Test antidroga sui camionisti, dal 21 gennaio controlli in Alto Adige

Da venerdì  21 gennaio entrano in vigore in Alto Adige i test anti-droga per autisti e camionisti. Lo rivela il sito –  droghe.aduc.it  – dell’Aduc (l’Associazione per i diritti degli utenti e consumatori). I controlli riguardano tutti i lavoratori che svolgono mansioni a rischio e che quindi potrebbero mettere a repentaglio la sicurezza, l’incolumità e la salute proprie e di terzi”. Gli accertamenti sono eseguiti dal medico competente sia al momento dell’assunzione sia  periodicamente, a campione e a intervalli di massimo due anni o in caso di sospetto”, si legge nel sito, è prevista una visita medica e un screening dell’urina per individuare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti come hashish e marijuana, cocaina, ecstasy, anfetamine, oppiacei (eroina) e farmaci quali metadone e buprenorfina. In caso di positività scatta la “temporanea inidoneità” al lavoro pericoloso e la segnalazione al Sert (Servizio per le tossicodipendenze gestito dall’Asl, l’Azienda sanitaria locale). Segue una visita specialistica e ulteriori accertamenti, eventualmente anche sul capello. Il test del capello è infatti più preciso ed è in grado di rilevare un consumo di sostanze illecite anche a mesi di distanza dall’assunzione”.

9 risposte a “Test antidroga sui camionisti, dal 21 gennaio controlli in Alto Adige

  1. Qualcuno mi sa dire esattamente cosa avviene a un camionista che risulti positivo al test antidroga alla guida di un Tir? Il sequestro della patente (o anche del camion)…?

  2. Perchè solo in Alto Adige? In Piemonte possiamo far circolare tranquillamente gli autisti drogati senza controllarli? Che Paese del… Occupiamoci di queste cose e non delle presunte escort del cavaliere….

  3. Ma occupandosi delle escort del cavaliere i pm si assicurano le prime pagine dei giornali… Garantire che qualche autista pieno zeppo di cocaina faccia fuori qualche innocente passante o qualche automobilista che ha travolto col suo tir non dà notorietà…

  4. Salve a tutti, volevo fare un po’ di chiarezza sulla questione dei test antidroga per gli autisti dei mezzi pesanti. In primo luogo, rispondo al signor Mirco dicendogli che questi controlli dovrebbero essere operativi già da un pezzo, visto che si basano sull’accordo Stato – Regioni del 18 Settembre 2008, che ne disciplina minuziosamente le modalità di svolgimento e le conseguenze per l’azienda nel caso questi test dessero esito positivo; l’attuazione pratica è stata demandata alle singole Regioni ed alcune (mi risulta, per esempio, la Lombardia) si sono mosse subito, mentre altre lo stanno facendo ora. In questo lasso di tempo, e approfittando della recente modifica del Codice della strada, la Conftrasporto è intervenuta per porre rimedio ad alcun aspetti eccessivamente onerosi per le imprese di trasporto. In particolare, grazie a questi interventi: 1) l’impresa è stata messa in condizione di sapere prima dell’assunzione, se il soggetto faccia o meno uso abituale di stupefacenti, prevedendo che questi debba produrre a sue spese un’apposita certificazione medica che escluda tale uso; 2) introducendo il licenziamento per giusta causa (e qui rispondo anche al signor Luca) dell’autista a cui sia stata revocata la patente per guida in grave stato di ebbrezza o sotto l’influsso di droghe. Sempre al signor Luca faccio notare che la normativa in materia prevede delle sanzioni che ricadono unicamente sul conducente (e che, nei casi più gravi, arrivano appunto alla revoca della patente), che non prevedono il sequestro del mezzo. Grazie a questa norma, quindi, l’impresa non sarà più costretta a tenere in organico questa persona (come, invece, prescrive l’accordo Stato – Regioni summenzionato), ma, una volta che questi reati siano stati accertati con sentenza definitiva, potrà licenziare il lavoratore per giusta causa, tenuto conto che questi, con il suo comportamento, ha gravemente tradito il rapporto di fiducia che lo legava all’impresa da cui dipendeva. Sperando di aver fatto un pò di chiarezza, saluto tutti i frequentatori del blog.

  5. Devono? Ma chi lo dice? Solo su strada possono fare controlli oppure in sede, ma mi sembra evidente che, io artigiano, mentre sono in giro per lavoro con il camion, se arrivasse un funzionario dell’Asl a farmi un controllo non mi troverebbe a casa. Quindi… Piuttosto questi controlli sono eseguiti da funzionari dell’Asl e dell’Ispettorato del lavoro, quando si recano in sede di azienda, per controllare TUTTI i dipendenti, soprattutto autisti e magazzinieri che operano con macchinari di movimento merce (muletti, transpallet, gru,ecc..). Ne ho testimonianza presso una ditta dove mi reco per scaricare merce settimanalmente: arrivati sul tardo mattino hanno eseguito controlli di urine e altro a tutti i dipendenti di uffici, bollettazione, banconieri, magazzinieri… e autisti , per quelli che c’erano. Mentre hanno atteso il rientro dei restanti autisti che erano usciti per il giro consegne, al loro rientro hanno eseguito gli esami di routine con il risultato di trovare due autisti con tasso alcolometrico oltre lo 0 ( zero) ma inferiore a 0,5, quindi positivi. Morale. sospensione dal lavoro, NON RETRIBUITO, per dieci giorni con controllo prima di riprendere l’attività lavorativa, oltre a rischiare il licenziamento da parte del datore per “giusta causa” considerato il danno in termini di mancata distribuzione della merce venduta.

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