“Un disastro: ecco come è stata la mia esperienza con il Sistri”

Buongiorno, vi scrivo in quanto amministratore di una società specializzata nel trasporto conto terzi in Italia e all’estero di rifiuti pericolosi e non pericolosi (non gli urbani); la società che dirigo è leader in Italia in questo settore e occupa 250 addetti. Vi voglio fare il resoconto del disastro odierno relativamente alla funzionalità del Sistri. Disastro è l’unico termine possibile. Riepilogo per sommi capi quanto successo, partendo da ieri pomeriggio quando il sistema non dava accesso a nessuno e nessuno dei nostri clienti ha potuto “inserire” viaggi (dalle 14.46 in poi zero inserimenti). Stamattina il sistema era lentissimo, la conferma di un trasporto ha richiesto 46 minuti di attese varie davanti al pc, un secondo trasporto ha richiesto 34 minuti. Siamo riusciti a “firmare” due trasporti in un giorno, nel pomeriggio il sistema era bloccato e non dava accesso (normalmente gestiamo 350-400 trasporti completi al giorno di rifiuti…). I nostri clienti non sono riusciti ad effettuare la procedura di spedizione nei due viaggi “caricati” , sempre per problemi di accesso. Il sistema informatico si è dimostrato assolutamente insufficiente e secondo noi era la parte “più semplice” del Sistri. I veri problemi sono comunque la complessità del sistema per gli operatori non professionali (tutte le aziende produttrici), ne è la riprova il manuale del produttore alla 4° o 5° edizione di 270 pagine…
Come già anticipato in varie sedi e occasioni, ritengo che l’unica soluzione sia l’abolizione del Sistri e la sua sostituzione con un altro sistema pensato anche con la consulenza degli operatori del settore, possibilmente quelli seri e senza precedenti penali. Non si tratta di mettere a punto, si tratta di cestinare tutto: comunque non può funzionare, perché pensato alle fondamenta in modo sbagliato.
Vorrei portare alla vostra conoscenza anche un episodio allucinante occorso al nostro direttore tecnico alla fine dell’anno scorso in un incontro al ministero con la “squadra del Sistri” sollecitato dalle nostre associazioni per capire come affrontare questo nuovo sistema; dopo il colloquio e lo scambio di opinioni ed esperienze con i tecnici che hanno creato questo sistema, il nostro direttore tecnico si è sentito dire: “Vi ringraziamo perché finalmente abbiamo capito come funziona il vostro settore”. Dopo avere fatto la legge, istituito un sistema folle e cervellotico  che non aiuta per nulla a controllare meglio e che aumenta clamorosamente il costo di gestione, ci siamo sentiti dire che finalmente hanno capito. Chiedere prima agli operatori era impossibile? Siamo stati presenti per anni nella commissione consultiva del Ministero dell’Ambiente e mai nessuno ha mai chiesto nulla. Il Sistri è arrivato per tutti come un fulmine a ciel sereno; inoltre, dopo avere “capito” nulla è cambiato. Anzi, nei mesi successivi a quell’incontro, siamo andati di male in peggio.
Vi ho raccontato tutto questo dopo aver già sostenuto costi nell’azienda che dirigo di circa 100mila euro: 35mila circa di diritti Sistri 2010 (mai funzionato nel 2010) e il resto di montaggio Black Box e costi telefonici (per fortuna senza sorprese nelle bollette, come occorso ad altri colleghi) su 200 veicoli di proprietà. E ora mi si chiede di versare altri 35 mila euro di diritti Sistri per il 2011 entro il 31 maggio; ricordo che i miei concorrenti stranieri non hanno versato un euro per il Sistri, non sono obbligati a iscriversi… Oggi qualcuno del ministero sicuramente dirà che il click day è stato un successo e bisogna sbugiardarli con le prove. Per questo allego anche due foto di quello che è successo.
Vi ringrazio dell’ascolto e chiedo venia della ruvidità con la quale ho esposto l’ennesima vessazione che subiamo dal nostro stesso Stato, in quanto imprese italiane che si confrontano ogni giorno con il mercato vero.

Stefano Daniele
Settentrionale Trasporti Spa

21 risposte a ““Un disastro: ecco come è stata la mia esperienza con il Sistri”

  1. Bravo Stefano, finalmente qualche imprenditore coraggioso che denuncia le cose che non vanno. Spero e mi auguro che qualche politico con due dita di testa capisca il problema e ci metta una pezza. Vorrei anche sapere chi sono le softwerhouse che stanno gestendo il Sistri perche’ se e’ vero che sono legate ad organizzazioni di categoria c’e’ da fare la marcia su Roma per rottamare tutto e tutti.

  2. Quanto scritto dal sig. Daniele si commenta da solo… Perchè, invece di sperperare denaro, pubblico e privato, in sistemi cervellotici, ingestibili ed esageratamente costosi, non si destinano risorse alle attività di controllo, su strada e nelle aziende, per mandare a casa (o in galera) i disonesti e consentire alle aziende serie di poter operare al meglio?

  3. Siamo pienamente in linea con quanto scritto sopra perché abbiamo riscontrato esattamente le stesse problematiche. Forse è arrivato il momento di chiedere il rimborso e il risarcimento danni…STIAMO PREPARANDO I CONTI!!!

  4. Sottoscrivo in pieno Stefano. E’ tre anni che siamo nel settore, iscritti all’albo gestori e fortunamente la nostra piccola realtà sta crescendo e acquisendo clienti. Abbiamo investito soldi e tempo per dotarci di tutti gli strumenti per lavorare, insieme ai nostri clienti ci siamo districati nei meandri del T.U.A. Nonostante uno Stato che ha il vizio di rubare buona parte di quello che produci, cresciamo. D’un tratto ci piomba addosso questa follia, come a tutti, come un fulmine a ciel sereno. Oltre a essere un sistema che alla base non supporta decine di migliaia di accessi (il click day di ieri ne è la dimostrazione più evidente nonostante le palle del ministero), è un sistema troppo rigido, che ha la pretesa di ingabbiare l’operatività quotidiana delle imprese di settore con l’utilizzo di USB, scatole nere, metti e togli, firme ogni secondo ecc.. Questo mi fa paura, anche se il software prima o poi reggerà l’urto (ho i miei seri dubbi anche su questo) gli operatori non riusciranno ad essere efficienti con un sistema concepito in questo modo. Come lo diciamo ai nostri clienti, come giustifichiamo tutto questo? Il SISTRI si prefigge obiettivi altissimi e condivisibili, ma non con questo impianto. Questo SISTRI va abolito e qualcuno dovrà pagare questo trattamento riservato alle imprese oneste e che lavorano, fatto di arroganza e prepotenza, come se fossimo tutti sudditi. Pronto per la marcia su Roma e per il risarcimento danni.

  5. Ieri 11.05.11 ho praticamente perso un giorno di lavoro per provare il Sistri, ho pagato l’iscrizione, riammodernato i Pc e dovrei assumere una persona che segue questo sistema informatico… Commentate voi. Mi vergogno di vivere e lavorare in Italia! Basta con queste vessazioni inutili! Ma quale efficenza e legalità, la realtà è esattamente il contrario…

  6. Concordiamo con la Settentrionale Trasporti Spa, anche noi abbiamo fatto le prove e siamo riusciti in circa due ore a fare due conferimenti, il sistema a nostro avviso risulta “minato” nelle fondamenta e quindi da cestinare. La gravità di intromettersi nell’organizzazione interna aziendale è VERGOGNOSA, infatti non è stato previsto la possibilità di avere più accettazioni per categoria di rifiuti, implicando all’organizzazione aziendale di avere un unica accettazione e un unico ingresso fisico. Facciamo un tavolo con aziende significative del territorio italiano e ripartiamo da zero.

  7. Stessa cosa per la mia azienda. Ci occupiamo da “pre-Ronchi” di gestione rifiuti, ed è la prima volta che ci troviamo di fronte a disagi simili. L’altroieri a un Roadshow SISTRI la delegata del ministero ha detto “ho sentito le stesse lamentele quando sono partiti i formulari”, solo che ci sono due piccole differenze:
    1) I costi, ENORMEMENTE più grandi della gestione coi formulari, anche se loro mentono parlando di risparmio ( noi passiamo da 1200-1250 TOTALI euro a più di 4000 all’anno SOLO parlando di euro spesi per iscrizione+sim, non contando officina e ore perse…non so chi effettivamente risparmi in questo sistema… ); 2) Il dover sottostare a un sito internet che si è dimostrato non riuscire a reggere nemmeno un’ora di “pseudolavoro”, in quanto ieri 11/05/11 già alle 9 di mattina era inutilizzabile, anche se i Pinocchi dicono altro. Il formulario avrà forse causato qualche malumore, ma è un sistema che si è sempre riusciti a gestire tranquillamente… perchè lo abbiamo inserito all’interno dei nostri normali incartamenti e ormai da anni fa parte della prassi.
    Il SISTRI invece ci obbliga a perdere tempo… e non è questione di “ore”, già dover perdere un minuto è TROPPO se viene perso per un sistema che siamo obbligati ad utilizzare dallo stato. Non è accettabile dover perdere tempo per accedere al sistema, nè vedere schermate di “Please Wait” per anche solo un minuto… per un sistema che inserisce semplici righe di testo. Nei mesi precedenti al clickday abbiamo fatto un buon numero di prove di trasporto SISTRI, incontrando spesso errori e amenità imputabili UNICAMENTE al sistema ( impossibilità di accesso, dati che non si riportavano dalla ricerca trasportatore/destinatario una volta cliccato sulla voce corrispondente, bottone “presa in carico” dal fornitore del conducente che non funzionava ecc ecc ) ma fondamentalmente “lavorando” e riuscendo quasi sempre a concluderli, ben sapendo che ben poche ditte facevano le nostre stesse prove, anche perchè tra i miei concorrenti/colleghi so di molti che hanno problemi seri con blackbox e chiavette che non funzionano. Ieri, al click day, era impossibile perfino accedere… come tutti sappiamo se il sistema non funziona vanno utilizzate le schede bianche…c he tracciabilità abbiamo con delle carte del formaggio nemmeno vidimate e nemmeno segnalate come i formulari? Ai delinquenti (che grazie a questo sistema avranno mesi e anni di vacche grasse ) basterà continuare a lavorare come hanno sempre fatto, forti del fatto che il loro camioncino che porta in giro i rifiuti tossici non sarà mai visualizzato nel bel computerone che abbiamo regalato ai NOE. Non è “spaccando le gambe” a chi sbaglia a scrivere un numero su una scheda trasporto o al camionista che dimentica di aspettare i tre BIP della scatola nera (perchè il succo del SISTRI è questo: le sanzioni ) che si combatte il traffico illecito di rifiuti.
    Questa lotta la si fa solo con la serietà e competenza, non con un programmino malfunzionante di molte spanne sotto al livello del semplice “Facebook”. Triste, amareggiato e scoraggiato: così mi sento io, che mi ritrovo a gestire il SISTRI in una ditta che ha sempre lavorato seriamente e che ogni giorno lotta per pagare le spese e le gabelle che ogni giorno lo stato si inventa per piegarci le gambe, fingendo di farlo per “migliorare il mondo”.

  8. Concordo con il signor Daniele e sottoscrivo, conoscendo soprattutto la serietà e la competenza dell’azienda e delle persone. Anche noi, che gestiamo “solo” una ventina di furgoni (ma due impianti di stoccaggio), ci siamo trovati davanti a un sistema impallato e a un sacco di soldi spesi… e dovremmo gestire 300 formulari al giorno… Auguri a tutti!

  9. Come non associarmi al grido di allarme e al disagio dei colleghi trasportatori che ben conosco e stimo e che hanno scritto prima di me?
    Anche noi ieri siamo rimasti stupefatti dal disastro completo del sistema e terrorizzati per quello che ci aspetta. Siamo arrivati dopo anni di lavoro ad ottimizzare tutti i nostri trasporti, ogni automezzo addetto alla micro raccolta effettua sino a 20-25 prese giornaliere, su un totale di 40 automezzi potete capire la mole del cartaceo generato e gestito fino ad oggi ed il disastro totale cui andremo incontro nell’immediato futuro. Ieri Click Day ci abbiamo messo 32 minuti per confermare e completare una sola scheda di richiesta trasporto… come pensa il ministro che possiamo gestirne 250-300 al giorno???? “Facile, in 150 ore giorno su più turni e raddoppiando il personale” penso mi risponderebbe il ministro (pure contento per i nuovi posti di lavoro che, involontariamente, ha creato). Peccato che, probabilmente non sappia o non abbia capito o non si renda conto che, al Sistri, con il dispositivo trasportatore può accedere solo un operatore alla volta… é quindi impossibile da gestire se non attraverso la interoperabilità, con software specifici che, oltre a costare/aumentare un botto, non sono ancora stati messi in condizione di completare i test di funzionamento, visto che ogni 10 giorni le procedure cambiano anche radicalmente e il sistema spesso rimane bloccato. Si rende conto il ministro che l’aumento dei costi per noi necessariamente porterà ad un aumento esponenziale per il produttore iniziale? Che anziché risparmiare perché ora non deve più farsi compilare il MUD o acquistare e vidimare il registro, si troverà le tariffe di raccolta e smaltimento almeno triplicate? In tutto questo metteteci che ad oggi 12 maggio 2011 non siamo ancora in possesso dei dispositivi necessari per gestire i nostri impianti di stoccaggio e recupero (dispositivi richiesti e regolarmente pagati a febbraio dell’anno scorso e ripagati di nuovo quest’anno). Come pensano che possiamo lavorare il 1 di giugno? Io davvero provo una sensazione di sconforto senza eguali e ho davvero paura che la qualità del nostro lavoro subisca un tracollo imbarazzante e non è bello dopo anni e anni di fatica e di onesto lavoro per costruirsi una reputazione di serietà ed efficienza una Società debba rischiare il tracollo perché delle Persone (i Ministri) non hanno il buon senso di ammettere… SCUSATE ABBIAMO TOPPATO. Scusate lo sfogo.

  10. Rossella prova una sensazione di sconforto. Io di vergogna per aver votato un partito che ha fatto ministro una come la signorina Prestigiacomo. Sapete perché non interviene su questa vicenda? Perchè probabilmente non saprebbe cosa dire. In un contradditorio (con qualche esponente della categoria) metterebbe a nudo (il premier non fraintenda…..) le sue lacune in materia. Al massimo potrebbe leggere una velina (il cavaliere non fraintenda neppure questa volta) scritta da qualcuno del ministero che ne capisca qualcosa, sempre che ci sia…

  11. Dopo il disastro di ieri hanno anche il coraggio di dire che” è andata bene” Non hanno veramente alcun ritegno. Le associazioni di categoria si facciano carico del problema e, se non rinviano il Sistri, proclamino lo stato di agitazione, siamo pronti a difendere il nostro lavoro.

  12. Secondo me il problema è che oramai il sistema SISTRI ha creato una disaffezione presso tutti gli operatori. A seguito di tutti i rinvii, proroghe dell’ultimo momento, manuali che cambiano, casi particolari non contemplati, mancanza di risposte da parte del callcenter dopo infiniti minuti di attesa, chiavette funzionanti che dopo l’aggiornamento smettono di lavorare, per non parlare dei problemi con le blackbox ecc. E vengono chiesti sempre più sforzi da parte degli operatori. SISTRI ora dovrebbe riconquistare la fiducia degli operatori e starli ad ascoltare. Ma questa strada è lunga da percorrere… sigh!

  13. Semplicemente non funziona, la realtà logistica e dei trasporti è troppo complicata per questo sistema …l’intenzione di monitorare il trasporto rifiuti è da perseguire, ma nella strada giusta..

  14. il nostro beneamato Prime Minister che invoca la responsabilità dei Giudici dovrebbe per coerenza prevedere le stesse sanzioni ai suoi Ministri e funzionari! Ma si sa, il Ministro dell’ambiente quando viene contestato PIANGE e il Prime Minister non resiste alle lacrime!

  15. concordo e condivido completamente quanto detto. purtroppo abbiamo tutti finanziato la corda che ci impiccherà. forse sarà bene cominciare a pensare al boicottamento totale dei trasporti e smaltimenti dei rifiuti, non ci resta altro da fare!!

  16. Lettera aperta al Primo Ministro! Chissà se con le elezioni alle porte ci degna di un cenno. Sta predisponendo provvedimenti a go go, financo quello per impedire la demolizione delle case abusive. È questo il momento di farci sentire. Dopo sarà troppo tardi.

  17. Se le associazioni (Confindustria e altri) avessero combattuto prima questo obbrobrio, non si sarebbe arrivati a questo punto. Sarebbe bastato sedersi con il ministero e gli operatori (quelli veri) per capire subito che il sistema non avrebbe funzionato MAI… Ma l’avidità delle associazioni, sempre pronte a rubacchiare qualcosa ai propri associati, in questo caso per la possibile gestione del sistema, unita ai disappunti solo e sempre di facciata verso il potere politico di cui sono spesso zerbini per interessi di bottega, hanno portato a questo sfacelo… Ora è tardi per cercare di correre ai ripari, per cercare di “salvare gli iscritti” (e le quote associative) per una cosa che tutti, o perlomeno gli interessati, ribadiscono da mesi, e cioè che così, il sistema, non avrebbe funzionato mai…. Spero vivamente che il ministero non vi conceda la proroga o più ragionevolmente l’annullamento del Sistri….. Vedere il 3 giugno camion di letame sotto la sede della Confindustria (ed altri) sarà sicuramente un bellissimo spettacolo.

  18. Oggi 25 Maggio confermiamo tutto quanto già esposto nelle lettere di protesta da parte di altri operatori del settore..Nello specifico noi azienda che gestisce trasporto ed impianto per 14000 clienti con più di 400 operazioni giornaliere non siamo in grado ne di operare con il Sistema Sistri in quanto non ABBIAMO ancora ricevuto la Interoperabilità gestionale del software… impossibilità di utilizzare le blackbox in quanto mandano a terra le batterie dei furgoni anche dopo solo una notte di fermo mezzo..impossibilità di operare con il 60 % di produttori non obbligati al sistri ma tracciabili dal sistema…non funzionamento di chiavette USB segnalate da oltre 6 mesi… Manuali impossibili da comprendere (visto che cambiano in continuazione)
    PER TUTTO CIO’ E OLTRE ABBIAMO DECISO DI DIFFIDARE E DENUNCIARE IL MINISTERO DI COMPETENZA CHIEDENDO RESTITUZIONE DEI SOLDI VERSATI E DANNI ARRECATI …
    Gianni Tagliabue

  19. Hei.. la volete sapere una cosa?.. Non ha mai fatto nessuna iscrizione al Sistri… E vi dico che non ho nessuna intenzione di farla fino al momento in cui non si stabilisca un inizio e un fine… Mi arriverà la multa?… Mà…, staremo a vedere… Io non la pago!!!

  20. La nostra realtà aziendale è decisamente più ridotta… Abbiamo 5 autocarri e gestiamo un centro di riciclo di detriti edili. Nel pieno rispetto della normativa ci siamo iscritti al SISTRI e abbiamo pagato, tanto per il 2010 quanto per il 2011… Abbiamo preso parte al click day segnalando alcuni malfunzionamenti del sistema (peraltro già precedentemente segnalati al call center)… Ecco qui che a distanza di più di un mese alcuni problemi nel nostro caso sono stati risolti. Ciò nonostante la chiavetta UBS destinatario che abbiamo in dotazione a oggi ancora non funziona (non ha mai funzionato); questo nonostante le segnalazioni telefoniche ed a mezzo posta elettronica…

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