Salta la presentazione del Sistri
L’Asstri: “Segnalateci le anomalie”

È stata annullata la conferenza stampa di presentazione del Sistri, prevista per oggi 1 dicembre e già rinviata la scorsa settimana. “La pressione dell’Asstri-Conftrasporto”, si legge in un comunicato stampa, “produce i primi risultati e il Ministero dell’Ambiente (nella foto il ministro Stefania Prestigiacomo) è costretto ad annullare la conferenza stampa di presentazione e illustrazione del nuovo sistema telematico di controllo e tracciabilità dei rifiuti”.
Le motivazioni dell’annullamento non si conoscono, ma è certo che il sistema ancora non funziona. I disagi per le imprese sono tantissimi tanto che l’Asstri conferma che “continuerà a esercitare la sua attività per ottenere, persistendo il malfunzionamento del Sistri, il rinvio dell’applicazione delle sanzioni previste per la sua mancata applicazione, che al momento sono fissate al 1° gennaio 2011. Si chiede quindi a tutte le imprese e associazioni aderenti”, spiega sempre l’Asstri in una nota, “di inviare segnalazioni sul non funzionamento del sistema e sui dati relativi all’utilizzo dei suoi dispositivi al nostro indirizzo di posta elettronica  (asstri.conftrasporto@tiscali.it),  per poterle rappresentare al Ministero dell’Ambiente”.

8 risposte a “Salta la presentazione del Sistri
L’Asstri: “Segnalateci le anomalie”

  1. Forse si fa prima a dire ciò che funziona del Sistri, visto che nè le chiavette Usb, nè le black-box sembrano funzionare in 3 casi su 4 e, soprattutto, che il sistema non fa accedere gli operatori alle sezioni movimentazione, che sono indispensabili per tracciare la gestione dei rifiuti: dal produttore all’impianto finale di destinazione.

  2. Si vede che qualcuno di buon senso esiste. Se si fosse tenuta la conferenza stampa si sarebbero innescate una serie di reazioni difficili da controllare. Il Sistri è un vero disastro e chi se ne è fatto portavoce deve avere il coraggio civile di ammettere il bel casino che ha combinato. Il rinvio si rende indispensabile. Speriamo che il buon senso continui.

  3. Finalmente anche nel ministro Prestigiacomo è prevalso il buon senso. Non perché lei non l’avesse, ma forse si è lasciata troppo mal consigliare da qualche immancabile esperto. Speriamo che ora dopo averci fatto spendere l’ira di Dio si sistemino le cose nell’interesse di tutti e si faccia un tavolo serio di operatori veri che conoscono la materia e non di consulenti che come diceva un saggio “ti chiedono l’orologio per dirti l’ora e poi si trattengono pure l’orologio stesso”.

  4. Chiedere di segnalare le anomalie del sistema Sistri equivale a chiedere a un malato terminale come si sente… Noi piccole imprese ci troviamo ad affrontare una tale situazione di disastro che io in oltre 40 anni di lavoro non mi sono mai trovata a gestire. Ci chiediamo chi ha messo in piedi questo casino e quale è il fine ultimo.

  5. Le finalità del Sistri sono assolutamente importanti e condivisibili. Bisogna considerare, però, che il sistema, a oggi, non funziona e non si è avuta la risposta ai molteplici quesiti inoltrati al Ministero dell’Ambiente. Non chiediamo proroghe ma certezze operative. Come si può parlare di sistema sanzionatorio in un clima così incerto? Hanno pensato i signori tecnici del Ministero dell’Ambiente cosa vuol dire gestire, come nel nostro caso, ben 215 Unità Locali? Grazie al ministro Prestigiacomo per tutti i provvedimenti che vorrà adottare al fine di armonizzare l’operatività del Sistri.

  6. Segnalare le anomalie? Così come si presenta ora è un’anomalia unica, il primo ostacolo già si incontra nel dover decifrare la password e poi è un susseguirsi di ostacoli per riuscire ad entrare nel sistema e quelle poche volte in cui si riesce ad accedere si presentano anomalie di ogni tipo e contando che manca meno di 1 mese mi sembra un po’ esagerato affermare che il ministro sia dotato di buon senso.

  7. Ho chiamato il 1° dicembre il numero verde. Attendevo risposta entro 15 gg. Oggi è il 15/12 e non si è sentito nessuno. Ho richiamato io e sono stata invitata a riprovare più tardi perché gli operatori erano tutti impegnati. …E ci credo!

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