False revisioni auto, a Bergamo
tre autofficine finiscono nei guai

I clienti portavano le auto in officina per la revisione, pagavano e ricevevano il tagliando necessario per circolare. Peccato che fosse falso. La Polizia stradale di Bergamo e Seriate ha scoperto un giro di revisioni false che ha portato a circolare per le strade della Bergamasca ben 569 auto “irregolari”. Nei guai sono finite tre autofficine della provincia: una a Seriate, l’unica autorizzata a fare le revisioni, e le altre due a Treviolo e Dalmine.
L’indagine è partita il 21 marzo del 2009 quando una pattuglia della stradale di Seriate aveva fermato in autostrada un furgone, scoprendo il tagliando falso. Tre giorni dopo, in occasione di un altro controllo, questa volta a una Smart, gli agenti avevano trovato un altro certificato falso. Da qui sono partite le indagini che hanno permesso di arrivare alle tre officine. Quella di Seriate emetteva tagliandi falsi, mentre le due officine di Treviolo e Dalmine, non autorizzate, raccontavano ai clienti che la revisione sarebbe stata fatta a Seriate. In pratica, però, nessuna officina effettuava la revisione e i tagliandi venivano falsificati direttamente dal titolare dell’officina di Seriate, grazie a una macchina da scrivere con la quale inseriva i dati sopra gli adesivi autentici forniti dalla Motorizzazione. La Polizia ha anche scoperto che i clienti pagavano per la revisione dai 60 agli 80 euro. Denunciati per falso materiale F.F., 51enne di Dalmine; B.A., 47enne di Dalmine e C.C., 46enne di Capriate.

4 risposte a “False revisioni auto, a Bergamo
tre autofficine finiscono nei guai

  1. Meno male che qualcuno ogni tanto controlla. Non è assurdo pensare che la metà delle revisioni delle officine private siano false, anche perchè sulle nostre strade circolano autovetture e automezzi che sono dei veri e propri pericoli pubblici.

  2. Queste notizie confermano che siamo un Paese che ha la truffa nel dna (e non solo in meridione, ma anche nella nordista e leghista Bergamo) e che l’unico rimedio è prendere agenti della guardia di finanza, poliziotti e carabinieri e mandarli a controllare ogni azienda. Solo così è possibile inculcare negli italiani la cultura della legalità.

  3. Il mondo delle revisioni è uno schifo!!!! I controlli sono del tutto superficiali e basta che il titolare conosca qualche funzionario della Motorizzazione che i controlli non arrivano o si viene anticipatamente a conoscenza della data del controllo. E’ molto semplice aggirare il sistema mctcnet, e nonostante l’implemento del nuovo protocollo mctcnet2 si riesce tranquillamente a effettuare una revisione del tutto fasulla ad esempio solo con il libretto di circolazione. L’unico modo per risolvere queste anomalie nel sistema consiste nelle ispezioni a tappeto in modo tale da cogliere sul fatto gli operatori, altrimenti tutto è aggirabile!!! Spesso le forze dell’ordine controllano i file di revisione ma non riescono a cogliere quei “segnali” rivelatori di collaudi fasulli, solo un tecnico che lavora in quel settore può capire certi espedienti. Morale della favola: le persone oneste che intraprendono questa attività chiudono, i disonesti truffatori fanno i soldi… e non parlo per presunzione ma in quanto ho lavorato per molti anni in questo settore!!!!!!

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