da fare per farlo divenire sottosegretario o beccarsi un fermo dell’autotrasporto come già peraltro annunciato nel sito Conftrasporto. La decisione è Sua e le conseguenze anche.

  35. Avevo sempre pensato che chi siede al Governo avesse come primo obiettivo quello di fare gli interessi del Governo e del Paese. Una domanda: ma se gli autotrasportatori non vengono pagati per quanto è giusto (e qui non si può sbagliare perché da più di un anno il ministero fornisce i costi minimi) che ci rimette in termini di Iva e di imposte non sono forse le casse dello Stato? Quante imprese magari si vedono costrette a ricorrere a pratiche non proprio legittime ed a far mancare introiti? Rispetto delle regole è la chiave di volta e chi governa ha l’obbligo di far rispettare le leggi.

  36. Ma sapete come pensano di fare gli spedizionieri? Semplice, ricorrere a nuovi sotto sfruttati che faranno concorrenza ai padroncini nazionali. Li troveranno nei lavoratori autonomi che vengono dai nuovi Paesi entrati in Europa? La sicurezza è un optional per i convegni.

  37. Ma che bravi questi i(m)prenditori… Oggi non riconoscono i costi della sicurezza perché dicono che sono troppo alti rispetto a quelli praticati da altri operatori europei e quindi minacciano di ricorrere a quelli. È il libero mercato senza regole signori. Ma questi non sono per caso quelli che hanno sempre criticato gli interventi a pioggia sulla categoria? Da un lato hanno goduto dei ribassi che l’autotrasporto praticava loro per far costare meno il trasporto ed evitare che, per effetto dei costi elevati i servizi venissero affidati agli stranieri meno cari di noi, oggi che per poter reggere le nuove sfide chiedono di poter essere pagati almeno per i costi che sostengono, chiedono risorse per loro e pretendono di pagarci poco. Che bravi ragazzi!

  38. Dov’è la sorpresa Alcide? Sono le stesse cose che sostiene Confindustria che dimentica di aver goduto della riduzione dei costi di trasporto grazie a quanto i governo hanno messo a disposizione del trasporto i questi anni per ridurre i costi. Le risorse sono sempre andate ai committenti perché noi abbiamo sempre abbassato i prezzi anche quando c’erano le tariffe obbligatorie. Lo abbiamo fatto non solo perché siamo deboli e un pò inadeguati ma anche perché volevamo tutti evitare che i nostri prodotti costassero di più. Solo che i rapaci hanno preso i nostri soldi e oggi non vogliono riconoscere i costi della sicurezza.

  39. Ma di cosa parla quel presidente di Confetra? Facciamo due conti: gasolio, ammortamento e manutenzione, autostrade, costo del personale; sono le voci che insieme fanno circa l’80% del costo del trasporto. Vediamo se il signor Forti riesce a dimostrare che con 0,85 euro questi costi si coprono. Lo sa il signor Presidente come è possibile coprirli: tramite ogni forma di sfruttamento possibile, correndo di più, stracciando le fatture etc. ma ci faccia il piacere…

  40. Se analizziamo la lettera di allarme e preoccupazione che il Sig. Forti di Confetra ha inviato al Sottosegretario Giachino, si evince che la sicurezza dei cittadini e la vita di una vittima della strada non vale più di qualche millesimo di euro.

  41. La Confetra ammette pubblicamente con tanto di grafico che il mercato (quello imposto dalla commitenza) paga il trasporto con mezzi pesanti 0,87/Km. Senza vergogna!!!

  42. Qui c’è qualcosa che non funziona. Da un lato Confindustria sostiene di pagare troppo il costo del trasporto; dall’altro scopriamo che il costo del mercato, così sostiene il presidente della Confetra è veramente inferiore ai costi sostenuti. Mi pare sia evidente che gli spedizionieri si fanno pagare prezzi elevati che poi non riconoscono a noi trasportatori. Ma allora perché le nostre associazioni non propongono un accordo con Confindustria saltando i bagarini? Avremmo tutti da guadagnare: trasportatori, produttori, Sicurezza e Stato.

  43. Se è vero, come afferma il presidente Confetra, che applicando i costi minimi validi per i contratti verbali, ai trasporti eseguiti con contratti scritti il mercato subirebbe un aumento tra il 40 ed il 60 per cento, allora è INQUIETANTE chiedersi: ma quanto li (sotto)pagano i trasporti ? Dai 60 agli 80 centesimi di euro al km ? E dove dovrebbero i vettori trovare il gasolio per far muovere i veicoli chiesti dagli spedizionieri e dagli intermediari ?

  44. Ma sapete perché gli spedizionieri oggi protestano? Perché hanno capito che sta per finire il periodo delle vacche grasse. Fino ad oggi loro non si preoccupano del costo del gasolio, né di quello del personale, né delle autostrade, né dell’ammortamento e manutenzione, che come bene detto da Gianni sono l’80% dei nostri costi, loro puntano solo a prendere il lavoro che poi passano al prezzo più basso, tanto il loro margine è sempre molto elevato. Ma noi moriamo.

  45. Giachino se ci sei batti un colpo. Ora è giunto il momento di dimostrare che uomo sei. Hai girato le assemblee d’Italia promettendo che dal 12 maggio avresti pubblicato i costi di sicurezza e non lo hai fatto; ora prova a sgarrare dopo il 12 giugno che pagherai le tue bugie in una volta sola. Noi non siamo come il tuo amico Longo: il fermo lo facciamo davvero. In gioco c’è qualcosa che speriamo tu possa comprendere: la dignità.

  46. Presidente Uggè adesso devi davvero dimostrare che sei il nostro leader e che non sei legato a questo Governo.  Se  Giachino ci prende in giro noi ci fermiamo e vogliamo che sia Tu a guidarci, come hai sempre fatto nel passato. Non ci deludere.

  47. Seguo attentamente il dibattito su questo argomento provocato da un intervento del presidente della Confetra. Non intendevo intervenire ma dopo la provocazione del gruppo di trasportatori padani, che mi piacerebbe incontrare, mi corre l’obbligo di dare una risposta. Come presidente della federazione che ho l’onore di presiedere ho sempre dimostrato di seguire le decisioni delle imprese aderenti. Anche questa volta non verrò meno. Esiste in noi la convinzione che il Governo non voglia trovarsi coinvolto in un fermo del trasporto merci; ma se vorrà una prova noi gliela daremo. Certo una scelta così grave dovrà vedere la categoria tutta unita e con essa le loro associazioni. La Fai, come ho già scritto, la sua decisione l’ha già presa ed è quella di proclamare, insieme alle federazioni dell’Unatras il fermo dell’autotrasporto nel malaugurato caso che il Governo decida di sconfessare  tutto quanto detto e sostenuto fino ad oggi.

  48. Mi piacerebbe moltissimo che i rappresentanti delle altre associazioni aderenti ad Unatras esprimessero su questo blog le loro intenzioni, cosi come ha fatto il Presidente Uggè. Giusto per dimostrare l’unità e la compattezza che il momento richiede.

  49. Perchè ci sono delle altre associazioni che rappresentano l’autotrasporto anche se cambia il governo? Non me ne ero mai accorto!

  50. Leggere la lettera del presidente di una federazione che dovrebbe rappresentare la categoria dei trasportatori è scioccante, sicuramente il signor Forti crede che noi trasportatori siamo persone solo capaci di lavorare ma non degni di avere diritti, o poco intelligenti da non essere all’altezza di capire che se si rispettano le regole (come è giusto fare) non concedendo i costi minimi non riusciamo pagare le spese. Grazie e complimenti.

  51. Rispondo alla “provocazione ” di Alessandra che giustamente chiede cosa pensano i responsabili delle varie associazioni alla luce anche di quanto affermato da Paolo Uggè. In qualità di membro dell’Osservatorio, mi tocca osservare un doveroso silenzio almeno fintanto che i lavori in corso non saranno terminati; ciò che la FIAP pensa sull’argomento però ritengo sia stato espresso con grande chiarezza dal suo presidente nazionale Massimo Bagnoli che sul sito http://www.fiapautotrasporti.it ha commentato la lettera del presidente di Confetra e che invito tutti, anche Alessandra, a leggere.

  52. Non si puo che non essere indignati dalle affermazioni del dottor Forti, e lo si puo vedere da tutti i commenti. Ma mi chiedo come sia stato possibile che qualche “autotrasportatore” abbia potuto accettare queste tariffe da fame, ridicolizzando l’intera categoria, perche non chiediamo dei seri controlli generali su tutta la filiera, forse ne vedremo delle belle?? A queste tariffe la merce avrebbe dovuto restare per terra nei loro magazini, ma non sembra sia così. Perchè per renderci conto dell’inconsistenza delle tariffe siamo arrivati alla vigilia dell’attuazione dei costi minimi di sicureza, forse c’è tanta gente che predica bene ma razzola male.

  53. Buon giorno a tutti. La Confetra non vuole pagare le tariffe minime di sopravvivenza? Benissimo, si troverà presto a far trasportare le proprie merci ad avventurieri, filibustieri e disonesti del trasporto, perchè gli onesti a questi prezzi chiudono.

  54. Per 25 anni ho visto e vissuto lo strazio delle vittime sulle strade, non certo imputabili tutte all’autotrasporto, un fiume di sangue e tantissima disperazione letta negli occhi delle persone purtroppo coinvolte – disperati in cerca di un viaggio, poiché i debiti incombono sulla testa anche delle famiglie, colpa soprattutto delle banche.

  55. Gentilissimo signor Faggi, ho letto con estremo interesse le considerazioni di Fiap che trovo precise, chiare e condivisibili. Veramente complimenti! Sollecito l’intervento delle associazioni aderenti a Unatras perchè questo blog è molto frequentato, talvolta anche dal sottosegretario ai Trasporti Bartolomeo Giachino il quale avrà l’occasione di misurare la temperatura della categoria. Quanto al silenzio che le tocca mi auguro che non sia solamente una questione di bon ton. Io trovo invece che sia utile per tutti conoscere ciò che avviene durante i lavori dell’Osservatorio, addirittura sarebbe auspicabile l’emessione di un verbale dopo ogni seduta o incontro. Tutti dobbiamo sapere cosa avviene durante i lavori (franchigia carico e scarico docet). Auguro buon lavoro e saluto cordialmente.

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