Metano sempre più diffuso,
in Italia ci sono 812 distributori

Diventa sempre più ricca la rete distributiva del metano. Secondo i dati dell’Osservatorio Metanauto i distributori attivi in Italia sono 812. La rete è particolarmente sviluppata in Emilia-Romagna, dove ci sono ben 139 distributori, ma funziona bene anche in Veneto (114) e Lombardia (102). Decisamente diversa la situazione in Friuli Venezia Giulia, dove ci sono solamente quattro distributori di metano, Molise (3) e Valle d’Aosta (2).
Sorprende, nella graduatoria, l’alta posizione occupata dalla Campania, dove ci sono 49 distributori e dalla Puglia (43), regioni in cui l’uso di veicoli a metano si sta diffondendo sempre più ed in cui anche la rete di distribuzione è in espansione.
“Il superamento di quota 800 distributori”, dichiara Dante Natali, a capo dell’Osservatorio Metanauto e presidente di Federmetano, “è una tappa importante sulla via dello sviluppo del metano per autotrazione. Il prossimo obiettivo è quello di raggiungere i 1.000 distributori di metano attivi sul territorio nazionale entro breve tempo”.
“L’impiego del metano nell’autotrazione”, mette in evidenza Gian Primo Quagliano, direttore di Metauto Magazine, “prosegue la sua strada di crescita, con l’aumento del numero dei distributori, con vetture nuove sempre più interessanti (come dimostrano le prove effettuate dalla rivista Metauto Magazine) e con soluzioni innovative anche per le trasformazioni di auto già immatricolate”.

13 risposte a “Metano sempre più diffuso,
in Italia ci sono 812 distributori

  1. 812??? Non so che dato sia quello fornito, ma di certo fuorviante. Risultano aperti al pubblico 775 impianti, gli altri sono aziendali e quindi di certo non d’interesse per l’utente normale. Certo ben lontano dagli 877 impianti aperti al pubblico in Germania, senza contare che in Italia ci sono parecchie zone non fornite o mal fornite (Liguria, Friuli Venezia Giulia, Calabria, alcune zone del Piemonte, fra Toscana e Lazio, Sicilia occidentale, la provincia di Trento, ecc., basta dare un\’occhiata alla mappa http://www.metanoauto.com//modules.php?name=Distributori&op=Mappa per rendersene conto), Per non parlare della mancanza quasi assoluta di impianti sulle autostrade e per tacere dell”assenza del self-service, standard in Europa, ma vietato in Italia!

  2. 812 o 780 sono sempre e comunque pochissimi… Non è con questi numeri che si cambia la situazione e si contribuisce a inquinare meno l’ambiente…

  3. Sono numeri ridicoli. 800 impianti di distribuzione in un Paese dove viaggiano ogni giorno 30 e passa milioni di mezzi… Lo stato libero di Bananas è messo meglio…

  4. Io so che ho accompagnato un amico, la scorsa settimana, in giro per Bergamo per fare gas alla sua nuova auto (acquistata da pochissimi giorni) ed è stato un disastro.

  5. Va beh che gli italiani sono campioni nel mondo nel farsi del male, ma avete visto le reti di altri Paesi europei? Non è che noi ne abbiamo 800 e loro 800mila?????

  6. Non c’entra granchè con il tema, ma volevo chiedere: sono l’unico a lamentarmi del security code? Non si capisce una mazza, i numeri sono praticamente illeggibili (e io ho 10 decmsi, figuratevi chi non ha un’ottima vista….). Chi è il genio della lampada a cui va il merito d’aver scelto questa soluzione? A proposito: 800 distributori sono pochi ed è questa la principale ragione che mi frena (e penso blocchi molti altri) di fronte all’idea di scegliere un’auto a metano….

  7. Sempre più diffuso? Cos’é: uno scherzo? Oppure una velina stile Minculpop? Fra un po’ organizzeranno anche delle parate facendo girare le stesse auto a metano nelle stesse stazioni di servizio…?

  8. Beh, se è per questo hanno già fatto sceneggiate in stile propaganda del ventennio con i distributori per auto elettriche…. Ricordate Formigoni? Striscia la notizia?… Quel che conta in Italia è la finzione. E la nostra classe politica è fatta tutta di attori (mediamente incapaci) di fiction….

  9. A parte che non sono 812 ma circa 780, la prossima volta conteranno anche i fornelli per cucinare per rimpolpare la scarsità di impianti? Confrontati con gli 870 teutonici aperti 24 ore su 24 (self-service) i nostri che operano al max 12 ore al giorno escludendo spesso i prefestivi e i festivi contano si e no come 1/3. Invece che rallegrarsi di numeri “ridicoli” bisognerebbe mettere mano alle leggi per consentire per lo meno i self-service cercando di massimizzare quei pochi disponibili. Ci si è invece impegnati (Calderoli) per i distributori casalinghi che non contano nulla, non risolvono i problemi strutturali della rete di distribuzione. Con una informazione servile di questa risma sempre pronta a celebrare il lobbista di turno non si andrà da nessuna parte.

  10. è una vergogna!!!!sono pochi e mal funzionanti!!! e alzano i prezzi come pare a loro senza controlli…italianiiiiiiiiiiiiiiiiii

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