“Rinviare e ripensare il Sistri”, via a segnalazioni e iniziative legali

Il rinvio del Sistri e un ripensamento generale per migliorare l’efficacia del sistema telematico di tracciamento dei rifiuti. È quello che chiedono gli operatori del settore, che giovedì pomeriggio si sono riuniti a Roma in un’assemblea promossa dalla Fai di Roma. All’incontro hanno preso parte oltre 50 imprenditori, in prevalenza trasportatori di rifiuti, ma anche gestori di impianti di raccolta, riutilizzo e smaltimento, e quattro produttori di scarti industriali.
Dopo una breve illustrazione delle diverse azioni che possono essere effettuate, l’assemblea all’unanimità ha aderito alla proposta della Fai e della Conftrasporto di attuare una serie di iniziative sindacali e legali per ottenere nell’immediato un rinvio oltre il 1° giugno della data di obbligatorietà del Sistri e, più in generale, un completo miglioramento del sistema telematico. Diverse le iniziative che le imprese possono svolgere senza aggravi economici. Per esempio, inviare delle lettere ai propri  clienti o agli impianti di destinazione, in cui evidenziare che, causa le lungaggini o il malfunzionamento del sistema Sistri, non sarà possibile assicurare il servizio di raccolta e trasporto, ovvero di gestione dei rifiuti, dal 1° giugno 2011, quando diverrà obbligatorio utilizzare solo ed esclusivamente il Sistri (la lettera può anche contribuire ad evitare possibili addebiti d’interruzione di servizio pubblico, per esempio nella raccolta dei rifiuti ospedalieri). Le imprese possono anche segnalare ai carabinieri (e.mail: carabinieri@carabinieri.it) delle difficoltà a operare derivanti dal Sistri, ai fini della (non) applicabilità delle sanzioni. Ciò può sollecitare l’Arma a chiedere illustrazioni al Governo e al Ministero dell’Ambiente per come operare quando entrerà in vigore il regime sanzionatorio. Un’altra mossa suggerita è stata quella di commentare le notizie Sistri sul nostro blog stradafacendo.tgcom.it, per far capire alla pubblica amministrazione la situazione in cui si trovano gli addetti ai lavori. Tra le iniziative legali, i presenti hanno approvato di attuare un unico blocco di azioni, comprendente: un ricorso al Tar del Lazio per l’annullamento del D.M. 18.2.2011 (nuovo Testo Unico Sistri, che ha innovato le disposizioni amministrative), recante il regolamento del Sistri; emettere una diffida singola preventiva al Ministero dell’Ambiente dal continuare ad attuare un sistema che, con i suoi ritardi e malfunzionamenti genera danni all’impresa; attuare, solo dopo l’entrata in vigore del sistema, una class-action verso la pubblica amministrazione (D.Lgv. 198 del 2009) per obbligarla  a garantire standard qualitativi accettabili nella gestione dei rifiuti. Le iniziative legali sono state affidate, all’unanimità, a uno studio legale esperto del settore che, ancorché non legato ad alcuna federazione o associazione di Conftrasporto, è stato scelto liberamente dagli imprenditori per aver già curato l’impugnativa al primo decreto istitutivo del Sistri (D.M. 17/12/2009). Tutte le imprese interessate a prendere parte a queste iniziative legali potranno contrattare, entro giovedì 26 maggio prossimo (per notificare ricorso e diffida prima del 1° giugno 2011), gli uffici della Fai di Roma (signora Barbara – tel. 06/7231504; e-mail: info.roma@coordinamentofai.it), che si è fatta promotrice dell’iniziativa, per avere tutti i dettagli e i costi (contenuti) dell’iniziativa legale.

26 risposte a ““Rinviare e ripensare il Sistri”, via a segnalazioni e iniziative legali

  1. C’è solo una parola per commentare tutto quello che stiamo subendo: VERGOGNA!
    Che si vergognino le istituzioni che promuovono questo sistema di tracciabilità dei rifiuti che non funziona, che ha altissimi costi di gestione e che fà acqua da tutte le parti.
    Che si vergognino i politici, bravi solo a farsi belli rempiendosi la bocca con paroloni, ma che secondo me un camion o come si effettua un trasporto non l’hanno mai visto nemmeno in tv.
    Ma sopratutto vergogna a noi che abbiamo scelto questa “casta” che ci governa e ci sfrutta e non siamo neanche capaci di scendere in piazza per ribellarci.

  2. Da settimane la mia azienda è dietro alla questione SISTRI per cercare di venire a capo di qualcosa. Le email inviate agli indirizzi pubblicati sul sito http://www.sistri.it rimangono costantemente senza risposta. Il call center risponde dopo attese di 45 minuti e gli operatori non possono dedicare più di 5 minuti a chiamata, perchè – testuali parole – “rischiamo il licenziamento”. Mi chiedo come sia possibile essere preparati per il 1° giugno, quando le chiavette non funzionano, i manuali d’utilizzo pubblicati vengono continuamente aggiornati, il software è complicatissimo da utilizzare. La mia azienda è strutturata e da settimane siamo in due persone a dedicarci SOLO ED ESCLUSIVAMENTE a questi problemi. Mi chiedo come possano fare le ditte individuali oppure gli operatori che non hanno mai avuto un computer. E nonostante questo leggo tutti i giorni che il Ministero si ostina a voler mantenere ferma la data del 1 giugno, pena sanzioni onerose per le aziende che non si volgiono (o meglio che non si riescono) ad adeguare. Ho scritto email di protesta a giornali e trasmissioni televisive, ma la questione – a mio avviso gravissima perchè si rischia di mettere in ginocchio migliaia di aziende – deve assolutamente avere maggiore risalto anche tra gli organi di informazione.

  3. La situazione è disastrosa!!! Il Call Center non risponde, le mail inviate non hanno mai riscontro, ho contattato direttamente la segreteria tecnica Sistri che ha detto che il Contact center ha problemi e che loro come segreteria non possono dare spiegazioni tecniche perchè non hanno le pratiche di iscrizione, ma allora mi chiedo: un trasportatore che dal primo di giugno vuole lavorare come può fare visto che nessuno da risposte e spiegazioni???? E quando si decideranno a capire che non funziona nulla???? Il giorno 19 maggio sono uscite sul sito le semplificazioni per il trasportatore… chi ci capisce è bravo!!!
    Piu’ che una normativa sembra una TELENOVELA!

  4. Se fossimo rappresentati da una classe politica seria,la Sig.ra Prestigiacomo avrebbe già dovuto dimettersi. Purtoppo i nostri politici non conoscono il significato della parola dignità

  5. La nostra azienda ha una chiavetta che non ha mai funzionato correttamente e una nostra collegata dopo l’aggiornamento NON E’ PIU’ FUNZIONATA.
    In entrambi i casi gli account vengono respinti dal sistema come “non autorizzati”.
    Nonostante infinite telefonate, è sempre occupato.
    L’unica volta che son riuscito a parlare con un addetto (tra l’altro gentile) mi ha detto di non aggiornare più i software delle chiavette. Pazzesco!! Testimonia la totale inaffidabilità di un sistema che fa acqua ovunque! Non possiamo dedicare una risorsa alla risoluzione di problemi di procedura e di software!
    Noi intraprenderemo un azione legale per cautelarci.

  6. Se il sistema Operativo Sistri rimane con questa intelaiatura, bisognerà che i titolari del ministero si mettano in mente di organizzarsi con dei server che abbiano una capacità di gestione superiore a quella di google, aruba, e msn messi insieme.
    Non sarebbe meglio rendere il sistema più semplice e non la traduzione delle leggi ambientali che abbiamo attualmente in vigore in Italia.
    Un altra sola considerazione: se come azienda pago ……mila euro l’anno, dico un’ eresia se pretendo di avere in cambio un sistema funzionante al 100%.

  7. Io gestico un impianto di smaltimento di rifiuti, e ad oggi non siamo ancora riusciti ad accedere all’area movimentazioni del sistema, i tecnici del callcenter non sono in grado di risolvere le problematiche che ci impediscono l’accesso.

    Dal primo giugno se non ci saranno ripensamenti ci troveremo, come molte altre aziende a non poter svolgere il nostro lavoro, con gravi perdite economiche.

    E’ una VERGOGNA che, dopo tanti rinvii e proroghe, ci si trova ancora in questa assurda situazione!

  8. C’è dietro qualcosa, ne sono sicura, è impossibile che in un Paese che sta lottando con le unghie e con i denti, migliaia e migliaia di posti di lavoro persi, migliaia di aziende in fallimento, e quelle poche che resistono devono anziché rimboccarsi le maniche per sopravvivere, perdere tempo con queste sciocchezze, che, chi come me opera in questi settori sa benissimo che non farà altro che alimentare ancor di più il commercio di rifiuti pericolosi… un foglio di formulario lo compila chiunque e per non rischiare lo fa e basta, il sistema Sistri è un sistema complicatissimo che chi non sa usare…..(la maggior parte) farà come si faceva ante-formulario….discariche abusive!!! Vergognatevi e pensate a rimpiazzare i posti di lavoro e le famiglie alla rovina!!!!

  9. Diamante, azienda del Gruppo Il Sole 24 Ore, ha presentato “Ambiente24 Sistri”, un servizio online per la gestione degli adempimenti sulla tracciabilità dei rifiuti, integrato in tempo reale con il sistema Sistri del Ministero dell’Ambiente.Com’è che questi lo fanno??????

  10. Il Sistri NON funziona…. lento, con un concetto già obsoleto, a rischio virus (dispositivi USB), soggetto a blackout, inoltre per le aziende è ESTREMAMENTE oneroso, e non parlo solo del contributo annuale. Sim card su ogni mezzo (con relativi costi di abbonamento), uffici aperti anche di notte per carichi/scarichi notturni, visto che ora l’impiegato dovrà comunicare sedutastante e via internet i dati di carico/scarico, nuovi contratti adsl, nuovi pc, corsi di formazione.
    Poi non scordiamoci una cosa, mettere in mano a tanti autisti con a volte neanche la terza media una chiavetta usb (senza offesa per gli autisti che spesso si spaccano la schiena sui loro mezzi).
    Un sistema che va completamente rivisto ma non dai TEORICI che non sanno minimamente come funziona una realtà aziendale, ma da Teorici, Operatori VERI del sistema e forze dell’ordine.
    Domanda….. vi rendete conto che sui rimorchi non ci sono le black-box?????? Così vogliono combattere le ecomafie?????? Si rasenta il RIDICOLO

  11. Altro che sistema di tracciabilità dei rifiuti…. ha detto bene la Lega ieri sul sistri, Un cassonetto di raccolta differenziata dove sono andati a finire i soldi dei contribuenti e che fa acqua da tutte le parti, dalla struttura ai tempi di accesso. Peccato che poi però anche la lega non fa nulla oltre che alle chiacchiere

  12. Noi abbiamo iscritto un nuovo mezzo all’albo a febbraio.
    Ad oggi, dopo innumerevoli telefonate al SISTRI + albo, NIENTE black box/USB.

    L’albo quindi dice che dal primo giugno non posso circolare, pena gravissime sanzioni e cancellazione del mezzo dall’albo stesso.

    Un grazie di cuore al Ministro per il notevole risparmio di costi, per le procedure semplificate rispetto ad oggi, per averci messo nelle condizioni di lavorare BENE e senza intoppi, per questa digitalizzazione della filiera che ci farà fare un figurone nel mondo.
    Forse rappresento una di quelle imprese che resistono al cambiamento e alla informatizzazione o che fanno ostruzionismo?? Cara Prestigiacomo, meno chiacchiere……

  13. Se parte il Sistri io perdo il posto di lavoro perchè la mia azienda non potrà più permettersi un’impiegata partime. Ho una figlia da crescere e sono sola. Questo di sicuro è un incentivo per continuare a fare figli! Senza contare che, ad oggi, non sono ancora riuscita a concludere una fase completa del Sistri. VERGOGNA!!!!!!!!! Non solo mettono le aziende in ginocchio, ma anche chi ci lavora!!!!!!!! VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  14. Le aziende informatiche che producono applicativi per tenuta registri carico/scarico riifiuti e compilazione formulari si sono accordate con il ministero hanno ritirato i lori ricorsi al Tar del Lazio e hanno ottenuto di collegare i loro software con il Sistri così le aziende pagheranno sia il programma delle aziende private che il Sistri se vogliono avere l’assistenza tecnica dei privati che poi comunque non potranno farci niente se il Sistri non funziona o si impalla per troppi accessi contemporanei, o a causa di ragionamenti sbagliati o mancanti non permette di fare operazioni comunemente effettuate tutti i giorni dagli operatori che lavorano da anni nel settore regolarmente autorizzati e paganti da sempre per i loro sbagli (tipo 3200 euro per errori formali di compilazione per ogni registrazione).

  15. È frustrante il dover preoccuparsi di essere messi nelle condizioni di poter continuare a lavorare correttamente. Oltre a lavorare duramente ogni giorno non si dorme piu’ nemmeno alla notte! Ci si preoccupa e si continua a pensare se dal 1 giugno saremmo ancora nelle condizioni di poter continuare a lavorare correttamente nel rispetto dei nostri fornitori e dei nostri clienti e soprattutto nel rispetto della legge. Chi ha ancora un po’ di coscienza capisca l’inapplicabilità del Sistri: abbia il coraggio e l’intelligenza di fare un passo indietro! Se bisogna pare una tassa in piu’ (il contributo Sistri) fatecela pure pagare ma permetteteci di continuare a lavorare! Sappiate che c’e’ gia’ chi pensa a chiudere l’attivita’!Basta raccontare bugie dicendo che il Sistri permettera’ di combattere il traffico illecito di rifiuti. Chi vorra’ farlo lo continuera’ a fare: certo per smaltire rifiuti in modo illecito rifiuti nessuna sara’ mai cosi’ imbecille da utilizzare autoveicoli con a bordo la black boxe. Per favore siamo seri!

  16. Sono un consulente che ha fortemente spinto i propri clienti alla prova del sistri day, facendo prove di persona anche con il proprio personale. “Spiace” smentire il ministero dell’Ambiente ma la prova generale è stata un vero e proprio disastro!!!! Ore e ore di interruzione del servizio, call center irraggiungibile per sentirsi dire … tutto ha funzionato a meraviglia!!!!???? Ma scherziamo??? Di tutti i colleghi, le ditte, i clienti contattati nessuno che fosse riuscito a concludere un’operazione!!! e non è vero, come dice il ministero che il motivo è stato perchè ci siamo collegati tutti assieme!!!! dal primo di giugno SAREMO SEMPRE collegati tutti assime, soprattutto le ditte che ci lavorano con i rifiuti!!! ASSURDO!!.

  17. La nostra azienda ha solo 4 automezzi autorizzati al trasporto rifiuti, ci vorrebbe un libro per raccontare, da tre mesi a queta parte, tutto ciò che ci è accaduto; le chiavette che non funzionanti, gli accessi non consentiti, le password che da un giorno all’altro non erano corrette,ecc.ecc., poi su consiglio dell’Albo Gestori abbiamo scritto una raccomandata al Ministereo Dell’Ambiente dove chiediamo una ragionevole proroga e se così non fosse,visto l’impossibilità di accedere al sistema, apriremo un contenzioso nei loro confronti. Abbiamo copie di mail e fax inviati fino ad ora. Risposte e soluzioni concrete, da parte del Sistri, non ce ne sono, come facciamo a lavorare così? Loro si tutelalo, cerchiamo di farlo anche noi.

  18. Sinceramente trovo da terzo mondo il fatto che nel 21° secolo si debba discutere su un sistema informatico che non funziona bene e non permette agli operatori di lavoro, almenonello stesso modo e tempi con cui lo fanno ora con un sistema “cartaceo”.
    Se il sistema presenta così tanti malfunzionamenti ed anolmalie: cambiamolo !
    Senza fare crociate contro le imprese e, peggio ancora, far scattare onerose sanzioni amministrative

  19. Cosa, cosa? Le aziende informatiche hanno ritirato i loro ricorsi al TAR? Contro che cosa hanno ricorso? Se il Sistri non funziona che senso ha ricorrere? A meno che, qualcuno abbia assicurato che non ci sarà alcuna retromarcia. C’è del marcio in Danimarca??

  20. Spero vivamente che qualcuno stia raccogliendo tutte le segnalazioni, documentate, dei disastri (o lo dobbiamo chiamare DISISTRI?) che decine di aziende di autotrasporto stanno facendo in tutta Italia per poi presentarle a chi di dovere…

  21. Un suggerimento alla Fai che, negli ultimi mesi ha pubblicato numerose lettere aperte sulla stampa nazionale (l’ultima proprio ieri, domenica 23 maggio su Libero, davvero bella): perché, per essere sicuri di essere letti da certe ministre, non acquista degli spazi per denunciare il caso Sistri su Vanity Fair o simili?

  22. SISTRO ovvero come ingessare un servizio delicato e complesso in un sistema supportato da un software di serie D costruito su norme che introducono per i rifiuti il sistema dei TORNELLI alla stadio senza considerare che nell’imbuto di devono passare simultaneamente leg.rappresentanti, dirigenti, addetti alle pese, liberi professionisti ed autisti simultaneamente anche 30 volte al giorno, introitare tasse, multe e promettere galera a chi non adempie in quanto sicuro appartenente all’ecomafia!

  23. 23/7/2011 ore 19.25 – impossibile accedere al SISTRI ???? Mi scusi onoprevole Prestigiacomo, ma secondo lei le schede/FIR a che ora bisogna farle? Siamo in troppi a quest’ora perchè il sistema regga? Allora suggerisco un emendamento: accesso al Sistri ad orari scaglionati e regolati in funzione dell’importo di iscrizione pagato!

  24. Lavoro per un’azienda di demolizione di autoveicoli. Grazie al Sistri se ritirerò 10 autoveicoli in un viaggio non dovrò effettuare un carico cumulativo per il peso complessivo di quanto ritirato ma bensì dovrò effettuare 10 carichi, uno per ogni veicolo! Poi ogni veicolo verrà caricato sul registro della questura per poter espletare la pratica di radiazione – poi sul gestionale rifiuti – poi sul gestionale magazzino e poi…………….
    Qualcuno poi ha spiegato a tutte le imprese che per il solo fatto di essere in possesso di un autoveicolo devono iscriversi al Sistri??? infatti tale autoveicolo prima o poi sarà da destinarsi a demolizione e pertanto le stesse aziende diverranno produttrici di un rifiuto pericoloso. Non riuscendo ad affrontare la situazione in modo degno – il 2 di giugno mi licenzierò

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