Sgominata una banda, realizzava cronotachigrafi dei Tir taroccati

Alteravano i cronotachigrafi dei camion per permettere ai mezzi pesanti di circolare su strade e autostrade senza rispettare i tempi di guida e di riposo. L’organizzazione è stata scoperta dalla polizia stradale di Vicenza, che ha arrestato quattro persone. Secondo quanto accertato dalla Polstrada l’organizzazione operava nell’hinterland milanese, con collegamenti in sette regioni italiane.
Da quanto è emerso dalle indagini, la mente dell’organizzazione sarebbe un ingegnere residente a Segrate, dipendente di una società informatica del milanese che ha realizzato il sistema di alterazione per conto di un’officina autorizzata di Concorezzo (Monza). I titolari dell’officina, marito e moglie, assieme a un dipendente, hanno poi procurato il sistema di alterazione a numerose ditte di autotrasporto in Piemonte e Lombardia, nonché nelle provincie di Vicenza e Padova, e a molte altre officine autorizzate d’Italia incaricate dell’installazione del cronotachigrafo digitale e delle verifiche di regolarità. Numerosissime le perquisizioni effettuate dalla stradale di Vicenza: a Milano, Bergamo, Brescia, Padova, Bologna, Ascoli Piceno, Bari, Catania, Ragusa, Alessandria, con il concorso della polizia postale di Milano. I quattro sono accusati di corruzione per atti contrari al dovere d’ufficio, rimozione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro e contraffazione di pubblici sigilli.

10 risposte a “Sgominata una banda, realizzava cronotachigrafi dei Tir taroccati

  1. Bene e adesso a quelli beccati sospensione della licenza per gli installatori e dell’albo per i trasportatori per un annetto con divieto di farsi subito un’altra ditta con un altro nome. E non inventiamo scuse della perdita dei posti di lavoro. Lasciando perdere la sicurezza quanti ne hanno fatto perdere ai trasportatori regolari questa gente con il loro comportamento di posti di lavoro?

  2. Benissimo… finalmente cominciano a funzionare i controlli. Brava la Polstrada che spero continui così, in modo da lasciare sul mercato solo chi opera nella legalita’ e nel rispetto della sicurezza.

  3. Adesso bisognerebbe rintracciare le aziende di trasporto che si sono fatte montare il cronotachigrafo alterato e, magari, sospendere le relative licenze aggiungendo le multe, in modo da costringerle a chiudere baracca, perchè è grazie a questo genere di imprese che poi si leggono sui giornali di incidenti mortali “provocati dai TIR”.

  4. Per la precisione, trattasi di un azienda che opera esclusivamente sui tachigrafi e non di officina meccanica. Chiariamo bene, in quanto già noi officine meccaniche (cioè che ripariamo veicoli industriali) – sempre per colpa dei delinquenti (perchè questo sono) – spesso siamo viste con diffidenza. Ora spero che questa azienda venga punita in maniera esemplare, però al momento sono aperti con un camion sul banco di prova tachigrafi, lavoro qui vicino…

  5. Sarebbe interessante che il ministero dei Trasporti disponesse controlli nei confronti di quelle imprese per verificare quali prezzi venivano riconosciuti loro dai committenti. Non certo per giustificare il loro comportamento, ma per dimostrare come spesso e volentieri le condizioni impossibili a coprire i costi minimi della sicurezza vengano “condivisi” dai committenti che invece di ricercare il trasporto regolare pretendono sempre il prezzo più basso. Ovviamente nel caso non vi fossero contratti scritti ed i costi della sicurezza non fossero stati riconosciuti scatterebbe l’obbligo delle sanzioni previste dalle dispsozioni di legge in vigore. Scommettiamo che il sottosegretario Giachino questa volta non si farà sentire? Ma noi ce lo ricorderemo.

  6. Condanna totale a chi ha taroccato i tachigrafi facendoci concorrenza sleale e mettendo a repentaglio la vita di chi è sulle strade perché non si sono rispettati i tempi di pausa e riposo. Ma vogliamo anche verificare per chi lavoravano e a che prezzo? Visto che la legge lo prevede!!! Perché se lavorano per ditte (multinazionali fra l’altro) che mi hanno tolto il lavoro assegnandolo ai miei concorrenti con un’asta online, ripeto un’asta online!!! avete capito bene siamo al caporalato del trasporto altro che tariffe di sicurezza. Siamo allo strozzinaggio pianificato online. Cretini i miei colleghi a truffare con il tachigrafo,ma delinquenti, parecchi committenti. Se la legge è uguale per tutti mi aspetto che l’inchiesta avviata dalla magistratura vada fino in fondo e coinvolga tutta la filiera.

  7. condivido quanto detto dal Sig. francesco. A mio avviso il Ministero dovrebbe scrivere a queste imprese di trasporto, facendosi dare delle fatture per verificare se hanno rispettato i costi minimi di esercizio!

  8. Mi pare che per ora i costi minimi si “dovrebbero” applicare ai contratti verbali, mentre per i contratti scritti la contrattazione del prezzo è libera perchè non vi sono accordi di settore. Nel caso in questione, se il vettore avesse un contratto scritto, poco si potrebbe fare sul fronte sanzioni al committente. In ogni caso trovo che l’applicazione dei costi minimi non risolva il problema dei tachigrafi taroccati ecc. Ci sarà sempre qualche delinquente malato di avidità. Solo i controlli, puntuali e sistematici possono portare qualche beneficio alla categoria e notevoli introiti allo Stato.

  9. Cara Alessandra, qui non e’ questione di costi minimi o meno. Prediamo pure a calci in cu.. il traportatore se si accerta il dolo e, come dici tu, l’ingordigia del guadagno, ma verifichiamo anche cosa venivano pagati i viaggi. Infatti per pezzenti che possiamo essere noi trasportatori, non penso che la stragrande maggioranza metta a rischi tutto solo per ingorgigia. Comunque avanti anche con i controlli a tutta la filiera e dal 12 giugno valgono sia per contratti scritti che non.

  10. Mi riferisco esattamente a Betz: visto che lavori là vicino, come mai non hai il coraggio di riferire direttamente quello che hai riferito a noi?
    Per me sono due le cose: o non hai i così detti attributi, o sei uno di quelli che dal venerdì alla domenica se ne va’ in giro per le strade alcolizzato e drogato facendo poi ricadere la colpa in caso di incidenti ai camionisti. Nel mese di agosto i 28 morti sulle strade non li hanno causati i camionisti ma gente presumibilmente come te.

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