Sassari, camionista non pagato
minaccia di darsi fuoco

A Sassari da questa mattina un camionista minaccia di darsi fuoco all’interno della cabina del suo automezzo se non gli saranno pagate le pendenze con un’azienda. Anche questo è un grave sintomo della crisi economica che non si è ancora conclusa. L’autotrasportatore ha 50 anni ed è un ex collaboratore di un corriere di Sassari. Alle 7.45 di oggi ha parcheggiato il camion nel piazzale di una ditta di trasporti, nella zona industriale di Sassari. È salito sul carrello elevatore del mezzo – si legge sull’agenzia Agi – a una decina di metri d’altezza dal suolo e ora minaccia di darsi fuoco se non gli sarà pagato quanto gli spetta. L’uomo si è legato attorno al collo la fascia di sicurezza e ha con sé una tanica di benzina e una bombola di gas, oltre a una busta in cui sarebbero attestate le prove del credito che vanta con l’azienda. L’uomo ha parlato al telefono con gli uffici di Milano e attende la conferma della soluzione della vertenza. Sul posto sono accorsi i vigili del fuoco, la pattuglie della squadra volanti della polizia, un’ambulanza del 118 e i parenti dell’uomo.

7 risposte a “Sassari, camionista non pagato
minaccia di darsi fuoco

  1. Vergogna, vergogna, vergogna!!! A sentire il sottosegretario nella precedente news sembra che sia tutto a posto. A quanto pare le leggi devono rispettarle solo i poveri cristi. Solidarietà al collega che sta protestando, con la speranza che non faccia del male a se stesso. Le associazioni firmatarie degli accordi si facciano sentire, please.

  2. Cara Alessandra, stai facendo un grande errore, hai scritto vergogna in minuscolo.
    VERGOGNA, VERGOGNA VERGOGNA, VERGOGNA VERGOGNA VERGOGNA. Solo i poveri Cristi devono rispettare le leggi. Al collega grande solidarietà e rinunci. Possiamo noi colleghi aiutarlo.
    Saluti ai colleghi.

  3. Vorrei esprimere tanta sensibilità verso il nostro collega… Ti prego non fare cavolate, pensa a tutti coloro che ti vogliono bene, ai famigliari più di tutto. Combatti la tua e la nostra battaglia in altri modi, noi ti siamo vicino. Anche voi amici delle Associazioni fate ancor di più le vostre pressioni sulle Leggi da rispettare, fate in modo che questi episodi non accadano mai più… dai collega scendi da quel carrello elevatore!!!

  4. Questa situazione è emblematica dello stato in cui versano moltissime aziende di trasporto, in particolare quelle di piccole dimensioni. Dunque occorre procedere con solerzia e determinazione per attuare tutto il contenuto degli accordi di giugno. Aggiungo che i termini di pagamento a 60 giorni sono già legge e la legge va rispettata altrimenti scattano le sanzioni, come ben sappiamo. L’art. 83 bis, perfezionato dal Decreto del MIT del 16/9/2009, stabilisce al comma 14….. che alla violazione delle norme di cui ai commi 6,7,8,9,13 e 13 bis, consegue la sanzione ….. dell’esclusione per un periodo di un anno dai benefici fiscali,finanziari e previdenziali di ogni tipo, previsti dalle Legge. All’art. 2 del decreto sopracitato si prevede: …..in base alle segnalazioni pervenute da parte dei soggetti che hanno effettuato il controllo e, comunque da parte di chiunque vi abbia interesse, il MIT-direz. gen. per il trasporto stradale…trasmette all’autorità competente ad applicare le sanzioni, gli atti corredati da un dettagliato rapporto. Quindi, abbiamo la legge, abbiamo gli strumenti, dovremmo avere anche le Associazioni (che hanno sottoscritto gli accordi di giugno), cosa manca ancora per farci pagare?

  5. “COSA MANCA ANCORA PER FARCI PAGARE?” Gentilissima Alessandra, quanti di noi si pongono questa domanda, ma forse la risposta è ancora lontana. Io penso e credo che mancano ancora quei grossi valori d’importanza del nostro settore dove veramente si possa dare quella giusta considerazione. Io non voglio mancare di rispetto a nessuno, le associazioni, i politici del settore hanno fatto tanto per noi… ma nonostante tutto io fuori vedo un’altra realtà, noi almeno piccoli padroncini non ce la facciamo a farci rispettare; la committenza ci schiaccia come vuole, prendendoci gioco di noi come vuole. Bisogna che qualcuno importante prenda in mano questa situazione e che continui a portarla avanti con ancor più fermezza e determinazione… Valorizzatelo il nostro Lavoro… Valorizziamolo! Un saluto.

  6. Qualcuno di importante? Ma chi, il Padreterno? Vengo ora da 6 ore di corso per il rinnovo della carica di responsabile di PS dove ho incontrato colleghi che non sapevano nulla degli accordi di giugno, della legge che ha istituito i tempi di pagamento a 60 giorni, delle sanzioni che devono essere pagate in contanti, dei costi minimi,nulla di nulla. Non aderiscono ad alcuna associazione, non sanno del fondo di garanzia ne dei finanziamenti che Inail mette a disposizione per la sicurezza. Vedi un pò l’articolo di Corriere Trasporti sull’indagine che un’associazione ha condotto a proposito del grado di conoscenza delle nuove norme. Se siamo noi i primi a non sentirci importanti, non credo che Qualcuno, come tu invochi, prenda a cuore le nostre sorti. Se credi che abbiamo bisogno di un capopopolo…. Io sono convinta che una maggiore partecipazione alla vita associativa sarebbe più utile. Le associazioni di categoria sono il luogo in cui esprimere le nostre proposte ed ottenere l’appoggio adeguato per portare avanti le nostre battaglie.A proposito dei pagamenti potremmo chiedere una norma che obblighi i committenti a rilasciare una fideiussione bancaria a garanzia degli impegni presi con i trasportatori. Perchè come tu sai, i nostri fornitori di carburante, ad esempio, esigono il pagamento in contanti oppure, dopo le opportune verifiche concedono un affidamento per il rilascio delle card. oppure ancora, i gestori dei crediti autostradali, la fideiussione la esigono a garanzia che vengano pagati i pedaggi. E noi stiamo ancora qui a farci prendere per i fondelli da qualche industriale con le p… al c…. Che dici Nuccio? Che dicono le associazioni? Che dicono i colleghi? Fuori le p… solo durante gli scioperi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *