Mercato auto, il 2011 inizia in calo: immatricolazioni a -20,71%

Il 2010 è finito male e il 2011 non è cominciato molto meglio. Secondo i dati diffusi dal Ministero della Infrastrutture e dei Trasporti, a gennaio le nuove immatricolazioni di auto sono scese, rispetto allo stesso mese del 2010, del 20,71 per cento (164.356 unità). Un tonfo, anche se bisogna mettere sul piatto della bilancia il fatto che a gennaio dello scorso anno c’erano ancora gli incentivi. Sarà così anche per febbraio e marzo. È per questo che, almeno per il primo trimestre dell’anno, gli osservatori vedono “nero”. Ma anche nei mesi successivi il recupero non è affatto certo. In questo scenario il gruppo Fiat continua a fare peggio del mercato, con immatricolazioni che a gennaio sono scese in Italia del 27,76 per cento, attestandosi a 47.918 unità, e una quota di mercato scesa al 29,15 per cento. Ben al di sotto di quel quasi 33 per cento di gennaio 2010. Da Mirafiori mettono in evidenza “il positivo trend in recupero degli ultimi mesi del 2010″, con Fiat Group Automobiles che aveva ottenuto una quota del 27,5 per cento a ottobre, del 28,5 per cento a novembre e del 29,7 per cento in dicembre”. Particolarmente negativa la performance del marchio Fiat, che ha ceduto a gennaio il 34,3 per cento dell’immatricolato rispetto a un anno fa e ha visto la propria quota scendere al 20,87 per cento dal 25,19 per cento. Ciò nonostante Punto e Panda resistono al vertice della classifica nel segmento B e A. Note decisamente liete per la Giulietta, che a gennaio ha assicurato all’Alfa Romeo una crescita del 28,58 per cento e una quota quasi raddoppiata (dal 2,46 per cento al 4 per cento) rispetto a gennaio 2010.
Sul fronte dei costruttori esteri, Ford si conferma a gennaio il primo importatore in Italia con una quota del 9,32 per cento, seguita da Volkswagen (7,85 per cento) e Opel (5,94 per cento). Seguono in classifica le francesi Citroen (4,93 per cento), Renault (4,76 per cento) e Peugeot (4,42 per cento).
Il Centro Studi Promotor rileva che il dato di gennaio avrebbe potuto essere lievemente migliore se alcune case non avessero annunciato di non voler più fare chilometri zero. Ma la chiave di volta del mercato 2011 potrebbe essere il recupero dell’economia che “procede molto lentamente, ma procede”. Per Csp le stime in termini di maggiori auto venture “si collocano in una forchetta compresa tra 1.850.000 e 1.950.000 e quindi su volumi ancora molto lontani da quelli degli anni d’oro vissuti non molto tempo fa”. Per l’Unrae, l’associazione che raduna le case estere operanti in Italia, la flessione di gennaio “è conseguenza diretta del basso numero di ordini rimasti inevasi alla fine del 2010”. L’Unrae rileva che “anche gli ordini raccolti in gennaio (159.000 unità) sono inferiori a quanto mediamente si registra nel primo mese dell’anno, anche se superiori di circa il 27 per cento rispetto ai 125.000 del gennaio 2010”. Per Federauto, l’associazione dei concessionari, “il risultato negativo sarà il leit-motiv del primo trimestre 2011” e il presidente Filippo Pavan Bernacchi stima per il 2011 “un mercato da 1.800.000 targhe, che rispetto ai quasi 2.500.000 del 2007 significano un -28 per cento”. Per l’Anfia il mercato di gennaio è ben al di sotto della media degli ultimi 10 anni e sottolinea come la quota di penetrazione delle vetture ad alimentazione alternativa sul totale immatricolato – che nel 2010 si attestava al 17,7 per cento e nel solo mese di dicembre era al 9,1 per cento (il valore più basso dell’anno) – a gennaio 2011 è del 6 per cento circa.

Una risposta a “Mercato auto, il 2011 inizia in calo: immatricolazioni a -20,71%

  1. Perchè i signori dei motori pretenderebbero di venderci ancora auto? Dove le mettiamo, sui marciapiedi una sopra l’altra come le cavallette? Ma vi rendete conto di come siamo congestionati nei paesi di provincia, con le strade che sono di 40 anni fa? A piedi si arriva prima!!

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