Ubriaco sul Tir contromano, autista uccide padre e figlia di 17 mesi

Ha passato la notte in carcere a Trieste, l’autista del Tir che ieri sera si è immesso contromano nel raccordo Sistiana-Trieste dell’autostrada A4, causando un incidente in cui sono morti un uomo di 36 anni e la figlia di soli 17 mesi. Dopo il sinistro, il camionista ucraino era stato portato in ospedale, dove l’alcol test aveva rilevato il suo stato di ubriachezza, e quindi arrestato.
 Gli altri feriti nell’incidente, tra cui la moglie dell’uomo deceduto, sono invece fuori pericolo, con prognosi che vanno dai 15 ai 40 giorni. La Polstrada ha anche concluso l’esame sulla dinamica del sinistro, che non presenta punti oscuri, e nelle prossime ore invierà gli atti alla Procura della Repubblica di Trieste.

17 risposte a “Ubriaco sul Tir contromano, autista uccide padre e figlia di 17 mesi

  1. Quando chiediamo tolleranza zero per chi guida sotto effetto dell’alcol o di stupefacenti è per evitare queste disgrazie che screditano l’intera categoria. Avanti con i controlli, non saranno mai troppi. Luca da Bergamo.

  2. Chi sbaglia deve pagare e, in casi come questo, il conto deve essere salatissimo. Chi priva della vita una persona (in questo caso sono due) per superficialità deve stare in galera a vita. Non ci sono giustificazioni….
    Ma attenzione, è giusto non generalizzare e non colpevolizzare tutti i camionisti. Per uno che sbaglia (e che deve pagare) ce ne sono tanti altri che fanno onestamente e correttamente il proprio lavoro…

  3. Come si può provare comprensione per un simile assassino? Perchè di questo si tratta: di omicidio! Ha ragione Gianpietro: non facciamo di un’erba un fascio. Però chiediamo ai camionisti di far sentire la loro voce, di fare pressione perché chi guida ubriaco o drogato paghi quel che deve pagare. Un padre e una figlia di 17 mesi morti da innocenti lo pretendono….

  4. Non esistono parole. Occorrono solo fatti: una condanna esemplare, per far capire che gli assassini sono assassini e le vittime vittime.

  5. Mi vengono in mente una preghiera da credente (per le anime delle vittime) e una da laico (per la vita terrena dell’investitore): prego perchè la giustizia “uccida” con una condanna chi ha compiuto una simile strage.

  6. Chi si mette alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti o ubriaco è come chi con una pistola spara alla cieca in mezzo alla folla. Questo problema gravoso deve essere risolto, non solo per i camionisti ma deve riguardare tutti, con una modifica al codice penale prevedendo la fattispecie di omicidio volontario con le conseguenti condanne.

  7. Dispiacere per la famiglia coinvolta e per il lutto, le condoglianze sono la minima cosa, anche se dovute, sopratutto pensando alle cause del tragico evento. Ma desidererei capire, e che le autorità lo facessero esecutivo, come mai un camion con targa russa e autista ucraino erano a Trieste di domenica. La scheda di trasporto se esiste o cmr, la fattura, e il prezzo, con contratto scritto! concordato. Tutte le leggi e gli emendamenti sulla filiera del trasporto, con controllo e sanzioni da parte delle autorità sono rivolte solo verso i trasportatori italiani. La committenza si esula sempre e non viene mai coinvolta e sanzionata. A loro basta che carichi qualcuno con il minimissimo prezzo … per il resto si arrangia chi guida, chi subisce (sic!) il veicolo viaggiante su strada e il destinatario. Deve pagare anche chi ha commissionato il trasporto. È stata verificata la regolarità di patente, di licenza, di cabotaggio, di assicurazione, di revisione, di ore di riposo e guida da parte del caricatore? Questa è la sicurezza su strada: io per avere superato di 1 (uno) km/h, su transito in s.s. romea a ariano polesine-ro- dopo le 22 di sera sono stato sanzionato di 115,00 euro… alla faccia della sicurezza. Poi quando leggi e senti questi fatti ti monta la rabbia perchè è evidente un’accanimento verso chi lavora coscientemente, d’altronde il mio lavoro è come quello dell’artificiere, appena il minimo errore e salti per aria, e non trova oggettiva giustificazione o proporzione tra il fatto e l’accusa. D’altronde i Comuni ormai hanno capito che le regole sulla sicurezza servono solo per fare da bancomat per le loro casse sempre esangui ma anche sempre avide di denaro, celato il tutto dallo stendardo della sicurezza stradale e di circolazione. Avrei piacere sapere se quell’autista è in regola con la circolazione e a che titolo era alla guida di quel mezzo. Una proposta di legge seria: promuovere un test, antidroga e alcolica per conoscere le dipendenze di ogni patentato (no solo autista!) prima di conseguire patenti (di qualsiasi categoria) e un controllo ogni 5 anni. D’altronde si deve rinnovare il patentino adr? E allora controlliamo se chi guida è tossico o dedito ad abuso di alcol. Infine, da parte mia, questa mia esperienza la porto in ufficio dei committenti quando devo contrattare viaggi e lavoro: questa la realtà e se pagano per il mio impegno e rischi io posso eseguire i trasporti, altrimenti che carichino su camion russi, con alla guida autisti ucraini… ma dopo ne risponde, penalmente, anche il committente!

  8. Questi incidenti, derivano dal risparmio dei proprietari delle aziende di trasporto, che pur di risparmiare assumono tutti, dove sono i sindacati??? Oramai l’Italia è degli stranieri, che grazie al potere d’acquisto dell’euro nelle loro nazioni, lavorano sottocosto, chiaramente non dimostrabile, perché i titolari delle aziende di trasporto non sono sprovveduti, a discapito di noi autisti italiani, che non troviamo più lavoro, chiaramente a noi non ci assumono, perché hanno paura, che andiamo dal legale, per far prevalere i nostri diritti, gli incidenti possono capitare, ma non perché si è ubriachi.

  9. Credo che Giorgio abbia ragione da vendere nel senso che si dovrebbe chiedere una verifica ai sensi delle disposizioni vigenti. Sbaglio o le modifiche al codice della strada impongono in caso di incidenti con morti o feriti gravi l’obbligo di effettuare le necessarie verifiche presso tutti i componenti della filiera? Spero che se questo non viene fatto vi sia una denuncia per omissioni di atti d’ufficio, laddove accertata. Ma il nostro sottosegretario Giachino sempre pronto a dire quanto è bravo il Governo perchè non interviene e ci fa sapere cosa ha fatto in difesa di questi poveretti e nei confronti dei committenti, nel caso questi non abbiano violato con i loro comportamenti alle norme sulla sicurezza stradale. Attendo risposte dal sottosegretario.

  10. Caro Sig. Adriano, credo che l’autista, purtroppo, sia l’anello debole della catena, finendo con lo scontare delle colpe che stanno a monte: ovvero della committenza che in tutti i modi, fregandosene della sicurezza, costringe l’impresa di trasporto a viaggiare sottocosto, così che quest’ultima deve cercare di rientrare “risparmiando” sul personale. Piuttosto, mi piacerebbe sapere se la Polizia di Trieste ha attivato i controlli sulla committenza prescritti dall’art. 51 della legge 120/2010, in caso di incidenti con morti o feriti gravi. Le regole ci sono, occorre che chi di dovere le applichi senza fare sconti a nessuno!

  11. Si attende anche di sapere l’esito dei seguenti accertamenti disposti dal MIT :….In attuazione dell’attività istruttoria prevista ai sensi dell’articolo 1 del decreto interministeriale 16 novembre 2009, preso atto della risposta fornita dalla Società Fercam ed a seguito delle ulteriori e più specifiche segnalazioni pervenute al ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la medesima società è stata invitata a produrre, per i trasporti commissionati senza contratto scritto, copia dei pagamenti delle fatture di trasporto ricevute dai propri vettori, indicando i chilometri dei servizi di trasporto cui si riferiscono, onde verificare se sono stati rispettati i parametri di sicurezza indicati ai commi 6 e 7, dell’articolo 83-bis, della legge 133 del 2008 e sue successive modificazioni ed integrazioni. Per quanto attiene ai trasporti commissionati attraverso contratti scritti, ai sensi dell’articolo 6 del decreto legislativo 21 novembre 2005 n. 286, è stata invitata a fornire copia degli stessi ai soli fini di verificare l’esatta osservanza dei commi 4 e 5 del già citato articolo 83-bis.
    Pertanto, allo stato attuale il ministero delle infrastrutture e dei trasporti è in attesa di ricevere la suddetta documentazione che una volta verificata, ove necessario, consentirà di attivare la procedura di applicazione delle sanzioni amministrative previste dall’articolo 83-bis, comma 14, della legge 6 agosto 2008, n. 133, e successive modificazioni.
    La missiva di cui sopra è del 26/07/2010 a seguito di interrogazione a risposta scritta ATTO CAMERA!

  12. Scusi Sig. Alessio, ma a causa di chi, sono morte quelle 2 anime innocenti? Per colpa dell’autista che era ubriaco e se lui è l’anello debole, non per questo si doveva ubriacare e lui non ha scontato colpe, ha distrutto 2 vite e la serenità di quella povera famiglia. Chi non ha peccato, scagli la prima pietra è vero, ma in questi eventi tragici, provocati dagli stati di ebbrezza, la tolleranza deve essere zero, punire severamente i responsabili.

  13. Etilometro collegato all’accensione!non si parte se non è zero! Troppo difficile per le case costruttrici? Troppo antieconomico?

  14. Tutti siamo anelli deboli, perchè c’è sempre qualcuno più forte e/o preparato di noi, a meno di essere un Berlusconi che vuole fare causa allo Stato (perchè lui che sta là cos’è: il bidello del governo?). Questo non giustifica che bisogna ubriacarsi e nemmeno drogarsi e nemmeno riempirsi la pancia di cibo: bisogna sapere quello che si fa e essere consci del tipo di lavoro, del rischio che si corre, prima ancora per sè stessi che per gli altri. Per stare e lavorare sulla strada (alla guida intendo!) bisogna essere prdisposti e non avere problemi mentali e psichici.. Altro che anello debole!

  15. Quanto è il limite massimo dell’alcool test in Ucraina? Quanto aveva l’autista? Mi risulta che le norme in Europa non siano omogenee. Non voglio giustificare il comportamento dell’autista e vorrei suggerire che al momento di attraversare le frontiere fossero consegnati degli opuscoli informativi con le principali norme del Codice della strada vigenti nel paese. Tutto ciò in attesa che vengano adottate norme comuni a tutti i Paesi.

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