Usa, Obama investe 50 miliardi
di dollari in infrastrutture

Ci sono anche strade e ferrovie nel piano che Barack Obama ha predisposto per dare vigore a una crescita ancora troppo debole. Il presidente Usa ha infatti pensato a un grande piano d’infrastrutture, 50 miliardi di dollari in sei anni, allo scopo di rilanciare il settore del trasporto su terra, in particolare l’alta velocità. Un piano che si affianca agli sconti fiscali per 100 miliardi di dollari in 10 anni alle aziende che investono in ricerca. Soldi che serviranno per spronare l’economia statunitense ancora in crisi e soprattutto per creare immediatamente nuovi posti di lavoro. Mosse fondamentali anche in vista delle elezioni di novembre, che si giocheranno prevalentemente sui temi economici. D’altronde pagare i conti, mantenere il posto di lavoro, o trovarne uno nuovo per chi l’ha perso, sono le vere priorità degli americani. Così l’inquilino della Casa Bianca, come annunciato giorni fa dallo studio ovale, accantonerà per un po’ la politica estera per concentrarsi sulla politica economica. Il piano è imponente, ma per essere attuato avrà bisogno del via libera del Congresso. Prevede la costruzione o il rinnovamento di oltre 240mila chilometri di strade, 200 chilometri di piste aeroportuali e circa 6mila chilometri di ferrovia per le nuove linee ad alta velocità. La sua priorità assoluta è cercare di ridurre entro il 2 novembre quel 9,6 per cento, che è il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti, anche correndo il rischio di aumentare il deficit pubblico.
“Tutti noi siamo d’accordo che abbiamo bisogno di mettere in campo politiche per il lavoro, sapendo che il deficit non è al momento la questione centrale”, ha ammesso alla Cbs Laura Tyson, del gabinetto economico della Casa Bianca. “Ora la nostra maggior preoccupazione è la crescita troppo lenta e la mancanza di posti di lavoro. Ovviamente servirà pazienza, nessuno ha la bacchetta magica. Per creare nuova occupazione servono anni, e ci vorrà ancora tempo per riparare ai danni fatti nel passato”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *