Filt Cgil: “A Milano i parcheggi per i pendolari sono sempre pieni”

Milano “non è una città per pendolari”. Peccato che ogni giorno ne ospiti qualche centinaio di migliaia. A questa conclusione è giunta un’indagine del sindacato Filt Cgil Lombardia, che ha evidenziato “uno squilibrio evidente nell’utilizzo dei parcheggi milanesi. I parcheggi di interscambio (quelli più utili all’acceso in città per chi viene dalla Lombardia) sono utilizzati per il 95 per cento come media giornaliera. Lo stesso vale per i parcheggi extraurbani che svolgono la stessa funzione e hanno un utilizzo pari al 79 per cento. Una situazione di utilizzo al limite delle possibilità, con parcheggi del tutto saturi in alcune ore della giornata, ovviamente quelle più utili al trasporto pendolare”. Dall’indagine condotta nelle scorse settimane si evidenzia come in alcuni parcheggi, già a partire dalle 9-9,30, i pendolari siano costretti a fare retromarcia dopo essersi posizionati in colonne più simili a un rientro dalle ferie che a una giornata di lavoro. È il caso dei parcheggi di Bisceglie, San Donato (Emilia), San Donato (Paullese), Cologno Nord, Famagosta, Maciachini. In alcuni parcheggi come Maciachini la media degli ingressi giornalieri arriva al 122 per cento di utilizzo per via della frequenza di passaggio nella struttura un caso, non isolato, che aggrava il quadro già saturo dei parcheggi milanesi. Al contrario, i parcheggi urbani vengono utilizzati al 50 per cento delle loro possibilità. Indice di una collocazione sfavorevole per le migliaia di pendolari che hanno bisogno di un posto auto in prossimità delle stazioni della metropolitana, oppure vicini ai capolinea delle linee di superficie. Il sindacato propone attraverso un accordo tra Atm e il gruppo Ferrovie dello Stato di adibire parte delle aree inutilizzate a parcheggio. Queste aree inutilizzate coprono oggi ben 893.600 metri quadrati. La Filt Cgil chiede inoltre di affinare la tecnologia delle aree di sosta agli standard europei. Oggi infatti nei parcheggi milanesi non viene segnalata la presenza di uno stallo libero con conseguente lunghe ricerche da parte degli automobilisti. Il terzo fattore evidenziato è la sproporzione tra gli abbonamenti. Si passa da una tariffa annuale di 1.343,00 euro ovvero 111,92 euro al mese a quella settimanale ridottissima, di 6,20 euro. “Questo provoca l’orientamento di molti utenti all’acquisto dell’abbonamento settimanale e una rincorsa all’acquisto del mercoledì. Un’armonizzazione tariffaria consentirebbe una gestione più efficiente del sistema e un’auto sostenibilità. La Filt-Cgil propone l’istituzione di un abbonamento mensile integrato con l’abbonamento per il trasporto pubblico, molto più comodo per i pendolari che usufruiscono dei mezzi di trasporto” dice Rocco Ungaro, segretario generale della Filt Cgil Milano.

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