Sistri, il Governo vuol far pagare a chi lavora un servizio che non c’è

“Se il Governo sul Sistri vuole lo scontro lo dica. Il sistema non è in grado di partire, è costoso e oltretutto continua a non applicarsi ai vettori esteri che potranno così garantire i trasporti a prezzi inferiori magari proprio a quella malavita che invece si dice si vuole combattere proprio attraverso attraverso il nuovo sistema per la tracciabilità dei rifiuti. In nessun Paese civile si carica su degli operatori economici costi a fronte di un disservizio”. Così Paolo Uggé, presidente nazionale di Fai Conftrasporto e vicepresidente nazionale di Confcommercio, ha replicato alla decisione del Governo di confermare l’avvio del sistema informatico a partire dal primo giugno “non escludendo una riduzione dei contributi annuali dovuti dalle aziende per il Sistri”. Una decisione confermata dal ministro per i Rapporti con il Parlamento, Elio Vito, che ha letto la risposta del ministro per l’Ambiente, Stefania Prestigiacomo a un’interrogazione di Mario Pepe (Pdl). Il ministro per i Rapporti con il Parlamento ha anche precisato che “terminata la contabilizzazione dei costi e delle entrate relative al 2010 e valutate eventuali  eccedenze destinabili alla riduzione dei livelli contributivi, non si potrà comunque procedere a tale aggiornamento per quest’anno vista la complessità delle verifiche che si stanno effettuando: oltre 7000 imprese hanno infatti chiesto la revisione dei contributi versati o la loro restituzione”. Vito ha inoltre ricordato che sono già state introdotte significative riduzione dei contributi per alcune tipologie di imprese: “per quelle fino a cinque addetti che producono meno di 200 kg di rifiuti pericolosi il contribuito è passato da 120 a 50 euro, per quelle fino a 10 dipendenti e con meno di 400 chili di rifiuti pericolosi il contributo è stato dimezzato”. “Nei prossimi giorni decideremo le azioni da intraprendere, non escludendo azioni di carattere legale e manifestazioni”, ha replicato Paolo Uggè.

34 risposte a “Sistri, il Governo vuol far pagare a chi lavora un servizio che non c’è

  1. Signor Uggè, questi capiscono solo un linguaggio: quello del fermo dei camion e del non voto (o del voto contrario). Io so che lei ha avuto un trascorso politico “targato” Pdl, ma ammetterà che una come la signora Prestigiacomo non può essere volata, come diceva il grande Indro Montanelli, neppure turandosi il naso. E il premier forse pensa troppo alle fanciulle (cosa in cui peraltro non trovo nulla di disdicevole a condizione che siano maggiorenni e vaccinate) e poco alla guida del Paese….

  2. Certo che il Berlusca non vuol proprio capire che a mettere delle persone inadeguate in posizioni delicate per il Paese perde consensi e danneggia chi lavora onestamente. E la signora Prestigiacomo ne e’ un esempio lampante. La lezione della signora Letizia non e’ ancora servita?

  3. Caro presidente Berlusconi, sono un piccolo imprenditore del settore tartassato dal sistema Sistri e sono pure da sempre un elettore suo. Presidente, mi consenta:ma si rende conto del danno che il suo ministro Prestigiacomo sta procurando in un momento cruciale della campagna elettorale con la testardaggine di proseguire nell’applicazione di un sistema (Sistri9 che non funzione e costa l’ira di Dio? ) Se non se ne rende conto, provo a spiegarglielo io:
    a Milano e provincia, dove si deve andare al ballottaggio, ci sono 13mila/tredicimila!!!) aziende di autotrasporto merci professionale e almeno piu’ del doppio di piccole realta’ produttive colpite dal provvedimento Sistri. Bene, moltiplichi per due o tre i numeri sopra (perche’ e’ gente che ha i familiari che lavorano in azienda e sono tutti incavolati neri con il provvedimento della Prestigiacomo). Lei, presidente. pensa che questi al ballottaggio voteranno centro destra! Se lo scordi: daranno un segnale forte al governo, cosi’ paradossalmente una donna ministro siciliano affossera’ una donna sindaco milanese e il governo a cui fa’ riferimento. Ma non le fa piu’ nessuno queste valutazioni politiche? Ci pensi almeno lei presidente che con i numeri e i sondaggi ci sa fare…

  4. Scateniamo il passaparola, invitiamo tutti i colleghi a votare al ballottaggio per Pisapia, non tanto contro la signora Moratti ma contro la signora Prestigiacomo. Forse così il cavaliere, se non è cotto, la capirà!

  5. Felice ha ragione, io ho già detto ai miei collaboratori (sono 16!) di boicottare la Moratti (e, tramite suo la signora Prestigiacomo)!

  6. Non ho mai votato a sinistra per 38 anni (ovvero da quando ho diritto al voto). Per la prima volta, violentandomi, lo farò pur di dimostrare al presidente del Consiglio che mettendo qualche bella signorina a fare cose più grandi di lei perderà la guida del Paese. La gente normale, che lavora 12 ore al giorno per tirare fine mese e pagare i conti di una politica sempre più squalificata ne ha le tasche piene! Tappatevi il naso, fermate i conati di vomito e votate Pisapia!

  7. Se il governo persiste in queste scelte scellerate e insensate per la prima volta voterò sinistra a cominciare dalle comunali a Milano. E chissà che pisapia non tolga anche l’ecopass!

  8. La sperimentazione del Sistri è stata un fallimento! E lo sanno tutti… “Sbagliare è umano, perseverare è diabolico”. Cara Prestigiacomo…rifletti!

  9. Sono un piccolo autotrasportatore milanese che domenica non è andato a votare perché sono leghista e la Moratti non mi piace. Sarei andato al ballottaggio per salvare il governo del mio idolo Bossi, ma visto che siete cosi’ arroganti di lasciar fare quello che vuole la signora Prestigiacomo a danno di chi lavora onestamente me ne sto a casa mia e dico: viva viva Pisapia che con la Moratti pure la Prestigiacomo si porta via.

  10. sono la titolare di un’impresa trasporto rifiuti e in questo non si può lavorare!!!
    Spero vivamente che Berlusconi intervenga di prima persona per risolvere questa situazione imbarazzante!

  11. Ancora una volta si vessano gli autotrasportatori! Che serva ancora un bello sciopero nazionale come quello che fece tremare il governo Prodi? Una settimana col Paese in ginocchio riporterebbe forse questi signori alla ragione!

  12. Impresecheresistono, il movimento spontaneo di piccoli imprenditori, nato nel 2009 per far “sentire la voce” delle piccole imprese italiane, considera assolutamente necessario fermare l’entrata in vigore del sistema SISTRI. Inoltre chiede alle associazioni di categoria e al Ministero dell’Ambiente che venga urgentemente istituito un gruppo di lavoro finalizzato allo studio di un sistema di tracciabilità dei rifiuti meno oneroso per le imprese, più efficiente e maggiormente efficace nei confronti dello smaltimento illegale dei rifiuti pericolosi.
    Come evidenziato anche con il click day di prova dell’11 di maggio, il sistema Sistri continua a manifestare i numerosi problemi che fino ad oggi ne hanno impedito l’entrata in vigore. Per molte aziende, l’enorme difficoltà connessa all’utilizzo del sistema significherà il blocco completo dell’attività lavorativa e ingenti perdite finanziarie. Per moltissime altre, tale sistema non farà altro che accrescere i costi per la burocrazia e significherà un’ulteriore perdita di competitività.
    A fronte dell’indifferenza del Ministero dell’Ambiente, Impresecheresistono, con il prezioso aiuto di http://www.sistriforum.com e i diversi gruppi nati su Facebook, ha pubblicato sul proprio sito, http://www.impresecheresistono.org e sul blog icrl.wordpress.com una petizione che le aziende interessate, possono scaricare, timbrare, firmare e inviare, entro il 25 maggio, ai riferimenti presenti in calce alla pagina.
    Impresecheresistono, dal 5 maggio, giorno della pubblicazione della petizione, in pochi giorni ha ricevuto gli appelli firmati da più di 700 aziende ed enti di tutta Italia, dalla Valle d’Aosta, al Trentino, alla Sicilia e alla Sardegna, con una media di circa 100 appelli al giorno. Questi numeri, resi possibili dal rapidissimo passaparola favorito dalla “rete”, dimostrano che le imprese italiane non sono più disposte a sopportare ulteriori casi di “malaburocrazia”, ancor meno in un momento difficile come questo per la nostra economia.
    Impresecheresistono auspica che le imprese italiane, nel più breve tempo possibile, vengano fornite di uno strumento veramente efficace alla lotta dello smaltimento illegale dei rifiuti.

  13. Sono leghista e mi rivolgo al senatore Bossi che reputo uno straordinario “animale” politico: come fa a non suggerire al cavaliere (che evidentemente sta perdendo qualche colpo) di smetterla con queste ministre veline? perdonate il termine, ma Berlusconi sta sputtanando anni di lavoro politico. Bossi chieda ai suoi uomini a Bergamo (a cominciare dal signor Berto Calderoli per finire a Daniele Belotti) quante persone lavorano nell’autotrasporto e cosa pensano del Sistri e del ministro Prestigiacomo. Poi non lamentatevi se dopo Milano, perderete altre piazze (a cominciare da Bergamo dove in molti sono leghisti e berlusconiani ma non imbecilli!)

  14. Berlusconi sta giocando col fuoco. Si è ustionato a Milano, qui rischia di finire al rogo (politicamente parlando, s’intende) sul quale migliaia di autotrasportatori sono pronti a gettare benzina per ravvivarlo…

  15. Ma non l’avete capito? Il presidente del Consiglio ormai ha in testa solo una cosa… Lasci il posto a qualcun altro prima che la frittata sia fatta e un centrodestra costruito in anni di fatiche venga spazzato via per lasciare posto a una sinistra inguardabile….

  16. Cribbio (come direbbe qualcuno in alto….) una volta la vecchia Dc era attentissima a questi fenomeni. Adesso per fare ministra una signorina sicuramente non stupida ma che del settore non sa nulla si “sacrificano” migliaia di lavoratori, di cittadini, di elettori??? Non ci capisco più nulla.

  17. Mi rivolgo al mio presidente (di Fai Conftrasporto) Paolo Uggè che in passato, anche recente, ha più volte difeso il Governo e il presidente del Consiglio del quale so ha una straordinaria stima e una fiducia illimitata. Non è arrivato il momento di limitarla, questa fiducia e di ammettere che anche il signor Silvio Berlusconi e la sua ministra Stefania Prestigiacomo sul caso Sistri sono semplicemente indifendibili? La fedeltà è una bella cosa, ma a essere troppo fedeli si viene scambiati per cani e trattati come tali!

  18. I Governi vanno difesi se e quando si comportano in modo corretto e adeguato alle esigenze della gente. Nella fattispecie se il Governo opera in modo che non danneggia il settore e attua scelte che invece lo sostengono, io lo riconosco doverosamente, ma altrettanto lo contesto quando non si comporta in sintonia con le esigenze delle imprese del trasporto, come nel caso del Sistri. Mi pare che le dichiarazioni rilasciate dal sottoscritto nelle ultime ore siano dimostrative di quanto sostengo. Quindi se Il Governo danneggia la categoria che ho l’onore di rappresentare chiunque sia il ministro o il Presidente del Consiglio, la Fai non ha dubbi su come intervenire. E’ la storia della federazione che parla. ” Sempre con la schiena diritta nei confronti di ogni Governo e di chiunque” questo il nostro motto. Possiamo anche sbagliare ma a decidere le linee nella Fai sono gli operatori e quindi sono sempre loro il giudice supremo dei nostri comportamenti. Il solo fatto del consenso che la Fai conserva e addirittura aumenta nella categoria, credo sia la più concreta conferma.

  19. Ben detto presidente! Sono iscritto da anni alla Fai e sono orgoglioso di essere rappresentato da un uomo tutto dun pezzo come lei!
    Continui cosi.

  20. Le parole del presidente Uggè sono perfette e inattacabili da nessuna parte. La Fai si è sempre comportata allo stesso modo indipendentemente dal colore politico del Governo. La storia del Sistri ne è la conferma.

  21. In passato ho visto che un avvocato rispondeva a quesiti legali. Posso approfittare per chiedere se un privato cittadino può fare causa contro lo Stato che palesemente “obblighi” a pagare denaro per un servizio schifosissimo? Questa se la fa un privato si chiama truffa. E se lo fa lo Stato cos’è?

  22. Perché la Fai non promuove una class action, ovvero un’azione legale comune? Costerebbe pochissimo, in termini di spese legali, ai singoli autotrasportatori e avrebbe un “peso” impressionante (vi immaginate una richiesta di danni presentata in tribunale a nome di mille, tremila, cinquemila, imprese?

  23. “Ambiente24 Sistri”, un servizio online per la gestione degli adempimenti sulla tracciabilità dei rifiuti, integrato in tempo reale con il sistema Sistri del Ministero dell’Ambiente. Si può sapere che roba è e perchè qualcuno riesce a bypassare il Sistri????

  24. Io mi sto preparando al peggio, piuttosto che mandare al massacro uomini e mezzi terrò fermi i veicoli (200 ) per qualche giorno in attesa che la situazione si chiarisca , ovviamente dopo opportune intese con i miei clienti, sarà comunque una perdita, ma minore che avere costi senza ricavi. La questione SISTRI comunque è un importante banco di verifica della efficacia ( = ottenere risultato ) delle nostre associazioni nei confronti della pervicace pretesa del ministero (si veda intervento di ieri in Parlamento ) di negare l’evidenza: il SISTRI non è concepito per funzionare e per ridurre i costi ma per l’opposto.

  25. Ho passato una vita intera pensando che avrei accettato tutto pur di non aver un governo guidato dai Prodi, dai D’Alema, dai Veltroni. Adesso Berlusconi, con le ministre sceltecol casting, mi sta facendo ricredere su tutto. Che tristezza…

  26. Pensavo di essere uno dei pochi (o comunque non molti) a pensare di abbandonare il centrodestra (non di votare a sinistra, per l’amor di Dio, non riuscirei non solo tappandomi il naso ma neppure con una maschera antigas!), più semplicemente votando scheda bianca o non andando ai seggi), invece mi sto accorgendo che siamo in migliaia. Berlusconi resta il più grande comunicatore che l’Italia abbia mai avuto, ma le parole da sole non bastano. E i fatti stanno cancellando le sue parole, almeno per chi usa la testa per pensare. Caro cavaliere, mi permetto di dirglielo con grandissimo rammarico e altrettanta disillusione.

  27. Da poveri cittadini normali, abbiamo pochissime armi e pochissime occasioni per combattere una politica precipitata sottozero. Una di queste sono i prossimi ballottaggi. Boicottiamo il Pdl. Noi autotrasportatori non ce ne rendiamo conto ma siamo decine e decine di migliaia. Muovendoci tutt insieme possiamo “fare male”. E giunta l’ora di farlo: civilmente e democraticamente, votando contro Berlusconi e la signora Prestigiacomo, o non votando.Non perdiamo questa occasione. Non ne avremo un’altra fino alle prossime elezioni (speriamo vicine).

  28. Rispondo al quesito posto dal sig. Gioacchino sull’esperibilità del rimedio dell’azione collettiva contro il Ministero dell’ambiente per i lamentati disservizi nella realizzazione del sistema telematico di tracciabilità dei rifiuti speciali (meglio noto come Sistri).
    La c.d. “class action pubblica”, introdotta per la prima volta nel nostro ordinamento da D.l.vo 198/2009, a differenza di quella privata, non è rivolta ad ottenere il risarcimento del danno ma solamente il ripristino dell’efficienza del servizio pubblico o della funzione ritardata o omessa.
    Lo scopo di detto nuovo istituto processuale è, pertanto, quello di assicurare la corretta azione amministrativa, per favorire un più alto tasso di legalità e trasparenza nella gestione della cosa pubblica.
    Per tale ragione, è previsto che i titolari di interessi giuridicamente rilevanti ed omogenei per una pluralità di utenti e consumatori, possono cumulativamente (ossia in un numero pari o superiore alle due unità) agire in giudizio avanti al giudice amministrativo (ossia Tar in primo grado e Consiglio di Stato in appello) nei confronti delle amministrazioni pubbliche e dei concessionari di servizi pubblici quando derivi loro una lesione diretta, concreta ed attuale dei propri interessi in casi tassativamente previsti:
    1)dalla violazione di termini o dalla mancata emanazione di atti amministrativi generali obbligatori e non aventi contenuto normativo, da emanarsi entro un termine fissato;
    2)dalla violazione degli obblighi contenuti nelle carte di servizi;
    3)dalla violazione di standard qualitativi ed economici stabiliti o dalle preposte Authority (per i concessionari di servizi pubblici), o per le P.A. definiti dalle stesse in conformità alle disposizioni in materia di performance contenute nel d.lgs. 150/2009.
    Qualora il giudice accolga la domanda (e quindi accerti un requisito colposo nel ritardo, omissione, ecc.), è disposto che, nelle proprie statuizioni conseguenti, deve aver riguardo alle risorse strumentali, finanziarie ed umane già assegnate in via ordinaria senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica. E’ esclusa, comunque, qualsiasi condanna di natura pecuniaria a carico della P.A.
    Tuttavia, la norma fa salvi i rimedi risarcitori ordinari; questo significa che chi si dolesse di aver ricevuto un pregiudizio immediato e diretto dall’inefficienza della P.A. potrà singolarmente proporre avanti al giudice amministrativo azione risarcitoria autonoma nei confronti dell’amministrazione inefficiente.

  29. Io mi sono stancato di subire passivamente. Ieri ho firmato con altre aziende capitanati da Conftrasporto per dare mandato ad uno studio legale al fine di promuovere ricorso al TAR, diffida e class action.

    In merito alla questione politica, sicuramente e con rammarico ho già boicottato il centrodestra nel mio piccolo comune. Non posso accettare che lo Stato, rappresentato dal Ministro Prestigiacomo, ci tratti come sudditi e voglia intromettersi così pesantemente nella vita e nei processi delle singole aziende, tralasciando il fatto che il sistema non funziona e non funzionerà mai così come concepito oggi.

    E pensare che ho sempre creduto alla favola del Governo liberale. Ma la Lega dov’è su questo tema? Ha difeso con le unghie e a torto qualche decina di allevatori e non ci mette la faccia per migliaia di aziende contro questa porcata tutta italiana?
    Volete più soldi per finanziare i controlli? Ve li diamo anche, ma lasciateci lavorare in pace!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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