La protesta di Trasportounito,
“Tir lumaca” sabato e lunedì

Totale assenza di risultati concreti e ulteriore e conseguente aggravamento nello stato di salute dell’autotrasporto, privato di quegli strumenti di tutela normativa che sarebbero dovuti derivare dall’intesa del 17 giugno scorso che solo Trasportounito si era rifiutato di sottoscrivere. Queste, spiega l’associazione in una nota, le motivazioni che rendono inevitabile la ripresa della protesta – organizzata dall’associazione territoriale – prevista in Lombardia sabato 19 febbraio, con i “Tir lumaca” fra Bergamo e Milano. Due giorni dopo l’appuntamento è nelle Marche, con una protesta lunedì 21 febbraio fra Fermo e Ancona.
“È inevitabile e largamente prevedibile”, afferma il segretario generale Maurizio Longo, “che la tensione torni a salire fra imprese di autotrasporto ormai strangolate dall’aumento dei costi di gestione e dal ribasso delle tariffe richieste dai committenti”. L’intesa con il Governo del 17 giugno scorso, come previsto da Trasportounito che non l’ha sottoscritta, “non ha prodotto alcun tipo di risultato concreto e quindi gli autotrasportatori, allo stato attuale, non hanno strumenti normativi di tutela in grado di tamponare una situazione che da critica è divenuta drammatica. Oltre alla crisi economica, e ai costi non remunerati dalla committenza, si abbattono sulle imprese di autotrasporto italiane tutte le inefficienze del sistema e quelle generate dall’inasprimento del Codice della strada, dall’obbligo del sistema Sistri, dal costoso e probabilmente inutile filtro antiparticolato conseguenza dei piani aria regionali nonché dalla eccessiva burocratizzazione”. Al momento non risulta che alla protesta abbiano aderito altre sigle dell’autotrasporto.

9 risposte a “La protesta di Trasportounito,
“Tir lumaca” sabato e lunedì

  1. Visto che questo blog ha dato la notizia delle possibili manifestazioni di protesta che avrebbero dovuto effettuarsi sabato 19 a Milano e a Bergamo. Non avendo trovato riscontro sui vari media si può sapere se si sono tenute e con quale partecipazione?

  2. Io per caso transitavo sull’A4 in direzione Bergamo sabato mattina e in realtà ho intravisto nell’altro senso di marcia dei mezzi scortati dalla Polstrada, ma mi è sembrato quasi un trasporto eccezionale che una protesta da tir lumaca. Ho sentito i colleghi col baracchino e mi hanno confermato che dovevano essere quattro disperati che non avendo nulla da fare facevano prendere aria ai mezzi.

  3. Scusi Giulio ma non condivido il tono così denigratorio nei confronti di chi sta esprimendo il proprio dissenso. Le andrebbe di motivarlo in modo più approfondito?

  4. C’è poco da da spiegare e mi scuso innanzitutto se il mio è sembrato un tono denigratorio,non lo voleva essere! Però sentendo per baracchino il motivo della protesta mi sono sembrate abbastanza ridicole non in se stesse, ma perché troppo ovvie: gasolio più a buon prezzo, rispetto dei prezzi etc etc la solita solfa di chi non riesce a stare sul mercato e pensa che sia il governo a dovergli risolvere i problemi con i committenti che non pagano il giusto. Io cerco di fare il mio meglio con i miei clienti e quando non mi pagheranno più il dovuto non gli farò più il servizio, ma non andrò a piangere né dal governo né da mamma associazione di turno. E se non ottengo il dovuto cambio mestiere perché non me lo ha ordinato il medico né a me né ai miei colleghi di fare il trasportatore perdendoci soldi.

  5. In effetti sui giornali non risultava nulla o poco. Essendo una manifestazione contro il Governo se avesse funzionato almeno i giornali che sono in linea con l’opposizione ne avrebbero dovuto parlare. Ma perchè c’è sempre qiualcuno che anzichè trovare le ragioni per unire prova sempre ad illudere dei colleghi solo per scopi personali?

  6. Giulio in poche parole ha riassunto il vero male della categoria, invece di aspettare sempre gli aiuti dall’alto, impariamo a stare sul mercato e non prestare il fianco a quei “capi popolo” da strapazzo (Leggasi Longo di Trasportounito)che per primi sono corsi a firmare il rinnovo del CCNL per mettersi in mostra con i sindacati, e poi vanno a piangere dal governo perchè aumentano i costi!

  7. Al “sig.” giulio: un unico commento…evidentemente lei non è nel mondo del trasporto!
    Le posso dar ragione sul fatto che è ridicolo dover far sentire il proprio malcontento in questo modo poco piacevole dove gente come lei nemmeno capisce lo stato di fatto delle cose!

  8. Mi sembra riduttivo imputare l’aumento dei costi al solo rinnovo del contratto. Credo che invece sia utile fare un bilancio, dare e avere, di quanto effettivamente ottenuto a sei mesi dall’accordo.

  9. Il sig. giulio ha ragione… in parte. Se delle aziende di trasporti devono sottostare e rispettare le leggi che ne regolamentano la loro attività, e queste quando limitano la loro azione diventano reprimenti nei loro confronti, lo stesso deve valere quando le leggi sono a favorire la attività e il loro reddito: per questo è giusto manifestare, per far sentire a tutti che le leggi emanate a favore della regolarità (fiscale, economica) degli autotrasportatori sono disattese e evase dai committenti fregandosene delle leggi e regolamenti che disciplinano tale servizio, e per cui le aziende trovano la loro attività e ragione di essere. Per l’altro versante è vero che, come sempre dico, sono io il primo a decidere se caricare o lavorare per un committente, se questi disattende alle leggi che impongono a me obblighi e doveri, mentre a lui (committente) è permesso di pagare come, dove, quanto e quando vuole: Io non carico, e trovo altro servizio oppure cambio attività; ma non mi prostituisco sulla strada e vado a piangere in piazza i dolori provocati, sì, dal committente, ma VOLUTI E ACCETTATI DA ME!

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