Il Senato approva il Milleproroghe,
700 milioni per l’autotrasporto

È stato approvato mercoledì mattina dal Senato l’emendamento Milleproroghe, che contiene alcune misure relative all’autotrasporto. Interventi per 700 milioni di euro, disponibili con provvedimenti ministeriali già dal prossimo mese. “Riteniamo doveroso dare atto dell’impegno del sottosegretario Bartolomeo Giachino”, ha commentato il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè, “che è riuscito a ottenere il non facile e scontato inserimento da parte del Governo e della Commissione bilancio nell’emendamento sul quale il Governo ha posto la fiducia. Un ringraziamento va fatto anche al Governo e al presidente della Commissione, il senatore Antonio Azzollini”. Ma quali sono le misure per le imprese d’autotrasporto contenute nel Milleproroghe?
Innanzitutto, è stato rinviato al 16 giugno il pagamento dei premi Inail, per le imprese che beneficeranno della riduzione di tali disposta dalla legge di stabilità per il 2011. Inoltre, viene resa pienamente fruibile per tutto il 2011 anche l’agevolazione prevista dal Fondo di garanzia per le Pmi dell’autotrasporto di merci in conto terzi, già estesa con decreto all’acquisto dei veicoli pesanti. Nell’emendamento spazio anche all’operatività della norma sulla disciplina dei pallet (giovedì verrà emanata una circolare esplicativa) e a quella sulle sanzioni previste dall’art. 83 bis della legge 133/08. “Ciò riveste peculiare importanza”, spiega Bartolomeo Giachino in un comunicato stampa, “se si tiene conto del fatto che le sanzioni del comma 14 del citato articolo si applicano al committente anche in caso di mancato pagamento delle fatture oltre il 90° giorno. Prorogato anche il contributo agli autotrasportatori che hanno scelto le autostrade del mare (30 milioni). “La norma sui tempi di pagamento è”, prosegue Giachino, “invece, pienamente efficace ed operativa, già a seguito dell’entrata in vigore della legge n. 127/10; tale norma dispone che, fermo restando il termine di pagamento entro 30 giorni, le deroghe tra le parti non possono comunque dilazionare il termine oltre i 60 giorni. Entro febbraio si riunirà l’Osservatorio sul mercato dell’autotrasporto per discutere la bozza di decreto sui tempi di attesa al carico ed allo scarico, fondamentale per rendere più efficiente il sistema logistico italiano. È un provvedimento a costo zero per le casse pubbliche e rappresenta la prima azione importante del nuovo Piano Nazionale della Logistica”.
“Sono queste le iniziative che mirano a rendere sempre più applicabili le norme contenute nella legge n.127, approvate a giugno”, commenta Paolo Uggè, “alle quali avevamo più volte fatto cenno. Certo ora il Governo deve ottenere la fiducia e poi il provvedimento deve essere votato anche alla Camera per divenire legge ma la strada è in linea con le intese. L’occasione ci consente di evidenziare come esistano ancora problemi con i quali le imprese sono chiamate a convivere. Il caro gasolio, il tema assicurativo che sono conseguenti alla crisi generale, e la mancata emanazione dei provvedimenti attuativi il protocollo sui tempi di carico e scarico e sui parametri dei costi della sicurezza”.

6 risposte a “Il Senato approva il Milleproroghe,
700 milioni per l’autotrasporto

  1. Mi pare che il lavoro delle associazioni produca anche se lentamente dei risultati per il nostro settore. Bisogna subito affermare che le difficoltà sono pesanti. Le conseguenze della crisi economica costringe tutte le categorie a chiedere interventi da parte del Governo. Non so quanti abbiano ascoltato il dibattito al Senato. Vi posso dire che i partiti di opposizione in particolare ma anche deputati della maggioranza hanno ripetutamente provato a ostacolare le proposte che riguardavano l’autotrasporto. Per fortuna il Governo ha retto alla grande e chi lo ha rappresentato ha mantenuto le posizioni.
    Non capisco le critiche che continuo a leggere su alcuni siti di associazioni. Sembra quasi che nulla sia stato realizzato. Eppure quel protocollo di intesa per diverse parti è stato attuato. Certo occorre che per diverse parti le norme divengano operative al più presto. Per far questo occorre che il Governo si imponga su una burocrazia che prova a rallentare tutto. Occorre un po’ di tempo ma l’importante è riconoscere i meriti a chi li ha e soprattutto stimolare le associazioni affinché stiano con il fiato sul collo del Governo perché sia completato il quadro delle norme e il protocollo di intesa entri nel pieno della sua funzionalità.
    Comprensibile l’attesa di operatori che vivono in difficoltà ma, considerato il momento, scusate ma io non ricordo altri momenti pieni di provvedimenti per l’autotrasporto. Ci siamo dimenticati dei due anni nei quali il ministro Bianchi ha bloccato tutto e non ci ha dato una lira? Oggi se siamo onesti dobbiamo riconoscere che tanti problemi sono stati affrontati, non tutti risolti come noi volevamo ma comunque il percorso è quello tracciato e da noi indicato. Un’ultima considerazione riguarda le risorse che anche in questi anni di difficoltà sono state messe a disposizione delle nostre imprese. Se poi le utilizziamo per farci concorrenza e non per far crescere le imprese non possiamo incolpare il governo. Ricordo a tutti che quelli che incolpano il governo sono stati quelli che nel contratto di lavoro hanno impedito che si realizzasse un contratto specifico per il nostro settore ed oggi criticano a prescindere il governo. Non è corretto.

  2. ciao a tutti ….ma perché nessuna associazione di categoria ha mai posto il problema della schiavitù alla quale siamo sottoposti noi piccoli padroncini nei assoggettati ai corrieri? Perché nessuno denuncia mai le cifre risibili che un padroncino percepisce lavorando come noleggiato da un corriere? Da 100 a 140 euro per 10 /11 ore al giorno una vergogna…..qualcuno mi risponda

  3. Per marco, le associazioni ti informano e ti tutelano, informandoti e rendendoti edotto sulle normative e leggi in essere. Non ti insegnano a lavorare, quello lo devi capire da solo: con chi lavorare, quanto; per il come ci sono le associazioni, ma loro non sono tuoi datori di lavoro! TU SEI IL TITOLARE DELLA TUA AZIENDA, e se non sai fare di conto, non conosci il lavoro che fai, quanto vali e vale, e quanto costa la tua attività non ci sarà associazione che tenga! sarai sempre bistrattato e sfruttato, fino a quando sarai cosciente della tua attività, e delle regole che la regolamentano. Se ti emanciperai e acculturerai, allora, solo allora troveranno un altro che pensa di sapere trasportare solo perché ha una patente e un furgone.

  4. Io trovo invece che le associazioni possano fare molto. il loro lavoro non si esaurisce con la firma di un accordo; dovrebbe continuare anche dopo, quando l’accordo deve essere applicato. Conosco molti piccoli padroncini come Marco che, impossibilitati,per ovvie ragioni, a concludere contratti equi con grandi corrieri, rivolgendosi a talune associazioni non trovano appoggio adeguato. Questi i fatti: alcuni dipendenti o soci di quelle pseudo cooperative che hanno contratti diretti con i grandi corrieri, si sono visti decurtare dalle proprie fatture un importo a titolo di penale per il mancato raggiungimento degli obiettivi. Solo che non esisteva nessun contratto nel quale fossero stabiliti ne obiettivi da raggiungere ne eventuali penali. Costoro, di fronte al muro di gomma della committenza, si sono rivolti alla loro associazione che non ha ritenuto di intervenire a nome e per conto dei propri associati,nemmemo per chiedere chiarimenti. Tra le motivazioni che inducono ad appoggiarsi ad un’associazione vi è anche la convinzione che, facendo massa critica, si possa avere,se non altro, più considerazione. Quanto sostiene Giorgio è comunque pienamente condivisibile.

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