Feste con i carburanti a rischio,
i benzinai minacciano lo sciopero

Mentre il prezzo dei carburanti continua a salire (anche oggi alcuni listini sono stati ritoccati verso l’alto), i gestori delle stazioni di servizio minacciano uno sciopero, da attuarsi nel periodo tra Natale e Capodanno. Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio reagiscono così alla notizia che nel testo del Milleproroghe “non sarebbe confermata la misura fiscale, ormai ventennale, a favore dei gestori, che figura tra gli impegni assunti dal Governo con le intese sottoscritte a settembre scorso”.
“Nel caso in cui il prossimo Consiglio dei Ministri dovesse confermare il testo del Milleproroghe senza i provvedimenti previsti la proclamazione di sciopero nazionale sarebbe inevitabile e immediata”, spiegano i gestori. Il rischio è quindi che nel periodo delle feste i distributori rimangano chiusi. L’ipotesi dello sciopero, si legge nel comunicato stampa delle tre sigle sindacali, per ora è solamente “allo studio”, ma potrebbe presto trasformarsi in realtà. “Si tratta di una situazione”, si legge in un telefax urgente inviato al sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, al ministro dello Sviluppo economico, Paolo Romani, e al sottosegretario allo stesso ministero, Stefano Saglia, che “ove confermata porrebbe l’intera categoria in uno stato di grande sofferenza ed una buonissima parte direttamente nelle condizioni di dover rinunciare alle proprie attività”.
I gestori lamentano che, “nonostante la piena disponibilità manifestata dalla categoria ai tavoli ministeriali tesi a predisporre una sostanziale riforma del settore e a un conseguente contenimento dei prezzi, nessuno degli impegni sottoscritti abbiano avuto concreta attuazione”.
Secondo indiscrezioni circolate nei giorni scorsi il ministero dello Sviluppo economico stava valutando l’ipotesi di proporre nel decreto Milleproroghe il bonus fiscale sulla benzina, una misura del valore di 20-25 milioni di euro, in vigore dal 1998, che per l’anno prossimo non è stata ancora finanziata.
Intanto proprio oggi i prezzi dei carburanti hanno ripreso a salire. A muoversi è stata Eni, con un centesimo su tutti i prodotti (benzina, diesel e gpl). Piccolo ritocco in aumento anche per TotalErg. Gli altri per ora sono fermi, ma è probabile che il trend coinvolga anche loro. Oggi, secondo quanto rileva quotidianoenergia.it, la media nazionale dei prezzi praticati della benzina (in modalità servito) va dall’1,441 euro/litro degli impianti Esso all’1,461 euro/litro Tamoil passando per 1,450 del market leader. Le no-logo sono a 1,368 euro/litro. Per il diesel si passa dall’1,330 euro/litro di Eni ed Esso all’1,343 euro/litro di Tamoil. No-logo a 1,255 euro/litro. Punte, come di consueto, al Sud ormai a 1,47 in media sulla benzina e 1,35 per il diesel (poco al di sotto al Centro). Il gpl, infine, si posiziona tra lo 0,734 euro/litro di Eni e lo 0,744 di Q8 (0,706 euro al litro le no-logo).

13 risposte a “Feste con i carburanti a rischio,
i benzinai minacciano lo sciopero

  1. Ma questi signori (i benzinai) non si rendono conto che scioperando proprio sotto le feste, in uno dei pochi momenti in cui alla gente è ormai concesso di rilassarsi, si attirano l’antipatia di mezzo Paese? Io ho deciso: non farò più benzina alla solita stazione se aderirà alla protesta e andrò a fare il pieno da chi invece avrà regolarmente lavorato dimostrando di rispettare i clienti.

  2. Sai caro Pietro che chi sciopera lo fa anche per te consumatore? E non lo fa per non lavorare? Perchè se una pompa di benzina non lavora non incassa quindi lo fa a suo sfavore lo stesso, ma allo stesso tempo se tutti i distributori di carburanti si unissero per una rivolta contro il caro prezzi (che andrebbe a vantaggio tuo, caro Pietro, consumatore) e a vantaggio del lavoratore che sta lì ore e ore sotto sole pioggia neve vento caldo freddo che sia, per guadagnare qualche misero centesimo in più (e forse centesimo ,sarebbe un sogno per un gestore) al litro… perchè… caro Pietro nemmeno ti rendi conto quanto poco guadagni un gestore! Quindi la prossima volta invece di fare un commento affrettato… ripensaci!

  3. Gentile Rhona, ci ho ripensato (senza affrettarmi troppo) e mi sono convinto che se uno fa lo sciopero proprio sotto Natale e non durante uno o più giorni qualsiasi dei 350 abbondanti a disposizione (così togliamo anche Pasqua e Ferragosto…) è veramente un rompiscatole e un egoista di prima categoria che pensa (egoisticamente) a creare più disagio possibile per avere più vibilità strafottendosene altamente dei clienti. Credo di sapere quanto guadagna un gestore (il mio mi ha spiegato quanto incidono le accise quanto va ai signori del petrolio e quanto poco, anzi pochissimo resta in tasca al gestore) ma questo ha poco che vedere con la possibilità di scioperare in date diverse da quelle delle festività natalizie…

  4. Uno sciopero in puro stile sindacalese: fare più danno possibile, attirare la massima attenzione dei giornali. È questo che i sindacati insegnano da anni (senza aver imparato, nel frattempo, il rispetto altrui…)

  5. Rhoana, non potevi spiegare meglio di così la situazione in cui ci troviamo noi gestori, il caro Pietro pensa ai suoi giorni di riposo!!!! bene stai a casa due giorni cosi ti rilassi… E se vuoi parlare di rispetto Pietro vieni una giornata sull’impianto a sentire cosa ci dicono questi bravi consumatori, ricordandoti che anche noi lo siamo! Spero che tu ti rilassi in questi giorni di meritate ferie… Tu non sai cosa è il rispetto…

  6. Forse i benzinai (o, almeno, qualcuno) parlano una lingua diversa da quella usata da Pietro. Cosa c’entrano il freddo, lo scarso guadagno (a proposito, ci sono molte altre professioni ben più dure e peggio pagate!). Pietro si domandava perchè scioperare proprio sotto Natale quando ci sono altri 300 e passa giorni…

  7. Se non ricordo male anche i camionisti hanno scelto di scioperare, per ben tre giorni, a dicembre di qualche anno fa, durante le feste di Santa Lucia…

  8. Ognuno sciopera quando può dare più fastidio, altrimenti se non crea problemi lo sciopero passa inosservato e le sue ragioni inascoltate…

  9. Nicoletta e semplice: 1° siete disinformati, 2° oggi e stata approvata la Milleproroghe senza Bonus Fiscale che per noi e vita; 3° voglio sapere le professioni meno pagate, non più dure… e per questo che i sindacati dopo che il governo per l’ennesima volta ha rimandato la decisione in questo periodo hanno deciso di far paura prevedendo uno sciopero. Se vuoi sapere una chicca, nessuna categoria può scioperare dal 20/12 al 06/01… Poi nessuno ha proclamato uno sciopero, e da questo deduco che parlate a vanvera.
    Buone feste…

  10. Non ci sono più soldi, scioperi o non scioperi. E’ giunta l’ora che paghino le multinazionali, i signori del petrolio e le banche! Con loro ce la dobbiamo prendere, non certo con i consumatori. Voglio aprire anch’io una sede alla Cayman e non pagare le tasse per distribuire lauti dividendi. Voglio anch’io quotare la mia azienda in borsa e raccogliere denaro da ignari risparmiatori per far fronte ai debiti senza pagare una lira di interessi passivi alle banche. Voglio anch’io poter rispondere ai miei clienti che purtroppo il costo del petrolio è aumentato e quindi devo aumentare il prezzo. E voglio anch’io ritrovarmi a cena, fare un bel “cartello” dei prezzi e poi dire che non è vero niente!

  11. A tutte le persone che commentano, bene o male del presunto sciopero, che forse si farà in questi giorni. Non avete capito un ben nulla, che siamo un popolo di pecoroni. Se il gestore dell’impianto fa sciopero è per salvaguardare i suoi interessi ma anche i vostri. E vi dico di più, oggi non c’è persona di ceto piccolo/medio che non sia indebitato (banche-usurai, agenzia delle entrate-usurai, INPS-usurai, basta che ritardate qualche giorno vi raddoppiano gli interessi). Dunque se si sciopera è nell’interesse di tutti noi. Grazie a tutti, auguri.

  12. Lo sciopero verrà fatto in questi giorni (forse) perché nella legge Milleproroghe viene escluso il bonus fiscale (presente dal 98 mi pare) ai gestori, bonus che invece era stato concordato e sottoscritto a settembre alla vigilia di un altro sciopero poi revocato il giorno prima alle 17… Ricordate? Gli fanno un torto oggi e devono scioperare fra un mese perché dobbiamo andare a prendere i regali? Ma pensare in maniera un po’ più oggettiva no?

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