Costi stellari per i camion siciliani,
un viaggio costa 465 euro in più

Le aziende siciliane di autotrasporto subiranno un incremento dei costi per singolo carico dal Nord Italia di 465 euro. È quanto emerge da un’analisi effettuata da Fai Catania nel corso dell’assemblea ordinaria che si è svolta nel giorni scorsi nella sede catanese di Confcommercio. Le numerose aziende intervenute hanno posto l’accento proprio sulla lunga lista di aumenti che coinvolgono il settore dell’autotrasporto in questo inizio 2011. Come spiega Fai Catania in un comunicato stampa, sono stati innanzitutto analizzati i costi del gasolio: tenendo conto che i singoli mezzi percorrono 280 chilometri con 100 litri di gasolio (che costano circa 25 euro in più rispetto all’inizio del 2010) e che vengono percorsi su strada almeno 300 chilometri di trazione al nord e 200 verso la Sicilia, gli autotrasportatori sostengono che solo da questa voce ci sono 50 euro di costo in più per ogni viaggio. Ma non è finita qui: i maggiori costi dei carburanti provocano anche un aumento dei costi degli imbarchi, che per l’autotrasporto è di circa 100 euro. Nel conto vanno anche messi gli aumenti delle assicurazioni, che arrivano fino al 25 per cento (per una stima a viaggio di circa 10 euro) e quelli dei pedaggi autostradali (5 euro a viaggio). Fai Catania ricorda inoltre che dev’essere ancora rinnovato il contratto collettivo nazionale di lavoro con i relativi aumenti e l’erogazione di una tantum. “In questi anni”, si legge nel comunicato firmato dal segretario Giovanni Rinzivillo, “i bilanci delle aziende siciliane di trasporto sono stati sorretti solo ed esclusivamente dal bonus ambientale. In realtà, e lo vediamo dall’andamento delle nostre tariffe nel corso degli ultimi due anni, i beneficiari di questi incentivi non sono state le aziende di trasporto ma i committenti che, nonostante i continui incrementi dei costi di esercizio dal 2007 a oggi, hanno potuto beneficiare di tariffe migliori o immutate nel corso di questi anni. La mancanza del bonus per il 2011 si ripercuote con una perdita di circa 300 euro per ogni viaggio dal Nord Italia in Sicilia. Sostanzialmente le aziende di autotrasporto subiranno un incremento totale dei costi per singolo carico di 465 euro. Un aumento insostenibile per le aziende che si ripercuoterà inevitabilmente sulla stabilità del settore e che mette in pericolo centinaia di posti di lavoro oltre a condannare al fallimento le realtà più deboli. L’assemblea degli autotrasportatori”, conclude Fai Catania, “è servita per porre le basi per i prossimi impegni della Fai Catania mirati a interloquire con le istituzioni e con committenti e Gdo per trovare una rapida soluzione al problema”.

4 risposte a “Costi stellari per i camion siciliani,
un viaggio costa 465 euro in più

  1. Se i trasportatori siciliani “piangono” quelli delle altre parti d’Italia certo non ridono…, per evitare crisi dell’intero sistema la strada da seguire è proprio quella di dialogare con la committenza, che oltretutto dovrebbe corrispondere sempre dei compensi che coprano i costi di esercizio

  2. a proposito di dialogo con la committenza, qualcuno conosce l’esito dell’incontro di venerdi al ministero? a me piace tanto dialogare ma non conosco la lingua dei segni, quella cioè che serve per dialogare con i sordi!Devo proprio imparare, altrimenti non mi rimane altro che la protesta.

  3. Non c’è molto da dialogare! bisogna avere la forza e la volontà (oltre alla preparazione professionale) di documentare punto su punto i costi e le spese vive di gestione per arrivare a una tariffa che comprenda un minimo di redditività! Io asserisco sempre che sono una azienda, anche se piccola, che deve proporre SERVIZIO, e non DISSERVIZIO, ma che deve anche produrre UTILE!, e che con le leggi della strada in vigore, io mi trovo a essere come un artificiere! Al primo errore, anche minimo, salti! Ne parlo per esperienza, sulla strada le amministrazioni ci usano come bancomat per le loro casse comunali, riempendosi la bocca di regole e sicurezza, senza sapere cosa vuol dire guidare sulla strada per 9 ore (e bastano!) con autovelox, pattuglie, dischi o carte magnetiche, per controllarti fino a 28 giorni prima. I committenti devono imparare che se vogliono il servizio devono pagare per il mio impegno e sostenibilità dei molteplici costi vivi. Altrimenti si cercano quei trasportatori che “BASTA CARICARE!”, ma che poi sono gli stessi che si lamentano per primi. Domanda: chiedete ai colleghi siciliani se li prendono 1,00 euro a chilometro per trasportare con camion rimorchio o bilico, poi vedete le risposte, fate due conti, e non ditemi che se le vanno a cercare!

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