Il Consiglio federale boccia la fase rossa, via libera ai Tir in Svizzera

Niente “fase rossa” tra Chiasso e Lugano. Non ci sarà quindi il divieto di transito ai Tir sull’autostrada del Canton Ticino in direzione Nord dalle 6.30 alle 9 e nella direzione opposta dalle 17 alle 20. Il Consiglio di Stato aveva già “congelato” la fase rossa in attesa della decisione del Consiglio federale, che ha definitivamente stroncato il provvedimento. Si chiude così una vicenda iniziata lo scorso 9 novembre quando a larga maggioranza (69 deputati sui 70 presenti) il Gran Consiglio ticinese aveva chiesto all’Ustra (una sorta di Anas rossocrociato) l’attuazione della fase rossa. Una proposta che aveva messo in allarme l’intero mondo dell’autotrasporto italiano. A sostegno delle associazioni di categoria si era mosso sul Lario anche il senatore del Pdl Alessio Butti, che aveva portato il problema sul tavolo del ministro ai Trasporti, Altero Matteoli.
Soddisfazione è stata espressa innanzitutto dalla Fai, che attraverso il presidente regionale, Giorgio Colato, aveva seguito la vicenda fin dai primi giorni di novembre, interessando il prefetto di Como e i politici locali. Sorride anche il direttore della Cna di Como, Alberto Bergna. “Como si era fatta portavoce del dissenso dei camionisti contro la fase rossa”, ha detto Bergna, “e ora festeggiamo per la decisione del Consiglio Federale”.

Una risposta a “Il Consiglio federale boccia la fase rossa, via libera ai Tir in Svizzera

  1. Meno male che un rischio per la nostra economia è stato evitato. Debbo riconoscere che su questa vicenda il vostro blog ha riportato le posizioni e le ragioni dei contrari a tale decisione. Quindi un successo da ascrivere alla vostra iniziativa. Complimenti a voi e alla associazione che con argomentazioni adeguate ha segnalato il tentativo vergognoso che i soliti svizzeri volevano perpetrare per colpire noi italiani.

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