“La Firenze-Siena cade a pezzi”,
il 12 febbraio la protesta in camper

Viaggeranno in camper sull’Autopalio, la Firenze-Siena, protestando con presidi e striscioni a ogni uscita, per chiedere al governo con urgenza l’ammodernamento e la messa in sicurezza della Firenze-Siena. Una strada che “lasciata nelle attuali condizioni cadrà a pezzi nel giro di 5-6 anni”. Loro sono Andrea Barducci e Simone Bezzini, i presidenti delle Province di Firenze e Siena che il 12 febbraio, alle 10 del mattino, si metteranno al volante partendo da Fontebecci, vicino Siena, per dare vita al “Firenze-Siena day”. Il traguardo finale della marcia sarà, sul finire della mattinata, l’uscita di Firenze-Certosa.
“Tutti i 65 km dell’Autopalio si trovano da molto tempo in condizioni di emergenza”, ha spiegato Andrea Barducci, “la strada è inadeguata a sostenere l’intenso traffico che la percorre: lo scorso 17 dicembre con il caos neve, si è trasformata in una vera e propria trappola per gli automobilisti e il 26 dicembre è bastata una semplice frana a San Casciano per farla chiudere in entrambe le direzioni. Chiediamo che il ministro dei Trasporti Altero Matteoli, al quale sette mesi fa avevamo già sollecitato una rapida azione sulla tratta senza ottenere risposta, si decida a dare il via agli interventi per rimettere a posto la Firenze-Siena. Altrimenti andremo a protestare a Roma, alla sede del ministero”. “È inaccettabile che nel 2011 esista una strada in queste condizioni”, ha aggiunto Simone Bezzini, “è veramente al collasso, in 5-6 anni cadrà a pezzi”.

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