Grecia, la protesta dei camionisti
continua: il commercio è in crisi

Lo scenario non cambia: a oggi non c’è nessun cedimento nella protesta degli autotrasportatori greci. È infatti di queste ore la notizia del fallimento di un tentativo di mediazione messo in campo dalle associazioni dei commercianti, messi in ginocchio da 16 giorni consecutivi di blocco dei rifornimenti. Gli scaffali dei supermercati si stanno svuotando sempre più rapidamente. Anche le industrie stanno subendo il contraccolpo della sospensione delle forniture di materie prime e semilavorati. Una situazione veramente difficile, con più di diecimila container fermi al porto del Pireo e di Salonicco.
Sono invece più di mille i veicoli incolonnati tra la capitale Atene e la zona portuale. Si è registrato anche qualche scontro con le forze dell’ordine.
La base di partenza per una trattativa rimane quella della modifica della legge di liberalizzazione del settore approvata pochi giorni orsono, con la quale il governo ellenico ha cancellato il sistema delle licenze di esercizio esistente da decenni, annullando completamente il “valore” delle stesse, pagato per la loro acquisizione. Le richieste messe sul tavolo dai rappresentanti degli autotrasportatori hanno principalmente l’obiettivo di dilatare su un periodo più lungo il processo di transizione, introducendo alcuni ammortizzatori economici a compensazione del valore di fatto azzerato. Respinte le offerte alternative proposte dal ministro dei Trasporti Reppas di ulteriori sussidi e agevolazioni su fisco e pensioni. Si attendono, comunque, notizie e sviluppi da un’ulteriore riunione del Comitato di sciopero.

3 risposte a “Grecia, la protesta dei camionisti
continua: il commercio è in crisi

  1. Quando successe a noi in Italia, negli anni 90, la protesta fu molto debole, perchè ci diedero lo specchietto delle allodole del raddoppio delle licenze! Da li cominciò il disastro della categoria, tutti corsero a comprare camion senza avere contratti per farli lavorare, e oggi il risultato e sotto gli occhi di tutti! Ora i trasportatori greci spero non penseranno di fermare così i processi di liberalizzazione che ormai in tutta Europa sono stati digeriti, ma il giusto riconoscimento della valorizzazione delle licenze è un sacrosanto diritto che anche noi avremmo dovuto ottenere, e ci siamo lasciati scappare, almeno sotto forma di capitalizzazione delle nostre aziende, ora ci farebbe comodo (anche per Basilea 2 company). Spero che almeno questo risultato i colleghi greci lo ottengano, dopo una lotta così lunga e sofferta che viene accuratamente nascosta dai media.

  2. Un plauso va alle associazioni di categoria italiane (in particolare Unatras) che nelle trattative con il governo non hanno mai abbandonato il tavolo e un plauso al governo per aver insistito con il dialogo, altrimenti saremmo stati travolti nel caos come in Grecia.
    Per una volta, ma io dico tante volte l’Italia e il sistema italiano fa’ scuola, ma i media non ne parlano preferiscono sempre proporre il peggio del bel paese magari inventandoselo per fare notizia.

  3. Caro Filippo, io un plauso al governo italiano non riesco proprio a farlo…
    E dire che il sistema italiano fa scuola mi sembra un po’ esagerato! Ma dove?

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