In Europa si sente aria di ripresa: cresce il traffico merci sulle Alpi

Nei primi sei mesi del 2010, il traffico merci attraverso le Alpi è aumentato del 13 per cento. Un incremento che riguarda sia il trasporto su rotaia sia quello stradale. Il risultato emerge da un’indagine statistica svolta dal Dipartimento Federale dei Trasporti della Confederazione Elvetica (Datec). Una crescita le cui motivazioni sono da ricercare nella reale ripresa congiunturale della produzione nel sistema Europa e in particolar modo in Germania. I dati rilevati da gennaio a fine giugno 2010 indicano che il volume totale delle merci trasportate è cresciuto del 13,2 per cento, rispetto allo stesso periodo dell’anno 2009, raggiungendo il considerevole traguardo delle 19,2 milioni di tonnellate di merce trasportata, di cui 12 milioni con il sistema ferroviario e 7,2 con il sistema stradale.
Valori comunque inferiori, precisano dal Datec, di ben nove punti percentuale al volume record di merci trasportate con quest’ultima modalità registrati del primo semestre del 2008. Inoltre, per quanto riguarda il trasporto stradale, il numero dei tragitti percorsi è incrementato del 7,4 per cento (621.000 tragitti complessivi), mentre per le quantità di merci trasportate l’aumento verificato è pari all’8,1 per cento (+0,5 milioni di tonnellate nette). Ma è soprattutto nell’ambito del trasporto ferroviario, colpito duramente dalla crisi, che c’è stata la crescita più evidente: +1,7 milioni di tonnellate (+16,5 per cento). Questi importanti tassi di crescita, che sembrerebbe non arrestarsi, riguardano in modo prevalente il trasporto combinato non accompagnato (Tcna), tra l’altro favorito finanziariamente dalla Confederazione. E gli incrementi avrebbero potuto essere anche maggiori se non si fosse verificata una carenza di materiale rotabile. È aumentato anche, ma in misura meno importante, il trasporto con vagoni completi (Tvc). Più deboli, anche se in evoluzione, gli incrementi riguardanti l’autostrada viaggiante. I dati rilevati dal Datec rispondono all’esigenza della Confederazione di tenere sotto stretto controllo la distribuzione del trasporto tra modalità stradale e modalità ferroviaria. La modalità ferroviaria ha recuperato certamente terreno rispetto alla strada raggiungendo il 62,4 per cento del volume delle merci trasportate. Ma l’obiettivo che la Svizzera intende raggiungere è ancora lontano. Infatti la previsione di transiti stradali di veicoli pesanti nel territorio elvetico per il 2019 è fissata a 650mila per l’intera annualità. Allo stato attuale è stato raggiunto il valore di 621mila transiti, ma nel periodo di un semestre.
Occorrono maggiori sforzi per il raggiungimento dell’obiettivo, affermano i tecnici del Datec, e uno strumento che contribuirà al raggiungimento del risultato sarà quello dell’introduzione di una borsa del transito alpino. La Svizzera è stata incaricata da “tutti” i Paesi alpini di elaborare, entro il 2011, un modello di gestione del traffico attraverso le regioni “sensibili” delle Alpi. A questo si aggiungerà anche il probabile incremento della competitività ferroviaria rispetto alla strada dovuta all’apertura, presumibilmente nel 2017, della galleria ferroviaria di base del San Gottardo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *