Pneumatici non a norma in Europa, attenzione alle gomme cinesi

Uno pneumatico su dieci distribuito nell’Unione europea non è a norma. In tutti i casi si tratta di gomme cinesi. L’allarme viene lanciato dall’associazione europea dei costruttori di pneumatici Etrma (European Tyre and Rubber Manufacturers’ Association) che ha eseguito come ogni anno dei test sull’utilizzo di oli high Pah, ad alto contenuto di idrocarburi policiclici aromatici, che sono banditi dal regolamento europeo per tutte le gomme prodotte e vendute nell’Unione europea a partire dal 1° gennaio 2010.
Ebbene, come sottolinea il portale pneunews.it, Etrma “ha analizzato un campione di 110 pneumatici con 45 diversi marchi commerciali e distribuiti in diversi mercati europei. Ben 12 pneumatici di nove diversi marchi sono risultati fuori norma e pertanto illegali. Le gomme erano di vario tipo (auto, trasporto leggero, moto e industriali) e risultavano fabbricate nei principali Paesi produttori, sia nell’Unione europea che al di fuori. Secondo le marcature i Paesi di provenienza erano 16, di cui nove nella Ue e sette extra-comunitari, per un totale di 92 diverse fabbriche. Tutti i 12 prodotti non conformi risultano importati. Tutti 12 i pneumatici, di nove diversi marchi, che i test condotti da Etrma hanno dimostrato essere fuori norma, risultano prodotti in Cina. “Se già l’11 per cento di prodotti fuori legge genera apprensione, il dato assume dimensioni allarmanti se pensiamo che circa 100 milioni di pneumatici vengono importati in Unione europea e immessi sul mercato ogni anno”, ha dichiarato il presidente di Etrma Francesco Gori. “Questa potrebbe senz’altro essere solo la punta di un iceberg”. Le aziende che fanno parte di Etrma sono, in ordine alfabetico: Apollo Vredestein, Bridgestone Europe, Cooper Tires, Continental, Goodyear Dunlop Tires Europe, Hankook, Marangoni, Michelin, Mitas, Nokian Tyres, Pirelli e Trelleborg Wheel Systems.

2 risposte a “Pneumatici non a norma in Europa, attenzione alle gomme cinesi

  1. Finalmente ci si sveglia in questo settore. Basso prezzo è a discapito di qualità e sicurezza… peccato che le grandi multinazionali non vogliano capire.

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