Scoprire le cause per le quali tre conducenti di tir hanno perso la vita sulle strade in questi giorni è un dovere introdotto dalle nuove norme, appena approvate dal Parlamento, che finalmente consentono di effettuare verifiche nei confronti di tutti i soggetti che hanno partecipato all’operazione di trasporto al centro di eventi luttuosi. Conftrasporto chiede, e si augura, che questa richiesta sia condivisa dalle organizzazioni sindacali dei lavoratori, e che le verifiche previste possano realmente essere effettuate quanto prima. In mancanza di precise iniziative, Conftrasporto agirà nei confronti di coloro che omettono precisi atti di ufficio e darà mandato ai propri legali per costituirsi in giudizio con l’obiettivo di tutelare l’integrità di questi lavoratori e per attribuire, laddove siano accertate, le relative responsabilità. Queste morti sul lavoro meritano il medesimo rispetto di altri lavoratori.
Paolo Uggè
Presidente, prevenire è meglio che combattere (così le vite si salvano invece che piangerle poi). Perchè Conftrasporto non spiega agli associati che lavorano per una nota azienda legata ai poteri forti e che regolarmente “invita” gli autotrasportatori a sovraccaricare i tir di denunciarla? Basta presentarsi all’appuntamento con un registratorino e una telecamerina (Striscia la Notizia docet). Se poi l’azienda perderà l’appalto (come probabile) Conftrasporto potrebbe risarcirla (sarebbe un ottimo incentivo per le aziende a denunciare la committenza fuorilegge (e do solo sa quanta ce n’è in circolazione…)
I colpi di sole giocano brutti scherzi: quale impresa di autotrasporto accetterà mai di perdere un appalto magari a sei o sette zeri per conquistarsi un risarcimento che comunque non potrà mai neanche lontanamente coprire la perdita? Manuel da che mondo viene?
Più che da che mondo viene, Manuel da che pusher si rifornisce?
L’iniziativa di Conftrasporto è encomiabile, soprattutto perché mira a parificare, quanto a dignità e condizioni, il lavoro degli autisti a tutte le altre tipologie di lavoro. Speriamo che alle parole seguano i fatti (sia per chi intende denunciare, sia per chi deve fare i controlli).
Sono curiosa di sapere come si comporteranno le compagnie assicuratrici quando si tratterà di mettere in relazione il pagamento dei danni con le corresponsabilità. Loro si che non guardano in faccia a nessuno, appalti o non appalti.
Beh, cominciamo a fare pressione perché scattino i controlli a valle (dopo l’incidente). Quelli a monte (per fare prevenzione), in Italia, sono una pura utopia…
Spessissimo si sente parlare di controlli random, casuali, in diverse realtà imprenditoriali, prendendo di mira una precisa categoria di imprese. Perché non cominciare a fare controlli a caso anche presso la committenza? Perché obbligare gli autotrasportatori a fare una denuncia quando ci sono (o almeno dovrebbero esserci) le forze dell’ordine preposte per fare direttamente le verifiche?
E perchè Conftrasporto, che sa perfettamente quali sono, non passa a chi di dovere (la magistratura, la Guardia di Finanza) un elenco delle imprese committenti che costringono gli autotrasportatori ad accettare le loro condizioni (fuorilegge)?
Una domanda: un committente mi chiede ipoteticamente di sovraccaricare il mezzo, oppure di far guidare il mio autista 12 ore di fila (anche perchè altrimenti non esisterebbero le condizioni economiche per accettare l’incarico…): rifiuto e voglio segnalare quanto accaduto ma restando anonimo (non ho nessuna voglia di essere poi chiamato a testimoniare in un’aula di tribunale o quant’altro). E’ possibile? La Guardia di finanza accetta simili segnalazioni? PS: aiuterebbero molto a fare pulizia perchè molti autotrasportatori probabilmente non hanno nessuna voglia di “rognate” ma sarebbero lieti di segnalare il committente “strozzino”.
Bella domanda di Mino. Perche’ non la girate al vostro avvocato Natale Callipari che e’ gia’ intervenuto sul blog in maniera decisamente chiara ed esaustiva?