Napoli non è inquinata. Ma è solo perché le centraline sono rotte

Che bello, avranno pensato i napoletani e i turisti che affollano la città partenopea, le sue coste e le isole. Da giugno l’inquinamento atmosferico non c’è più. Peccato che tutto sia dovuto solo al fatto che, come denuncia in un articolo il quotidiano La Repubblica, ormai da mesi funziona solo una o due centraline dell’Arpac (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente campano) su nove. “Sfogliando i dati online sul sito dell’Agenzia dell’ambiente regionale”, scrive la giornalista Cristina Zagaria, ” si scopre che da fine giugno tutte le stazioni di rilevamento della città registrano solo i valori di biossido di azoto, ma non sono disponibili i dati delle polveri sottili (pm10), ossido di carbonio, ozono, benzene. Insomma non ci sono dati. E quelli disponibili sono sballati. Guardando i dati del 9 agosto, l’unica centralina che dà un quadro completo è quella vicina all’ospedale Santobono. Parziali i dati forniti da quella all’Osservatorio astronomico e in via Argine. Completamente in tilt le altre. Nell’ultima informativa dell’Arpac al Comune (numero di protocollo 21830/2010), lo stesso direttore generale dell’Arpac, Gennaro Volpicelli, scrive che i dati rilevati dalla centralina della Ferrovia (quelli spesso più alti), sono un “hot spot urbano”, cioè un picco fuori dalle medie”. Ma perché non funzionano le centraline? La risposta è semplice mancano i soldi. “L’aggiornamento della rete”, hanno spiegato i responsabili dell’Arpac alla gornalista di La Repubblica, ” in coerenza con le nuove norme comunitarie e nazionali è stato programmato per il 2010. Ma è subordinato alla disponibilità di risorse economiche e al Piano regionale di risanamento della qualità dell’aria”. In questo quadro negativo, c’è anche una buona notizia. Secondo gli ultimi dati Arpac validi “per i livelli di benzene e di ossido di carbonio nel 2007 e nel 2008, si conferma l’assenza di superamenti”, dato confermato anche per il 2009. “Segnano un meno 40 per cento anche i dati sulle polveri sottili”, evidenzia l’assessore comunale all’Ambiente, Gennaro Nasti. “E da dicembre 2009 non abbiamo più fatto provvedimenti emergenziali e blocchi del traffico, ma stiamo programmando una politica di mobilità e difesa dell’Ambiente, come la maxi Ztl. Ma è importantissimo che le centraline Arpac siano ammodernate ed efficienti. Il Comune non può lavorare da solo, devono intervenire anche Provincia e Regione”.

5 risposte a “Napoli non è inquinata. Ma è solo perché le centraline sono rotte

  1. Ma in questi casi, perché i funzionari pubblici devono aspettare che una giornalista faccia un’inchiesta giornalistica e non sono loro per primi a denunciare la situazione? Tocca a loro, li paghiamo (sono dipendenti pubblici!) anche per questo.

  2. Giovanni, va bene che la Lega è alleata con An, ex Msi, ex fascisti, ma fare di tutta un’erba un… Fascio è solo una dimostrazione di stupidità.

  3. In valle Seriana, terra di leghisti, le centraline ci sono dappertutto, funzionano dappertutto, tutto è perfetto, pulito, funzionante… Gli amministratori sono santi, i bilanci tutti in attivo. E gli abitanti (alcuni dei quali hanno una bellissima aureola) hanno una proprietà di linguaggio impareggiabile e parlano perfino un dialetto straordinario.

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