Milano ci ripensa, no all’obbligo
di catene o pneumatici da neve

Dietrofront di Milano sul fronte catene. La Provincia ha infatti rinviato a data da destinarsi l’obbligo di avere gomme invernali o catene a bordo sulle strade provinciali che sarebbe dovuto scattare lunedì 15 novembre. “Se, come hanno segnalato i rappresentanti delle associazioni di consumatori che ho incontrato a Palazzo Isimbardi, sono in atto delle speculazioni di mercato sui prezzi delle catene da neve e delle gomme invernali è necessario evitarle”, ha dichiarato il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà.
“Come bisogna capire se davvero i fornitori siano effettivamente in grado di esaudire tutte le richieste di catene e pneumatici che potrebbero arrivare. E come bisogna analizzare tempi e modi, a partire dalla dislocazione di appositi cartelli lungo la rete stradale gestita dall’Ente, di una campagna informativa tanto efficace da non mettere nessuno nelle condizioni di esporsi alle sanzioni previste per mancata conoscenza dell’ordinanza. Per tutte queste ragioni, abbiamo ritenuto non indispensabile che questa disposizione partisse il 15 novembre. Rimaniamo, comunque, disponibili a coordinarci con le altre Province lombarde nell’ottica di stilare un provvedimento condiviso in materia di sicurezza stradale nel periodo invernale. Una volta, del resto, gli specchietti retrovisori non erano obbligatori. Adesso lo sono. Vanno sempre assunte misure che riguardino la vita e la sicurezza dei cittadini e che, quindi, limitino anche il costo sociale derivante dagli incidenti. Pensiamo che un veicolo quando si mette in circolazione debba essere nelle condizioni di poter garantire sicurezza a chi lo utilizza. Non si tratta di costi aggiuntivi. Riprenderemo, comunque, in considerazione l’ordinanza nei tempi e nei modi propri nonché lasciando ai cittadini il giusto lasso per attrezzarsi e per informarsi”.

7 risposte a “Milano ci ripensa, no all’obbligo
di catene o pneumatici da neve

  1. Adesso tutti criticano la decisione della Provincia di Milano di introdurre l’obbligo delle catene o dei pneumatici da neve. Bene arrivati. Ma il primo a criticare questa decisione sbagliata nella attuazione è stato su “il Giornale” di Vittorio Feltri il presidente di Fai Conftrasporto, Paolo Uggè. Oggi arrivano gli esperti dell’ultima ora, ma dove sono stati fino a oggi?

  2. Bene il rinvio della decisione da parte della Amministrazione Provinciale di MIlano dell’obbligo di circolare con pneumatici da neve o catene antisdrucciolevoli a bordo. Ma il presidente e l’assessore competente dove erano mentre quel funzionario al quale ora tutti danno la colpa predisponeva l’ordinanza? Se ha sbagliato il funzionario venga messo in condizione di non più commettere simili errori. Ma chi ha la responsabilità politica, se era al corrente, cosa della quale sono quasi certo, venga dimesso e sostituito. Presidente Berlusconi, non sono le accuse demenziali sulle sue performance notturne che le fanno perdere i voti (beato lei che può) ma il mettere persone inadatte in posizioni di responsabilità. Basta con veline e chiacchieroni, ma più competenti.

  3. La “questione catene” fa il paio con i filtri antiparticolato. Se le vogliamo chiamare con il nome più rispondente, queste iniziative potrebbero essere meglio definite con il termine “marchette”.
    In entrambi i casi sono state gestite male, soprattutto l’ordinanza neve ma anche quella dei filtri, che se guardiamo i risultati e i dati che vengono diffusi sull’aria dal tavolo regionale a ciò preposto, non pare essere troppo funzionale e ben indirizzata a dare una risposta al tema dell’inquinamento.

  4. Sulla questione delle Ordinanze pneumatici/catene è un vero disastro. La Provincia di Novara ha adottato il medesimo provvedimento, e di sospensione non se ne parla minimamente. Anche questa è Italia…!!1

  5. Dal giornale “L’Azione” di Novara e provincia – dal 15 novembre saranno obbligatorie le gomme da neve – 05/11/2010

    Da lunedì 15 novembre e fino al 31 marzo 2011 tutti i veicoli circolanti sulle strade gestite dalla Provincia di Novara avranno l’obbligo di montare pneumatici invernali idonei alla marcia su neve e ghiaccio, oppure di avere a bordo catene da neve idonee all’autoveicolo. Così anche il nostro territorio si adegua dopo le analoghe ordinanze emesse in Lombardia e nella vicina provincia del Verbano Cusio Ossola.
    L’ordinanza dovrà essere rispettata lungo le strade del Novarese che recheranno l’apposito cartello prescritto dal Codice della Strada e che indica l’utilizzo delle catene in presenza di neve e ghiacco. L’obbligo, come recita l’ordinanza, firmata dall’ingegnere capo della Provincia di Novara, Giuseppe Gambaro, ha validità «anche oltre il periodo previsto in concomitanza al verificarsi di precipitazioni nevose o formazione di ghiaccio». L’inosservanza dell’obbligo comporterà l’applicazione di una sanzione amministrativa prevista dal Codice della Strada.
    Dalla Provincia si spiega che il provvedimento, senza precedenti nel nostro territorio, è preso per evitare che, dinanzi a situazioni di criticità, «i veicoli in difficoltà possano produrre blocchi della circolazione, rendendo, inoltre, di conseguenza, difficoltoso, se non impossibile, garantire l’espletamento dei servizi di emergenza, pubblica utilità e di sgombero neve. Ma anche per tutelare prioritariamente la pubblica incolumità».
    L’elenco delle strade interessate dall’ordinanza sarà comunicato dalla Provincia nei prossimi giorni.

  6. I festeggiamenti per l’unità d’italia volgono alla fine, e come sempre ogni provincia se ne frega bellamente di quello che fa quella vicina, se poi è di un’altra regione meglio ancora, proprio come i divieti di transito che spostano il traffico dei camion da un comune all’altro come se fossero degli appestati, con l’obbiettivo ormai smascherato di fare cassa utilizzando telecamere e apparecchiature fotografiche ormai diffuse in ogni angolo. Però bisogna rifornire anche due volte al giorno i negozi e le fabbriche che non hanno più un minimo di scorte, e allora avanti così senza coordinamento e senza direttive, ma a cosa servono più le regioni?

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