Silvia Velo: “Trasporti pericolosi?
È ora di punire i committenti”

“Bisogna puntare sulla committenza. Finora ha sempre opposto resistenza, ma è ora di cambiare: chi manda in giro le merci deve essere davvero responsabile del comportamento di chi guida. Solo così si può evitare lo sfruttamento pericoloso dei camionisti. Le recenti normative non hanno rappresentato un passo in avanti”. Ad affermarlo, in un’intervista rilasciata ai giornalisti del quotidiano La Repubblica, è Silvia Velo, vicepresidente Pd della commissione parlamentare Trasporti, riaccendendo così i riflettori su una realtà più volte denunciata dalle associazioni di categoria, a cominciare da Fai Conftrasporto e dal suo presidente nazionale Paolo Uggè: ovvero che spessissimo sono le imprese che appaltano i trasporti a chiedere agli autotrasportatori di violare le leggi, spingendoli a sovraccaricare i tir, a guidare per ore e ore per giungere prima a destinazione. E se un professionista serio e coscienzioso si rifiuta, viene sostituito con altri concorrenti sleali disposti a tutto pur di garantirsi la commessa. Se i trasportatori sono disposti a  compiere diversi reati, dunque, i  veri mandanti sono  i committenti.

6 risposte a “Silvia Velo: “Trasporti pericolosi?
È ora di punire i committenti”

  1. Ma che brava l’onorevole Velo. Per sua sfortuna sono un ascoltatore di Radio radicale. Avendo smesso da poco di fare il trasportatore ho voluto seguire i lavori parlamentari sul decreto Tirrenia che conteneva i provvedimenti dell’Autotrasporto. Li si coinvolge nelle responsabilità i committenti. Forse sono stato disattento ma non ho sentito l’onorevole Velo chiedere, in contrasto con il Suo gruppo, il Pd, che ha cercato invece di far saltare il provvedimento ponendo delle pregiudiziali che, se approvate avrebbero affossato per sempre il provvedimento. L”onorevole Velo è stata zitta a meno che Lei mi dimostri il contrario. Ora spara sui comittenti. Ma quali interessi difendeva il suo partito e l’onorevole Meta quando ha presentato la mozione pregiudiziale e i suoi colleghi di partito che hanno presentato 150 emendamenti utili solo a fare ostruzionismo?

  2. Non facciamo politica ragazzi. Ma se quanto detto da Armando è vero, diciamolo nei baracchini a tutti. Questi ci prendono in giro.

  3. Vorrei sentire il parere di qualche altra associazione come la Lega coop e la Fita-Cna su quanto detto da Arturo. Se è vero bisognerebbe farlo sapere ai tanti colleghi.

  4. La politica è una roba poco pulita è sempre stato detto. Ma l’Arturo ci ha raccontato una cosa che fa pensare. Noi dobbiamo chiedere alle nostre associazioni di farci conoscere quanto avviene sui nostri problemi nel Parlamento. Così saremo in grado di chiedere il perchè di certi comportamenti e poi decidere chi votare. Questa non è politica, ma se non ricordo male è democrazia.

  5. La signora Velo ci ha sempre sostenuto. Questa volta non lo ha fatto forse per una disposizione del suo partito. Questo è comprensibile. Quello che non si può accettare è il tentativo di presentarsi come chi vuole fare l’accusatrice della committenza. Se stava zitta l’avrei compresa. Così mi è molto più difficile giustificarla.

  6. Belle parole, ma purtroppo il sig. Armando ha pienamente ragione: dov’era l’On.le Velo quando lo scorso luglio il suo partito e la Confindustria hanno provato in tutti i modi a far saltare le nuove norme sui costi minimi di sicurezza?

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