Cantiere pericoloso in autostrada, dirigenti condannati per omicidio

Il tribunale di Lucca ha condannato tre dirigenti della società Autostrade a un anno e otto mesi di reclusione per omicidio colposo per un incidente stradale avvenuto il 7 gennaio 2007 all’altezza di un cantiere sull’A11, ad Altopascio (Lucca). Quattro le vittime, fra cui due bambini e la loro madre. Le accuse ai tre dirigenti riguardano la pericolosità del cantiere. Quel giorno Andrea Quercetelli, commercialista, stava rientrando con la famiglia da una vacanza. L’auto arrivò all’altezza del cantiere a velocità troppo alta: sbandò, si rovesciò e andò a sbattere su un’auto che stava sopraggiungendo. Quercetelli è l’unico sopravvissuto: morirono i suoi figli Pietro e Niccolò, 12 e 9 anni, sua moglie Letizia Bellacci, 45 anni, e la ragazza alla guida dell’altra auto, Chiara Francesconi, 31 anni. Quercetelli, assistito dall’avvocato Sigfrido Fenyes, ha già patteggiato una pena a due anni per omicidio colposo. Secondo la procura di Lucca, però, anche i dirigenti di Autostrade sono responsabili, perché il cantiere non sarebbe stato adeguatamente segnalato e perché alcuni incidenti ne avevano da tempo evidenziato la pericolosità. Per Quercetelli il tribunale ha stabilito una provvisionale da 100 mila euro.

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