Trasporto container, da febbraio Anita aumenta le tariffe del 10%

Anita ha inviato una comunicazione alle associazioni Assologistica, Confetra, Confitarma, Federagenti e Fedespedi annunciando che, a partire dal prossimo 1° febbraio, le imprese aderenti che operano nel settore del trasporto container applicheranno un aumento del 10 per cento sulle tariffe dei servizi attualmente praticate. È da tempo – riferisce Anita – che queste imprese assorbono aumenti generalizzati su importanti voci di costo come il gasolio e i pedaggi autostradali, determinati da fornitori che operano in regime assimilabile al monopolio. Voci per le quali non esiste alcuna possibilità di recupero attraverso una maggiore efficienza nella gestione dell’azienda o realizzando quelle economie di scala. Le imprese, quindi a partire dal 1° febbraio 2011, applicheranno tale incremento ai costo dei servizi, anche al fine di recuperare una parte degli oneri finora sostenuti e che, anche alla luce degli ultimi rincari, non possono che essere recuperati dal mercato.

6 risposte a “Trasporto container, da febbraio Anita aumenta le tariffe del 10%

  1. Prendiamo atto che l’Anita si sta preoccupando di quanto aumentano i costi per le imprese di autotrasporto. Visto il recente comportamento tenuto dal suo munifico presidente nel corso delle trattative per il rinnovo del contratto di lavoro, iniziavo ad avere qualche dubbio. Giusto chiedere alla committenza dei containers o, perché no, allo stesso governo di farsi carico delle conseguenze della cedevolezza, per interesse aziendale del sor Eleuterio. Comunque la committenza non si preoccuperà più di tanto delle richieste ultimative e forti dell’Anita. Basterà utilizzare il metodo Cgil che tutto si sgonfierà. Non dovranno proclamare alcuno sciopero basterà un semplice No e una velata minaccia di far ricorso a qualche altro vettore. Sarà la solita bolla di sapone anche perché in questo caso potranno sempre rifarsi con le tariffe che riconoscono agli artigiani.

  2. @Demetrio…ma certamente! Le imprese Anita sono proprio quelle che si comporteranno in modo adeguato anche con i sub-vettori. È formidabile. Prima l’Anita si schiera su un fronte nel rinnovo del contratto di lavoro. Poi cambia, dalla notte al giorno e sottoscrive un rinnovo a costi maggiori di quelli concordati con le associazioni dell’autotrasporto. Ora chiede il 10% di incremento sui container, alle associazioni che hanno generato il maggior incremento nelle questioni del Ccnl. Qualcuno lo vuole spiegare meglio, per cortesia? Grazieeeeeee

  3. Perchè adesso non chiede anche l’aumento di produttività ai suoi sindacati, visto che si è giocata tutto correndo a firmare l’aumento?

  4. Io non lavoro con aziende, in subbappalto, iscritte a ANITA. Ma se lavorassi senz’altro chiederei e proporrei un aumento del 10 per cento anche per i miei servizi di trasporto resi a tali aziende, a fare data dal loro proclama.

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