Reggio Calabria, la ‘ndrangheta si impossessa di una strada

È un’azione degna del libro Gomorra quella messa a segno da alcuni componenti della famiglia Alvaro di Melicuccà, in provincia di Reggio Calabria. Alcuni componenti della cosca si sono infatti impossessati di una strada pubblica. L’hanno recintata e hanno messo un cancello e dei cartelli con la scritta “proprietà privata” e “divieto d’accesso”. Dopo la denuncia di un vicino che non poteva più raggiungere il proprio appezzamento, gli investigatori del Commissariato di Palmi hanno scoperto che a decidere autonomamente questa annessione era stata la ‘ndrangheta. Il gip del Tribunale di Palmi ha quindi disposto il sequestro nei confronti di quattro indagati ai quali vengono contestati i reati di modificazione dello stato dei luoghi pluriaggravata e continuata, e di invasione dei terreni. Gli Alvaro avevano anche modificato la conformazione della strada, al fine di occuparla per annessione ai terreni limitrofi di loro proprietà. E avevano pure occupato un’altra strada nel comune di Seminara, rendendola inaccessibile al proprietario e a terzi, modificando lo stato dei luoghi anche impiantando alberi di ulivo e realizzando un terrapieno, al fine di occuparla per annessione. Alla fine cancello e cartelli sono stati rimossi, non senza difficoltà dagli agenti di polizia.

6 risposte a “Reggio Calabria, la ‘ndrangheta si impossessa di una strada

  1. Altro che festeggiare l’anniversario dell’unità d’Italia. Io lancio una proposta: perchè non dividerla? Nord e sud sono due realtà completamente diverse, non ha senso che siano un unico Paese…. Chi ci sta a raccoglierele firme per un bel referendum?

  2. Perché, Pieropositivo, pensi che al Nord queste cose non succedano? E’ solo che i nostri mafiosi sono più discreti…

  3. x Pieropositivo e Fausto, l’Italia era già divisa prima del 1861… Voi lo sapete come è avvenuta l’unità d’Italia e perché?
    Il meridione, con il Regno delle Due Sicilie era una potenza a livello europeo ed era molto temuto, con la sua più grande flotta navale, la prima ferrovia, la prima ad introdurre la corrente elettrica per l’illuminazione stradale, la più industrializzata, ecc..
    Questa era la situazione prima dell’unità d’Italia:
    Quantità di moneta circolante negli stati preunitari
    Stato / Milioni di monete circolanti / Percentuale sul totale
    Regno delle Due Sicilie / 443,3 / 65,7%
    Stato Pontificio / 90,7 / 14%
    Granducato di Toscana / 85,3 / 12,9%
    Regno di Sardegna / 27,1 / 4%
    Venezia / 12,8 / 1,9%
    Lombardia / 8,1 / 1,2%
    Parma e Modena / 1,7 / 0,3%
    Dopo l’unità d’Italia, la situazione attuale la conoscete.. fate le vostre considerazioni..
    ..lancio una controproposta.. perché non ritorniamo alla situazione preunitaria e ci restituite tutto quello che ci avete rubato?
    la cosa più triste è che non solo l’unità d’Italia o meglio, l’annessione al Regno delle Due Sicilie da parte degli altri stati malfamati, è avvenuta con violenza e con il solo scopo di impossessarsi di una ricchezza immensa posseduta dal nostro Stato da parte di questi ultimi, ora vi permettete il lusso di dire dividiamo l’Italia… ora lo dite.. perché non lo andate a dire ai vostri predecessori che ci hanno rapinato?
    Forse non avete capito bene che questa tanto acclamata Italia l’avete voluta Voi.. noi non l’abbiamo mai chiesta.. anzi quando ci siamo opposti con fermezza per difendere le nostre terre ci avete chiamato Briganti!
    Vabbé lasciamo stare.. cmq prima di parlare andate a scuola e studiate la vera storia!!! (non quella ridicola storiella che insegnano oggi nelle scuole, quella raccontata da un “vincitore” perdente)..

    Angelo

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