Gli autotrasportatori e Tirrenia insieme sulle Autostrade del mare?

Abbiamo tutti letto che il Governo è dovuto intervenire con un nuovo decreto per far fronte alla marcia indietro della cordata che si era aggiudicata la gara per gestire la compagnia marittima Tirrenia. Indubbiamente la situazione non è semplice e sia gli operatori privati che si sono candidati, sia il Governo hanno di fronte una situazione complessa che deve essere risolta innanzitutto per garantire dei servizi di collegamento ai cittadini, per non “buttare a mare” il know how frutto di esperienze e investimenti, ma anche per dare certezze ai lavoratori coinvolti. In tutta questa vicenda lanciamo un’idea che invitiamo a valutare con attenzione. Tra gli obiettivi del Governo c’è quello di dare una risposta al tema del riequilibrio delle modalità del trasporto, oggi sempre più orientato verso la strada. Le Autostrade del mare sono state una delle intuizioni italiane che hanno trovato la condivisione delle autorità comunitarie. Forse non tutti lo sanno, ma il primo progetto delle Autostrade del mare approvato è stato quello dell’Italia, poi preso a riferimento da parte di altri Paesi. Il Governo si è ripetutamente impegnato a garantire nella Finanziaria 2011 risorse per rilanciare gli incentivi delle Autostrade del mare. Oggi ha una’opportunità in più: destinare le risorse alla nuova Tirrenia perché, a differenza di altre compagnie, si dedichi prevalentemente ad assicurare il trasporto merci anche nei mesi estivi. Tutti sanno che ogni anno gli episodi che discriminano il trasporto di merci rispetto a quello delle autovetture si ripetono. Questo non consente agli imprenditori dell’autotrasporto di poter programmare dovutamente la loro attività, si sprecano risorse e le Autostrade del mare faticano a decollare. Perché non pensare, avendo anche la disponibilità della Regione Sicilia, di favorire la nascita di una cordata che preveda anche l’inserimento delle imprese di autotrasporto? Si darebbe un obiettivo a una compagnia e contemporaneamente lo Stato eviterebbe di mettere a disposizione risorse, utili solo a incrementare i bilanci delle compagnie armatoriali nei mesi di scarso traffico delle persone, senza dare risposte a un tema del quale il Governo prima o poi dovrà occuparsi. Conftrasporto è pronta a favorire il coinvolgimento di alcune imprese di autotrasporto. Occorre che chi ha l’interesse e un obbiettivo da raggiungere favorisca, ma in fretta, l’istituzione di una cabina di regia che consenta in una fase di avvio la realizzazioni di condizioni favorevoli a sviluppare in modo concreto e definitivo le Autostrade del mare.

Paolo Uggè

14 risposte a “Gli autotrasportatori e Tirrenia insieme sulle Autostrade del mare?

  1. Queste sono le proposte “concrete” da lanciare al Governo, con l’augurio che qualcuno le sappia raccogliere ed esaminare. Un’unica domanda al signor Uggè: esistono davvero alcuni imprenditori del settore dell’autotrasporto (messo in ginocchio dalla crisi) pronti a salire a bordo di questa iniziativa e a metterci gli investimenti?

  2. L’Italia si conferma il Paese di Pulcinella: siamo i primi (la fantasia non ci manca) a proporre ottime idee, e gli ultimi a saperle realizzare. Da quanti anni sentiamo parlare di Autostrade del mare senza che si faccia niente?

  3. Anni fa ho letto un’intervista, al dottor Manuel Grimaldi, armatore dell’omonima flotta e convinto sostenitore del progetto Autostrade del mare. Sembrava che tutto fosse pronto. Poi tutto è finito nel dimenticatoio. Qualcuno sa spiegarmi perchè?

  4. Presidente Berlusconi, lei è un imprenditore, certi progetti li sa leggere e capire: faccia un favore a migliaia di autotrasportatori, so che ha un milione di cose da fare (e un mucchio di persone, compresi degli alleati traditori, che le mettono i bastoni tra le ruote) ma dedichi 10 minuti a questo progetto….

  5. Se davvero ci sono gli imprenditori pronti a sganciare i soldi, il Governo ha l’obbligo morale di esaminare una simile proposta.

  6. Parafrasando un passo di una bellissima canzone di Fabrizio De Andrè, mi verrebbe da dire: “è mai possibile o porco di un cane che le belle proposte in codesto reame finiscano tutte a puttane…”

  7. E’ possibile conoscere anche solo tre nomi di imprenditori dell’autotrasporto disponibili a una simile impresa? Finche non vedo, non credo…

  8. Oe, San Tommaso dei poveri (non credenti…) perchè un imprenditore dovrebbe far sapere proprio a te, pubblicamente, sul TG Com, che lui è uno di quelli disposti a sborsare qualche milione (o decine di milioni) di euro? Per farlo sapere all’anonima sarda? Scendi dalle piante….

  9. Certo che se l’idea venisse accolta dal governo, avremmo una bella occasione per scoprire se i grandi imprenditori del trasporto, quelli che a parole sono tutti per le autostrade del mare, sono capaci solo di parlare o anche di fare i fatti. Scenderebbero davvero in strada (pardon, in acqua…..)?

  10. Se è un progetto percorribile noi trasportatori saremmo disponibili a utilizzare quota dei fondi previsti per il settore da dirottare al salvataggio di Tirrenia, però poi vogliamo dei nostri capaci rappresentati nel Cda della società che controlli che l’investimento non vada in “vacca” come la maggior parte dei capitali investiti al sud: e non solo per colpa dei meridionali.

  11. La proposta di Uggè non è da sottovalutare: Conftrasporto potrebbe costituire una “struttura”
    con un’oculata regia, dove chiunque creda nel futuro delle autostrade del mare potrà investire proporzionalmente alla sue possibilità.

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