Giachino: cancelliamo le imprese
di trasporto che non hanno camion

“Faremo pulizia ed entro la fine dell’anno, in collaborazione con le Province, cancelleremo dall’albo dell’autotrasporto le società che non hanno neanche un veicolo”. Ad affermarlo, sulle pagine del quotidiano La Repubblica di venerdì 15ottobre, è Bartolomeo Giachino, sottosegretario ai Trasporti, intervistato nell’ambito di un’ampia inchiesta nella quale si mettono il risalto “il subappalto del subappalto e il ribasso selvaggio dei prezzi, due tra i connotati più forti del far-west nell’autotrasporto, e l’infiltrazione della criminalità organizzata nell’autotrasporto che si è mimetizzata meglio che in altri settori”. Secondo Cinzia Franchini, vice-presidente della Fita-Cna e lei stessa autotrasportatrice, intervistata dai giornalisti de La Repubblica, “sempre più imprese di autotrasporto adottano metodi illegali, riciclano denaro, evadono le tasse e praticano la concorrenza sleale”. E per Antonio Nicaso, docente ed esperto di organizzazioni criminali “negli ultimi anni la ‘ndrangheta e la camorra hanno investito pesantemente nell’autotrasporto perché i camion sono un’ottima copertura dei guadagni illeciti e un mezzo fondamentale per le varie attività: dal trasporto dei rifiuti a quello della droga”. Ogni previsione, a questo punto non può che essere catastrofica: “Avanti di questo passo”, secondo Cinzia Franchini, “il numero dei camionisti-schiavi aumenterà e di pari passo crescerà la loro pericolosità sulle strade”.

7 risposte a “Giachino: cancelliamo le imprese
di trasporto che non hanno camion

  1. Mi dispiace, ma il male del trasporto sono i trasportatori perche’ non devono farsi schiavizzare da nessuno. Ogni servizio ha un costo, ogni imprenditore deve fare utile e quindi ricavare delle tariffe giuste, e’ abbastanza semplice. Per quanto riguarda la concorrenza sleale, lo Stato deve intervenire liberando il mercato da questi personaggi che anche sotto l’aspetto fiscale non danno niente. Anche in termini di sicurezza chi è in certe condizioni diventa un pericolo perché prima pensa a sfamarsi poi alla manutenzione del mezzo, alla 626, al sovrappeso etc. Se non si interviene presto metà delle nostre aziende chiuderà e quelli che non hanno neanche un mezzo ne aquisteranno un paio.

  2. La presa di posizione ufficiale del sottosegretario Giachino è veramente una buona notizia per il settore, e dimostra ancora una volta che le associazioni che rappresentano veramente l’autotrasporto, da qualche tempo vengono ascoltate dal Governo e dalle istituzioni. Infatti, fra le altre molteplici iniziative per moralizzare il settore, il raggruppamento di Unatras ha da tempo chiesto di fare questa pulizia nei vari albi provinciali e in quello nazionale, perchè questa operazione, associata ai controlli su strada e alla certezza delle sanzioni, sta finalmente dando i primi risultati. Purtroppo c’è ancora chi spara a zero sulla categoria come appunto La Repubblica, evidentemente per scarsa informazione o per mancanza di notizie! Pensiamo quindi all’effetto che potrebbero avere in questo contesto, le sconsiderate lamentele di chi sta usando in modo vergognoso la debolezza economica di qualche trasportatore, per chiedere di alleggerire controlli e sanzioni! Questi personaggi, a suo tempo messi da parte in altre realtà associative, tentano senza scrupoli di mettersi in mostra, sfruttando indegnamente la disperazione di alcuni trasportatori, invece di fornigli gli strumenti necessari per capire l’evoluzione del mercato e quindi la necessità di crescita dimensionale e qualitativa delle imprese.Non si era mai vista in Italia una categoria di operatori, che in modo così unitario, abbia chiesto l’inasprimento dei controlli per difendere la propria sopravvivenza! Mi auguro che d’ora in poi la tendenza dei responsabili di Governo sia solo quella di ascoltare gli operatori seri e non gli strilloni di piazza!

  3. Sarebbe davvero un’ottima iniziativa. Uno dei passaggi fondamentali per eliminare chi, con il trasporto, ha davvero ben poco da condividere. In questo modo si darebbe spazio alle aziende che quotidianamente si affannano per mantenere alti standars di sicurezza, di qualità, di legalità e correttezza.

  4. Perchè non si crea un sistema per incrociare i dati “targhe veicoli motore – autisti regolarmente assunti presso gli Enti previdenziali”? Sarebbe un modo per stanare velocemente coloro i quali sfruttano gli autisti, oltre a fare concorrenza con costi di gran lunga inferiore. Anche incrociare i fatturati con il numero di veicolo, potrebbe essere d’aiuto evitando intermediazioni speculative.

  5. Gentilissimo sottosegretario, vorrebbe cortesemente spiegarci i motivi per cui il suo ministero non pubblica le tabelle dei costi minimi con la regolarità prevista dalla legge? Grazie e cordiali saluti.

  6. Dimenticavo di chiedere perchè da agosto ad oggi la cancellazione di queste aziende non sia ancora avvenuta. Problemi di ferie? Carenza di organico? Troppi straordinari da pagare? Perchè quando tocca a noi rispettare leggi o accordi lo dobbiamo fare dalla sera alla mattina mentre i vari organi statali possono farlo quando e come gli pare. Qualcuno diceva: non pretendere se non puoi dare.

  7. Un ringraziamento al sottosegretario Giachino per la sua presa di posizione e la sua determinazione.
    Occorrerebbe tuttavia fare ancora qualcosa in più: preveder che in caso di inattività delle Province nel cancellare le imprese prive di veicoli, sopperisca lo Stato, con il Comitato Centrale, che nel suo ruolo principale di tenuta dell’albo, potrebbe eliminare le imprese senza veicoli…

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