Il valore degli accordi di settore
nel dialogo con la committenza

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Il sottosegretario ai Trasporti, Bartolomeo Giachino, parla delle novità per gli autotrasportatori: dai pagamenti ai tempi di carico e scarico, fino ad arrivare a una legge la 127, che ha incentivato gli accordi di settore e ha permesso a committenza e autotrasportatori di sedersi allo stesso tavolo.

4 risposte a “Il valore degli accordi di settore
nel dialogo con la committenza

  1. Permettetemi una risposta a Alessandra e a Ronaldir. Oltre a partecipare alle assemblee delle associazioni dell’autotrasporto, leggo – anche se a ore tarde – anche i siti, perchè mi è utile anche sentire l’opinione degli autotrasportatori sulla situazione, sui problemi, per capire meglio l’importanza o meno del lavoro che il Governo sta portando avanti e in questi due anni di pesante crisi economica. Noi non abbiamo fatto solo parole, dopo aver discusso e concordato con le associazioni alcune questioni sulla sicurezza, sulla parte economica e normativa, malgrado la fortissima e legittima opposizione della
    Confindustria e della opposizione (questa la giudicate voi): abbiamo dato tre leggi importanti a favore del settore: il nuovo Codice della strada, la Legge 127 e la Finanziaria, nella quale ai 300 milioni presenti annualmente a favore del settore abbiamo aggiunto 400 milioni (a fronte dei 200 milioni del 2007). L’unica categoria alla quale in questi due anni di tagli al bilancio non solo non abbiamo ridotto ma anzi abbiamo aumentato i fondi è l’autotrasporto. E ora stiamo lavorando per mettere a disposizione del settore gli stanziamenti e, con il nuovo Piano della Logistica, vogliamo fare una politica di sviluppo che faccia crescere la domanda di trasporto. Oggi abbiamo avuto due riunioni importanti: la Consulta dell’autotrasporto e della logistica, istituita da Paolo Uggè nel 2003, e l’Albo dell’autotrasporto che è stato appena rinnovato. Certo che gli accordi di settore sono straordinariamente importanti perchè l’accordo che a quel tavolo verrà raggiunto con la committenza varrà per tutta la vostra categoria e sarà specifico per i vari settori del mondo dell’autotrasporto che ,lo sapete meglio voi di me, sono diversi da settore a settore. L’interlocutore dell’autotrasporto non è solo il Governo, perchè come ricordate non tutti i Governi sono così attenti al settore, ma è la committenza. E le norme prevista dalla Legge 127 favoriscono proprio il ritorno al tavolo con la committenza, un confronto che negli ultimi anni non era stato possibile. Mi scuso per la lunghezza ma – in questo caso – le parole servono a spiegare i fatti.
    Buon lavoro a tutti e buon Natale a voi e alle vostre famiglie.

  2. Contraccambio vivissimi auguri al sottosegretario, alla sua famiglia e ai suoi collaboratori. Mi auguro che non abbia a risentirsi del mio commento che intendeva rimarcare il fatto che le sue parole, immagino pronunciate di recente, fossero le stesse del giugno scorso. A distanza di 6 mesi l’unica legge che ha prodotto effetti immediati è stata il Codice della Strada. Sono convinta che Lei sappia bene di quanta urgenza abbia bisogno il nostro settore. Tutta la parte dell’83 bis relativa ai contratti non scritti, alla quale non manca nulla per la corretta applicazione, (tranne la pubblicazione regolare delle tabelle di competenza del suo Ministero) è completamente disattesa, disapplicata, denigrata. Così come i termini di pagamento: veda la protesta del collega di Sassari, chissà forse un suo intervento sarebbe utile per capire meglio il comportamento medio della committenza quando si tratta di rispettare i termini. Il suo lavoro è stato determinante, ora servirebbe un’opera di “moral suasion” nei confronti di chi ben sappiamo. Sono consapevole che sia estremamente complicato sentirsi “tirare la giacchetta” da più parti ma La prego di considerare sempre il profondo squilibrio tra committenza e trasportatori. Tenga presente che buona parte dei fondi che sono stati destinati al settore da questo Governo, ma anche da altri, sono finiti nelle tasche di chi sappiamo sotto forma di sconti tariffari o di aumento dei costi, non nei nostri bilanci. Ancora un commento sui costi minimi che tanto fanno infuriare committenza ed Antitrust: quando avrà un attimo di tempo, veda anche i siti dei maggiori corrieri nazionali. Per alcuni di noi sono la committenza. Ebbene, coloro che hanno gridato allo scandalo dei costi minimi, scomodando anche il dott. Catricalà (ma che si sono ben guardati dal farlo nei confronti degli avvocati che già hanno ottenuto le tariffe minime, così tanto per la par condicio) sono stati tra i primi ad applicare il meccanismo del supplemento carburante per tutelarsi dagli aumenti. La committenza ha dichiarato in vari luoghi e con varie forme che non intende sottoscrivere accordi di alcun tipo, figuriamoci, non sottoscrive nemmeno i contratti che la legge ha ben regolato, contando di arrivare alla scadenza dei termini senza fare nulla. Così sembra di capire tra le righe della lettera che il Presidente di Assologistica ha inviato alla sua attenzione. Le auguro buona serata sperando vivamente di leggerla ancora in questo blog. Keep in touch.

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