Autostrade del mare a Venezia, presentato il progetto del terminal

È stato presentato giovedì 29 luglio a Venezia il progetto per la costruzione del nuovo terminal portuale riservato alle Autostrade del mare. La nuova struttura, ideata da un pool di imprese veneziane riunite nella società consortile Venice New Port, verrà realizzata in area Fusina (Marghera). Il progetto di riferimento, per il quale la Venice New Port metterà sul tavolo un investimento di poco inferiore ai 200 milioni di euro, è il vincente di un bando di gara che, oltre alla realizzazione dell’opera, include anche la concessione quarantennale dei servizi commerciali e turistici e dei servizi di supporto delle attività di Short Shipping.
Nei primi cinque anni di lavoro verranno costruite due darsene con quattro banchine che potranno accogliere quattro navi contemporaneamente, e una serie di complessi logistici costituiti da fabbricati e magazzini, uffici, rampe portuali e aree di parcheggio su un’area complessiva di circa 36 ettari. Ulteriore indicazione tecnica di rilevo è relativa alle banchine rivolte al canale Malamocco-Marghera, che avranno un fondale di 12 metri di profondità, ampliando la tipologia di navi che potranno attraccare.
Il nuovo complesso sarà in grado, nel primo quinquennio, di movimentare circa 850 traghetti e 110 treni anno. Numeri che potranno certamente aumentare con un tasso di crescita del 25 per cento, raggiungendo la capacità massima annuale di 1.000 traghetti.
Grazie alla realizzazione della nuova infrastruttura portuale e logistica, anche la città di Venezia avrà molti vantaggi: entro il 2012, infatti, la totalità delle navi traghetto che oggi passa per il centro storico entrerà in laguna attraverso la Bocca di Malamocco. Ciò si tradurrà in 500 veicoli in meno al giorno che transiteranno per il Ponte della Libertà e oltre 400 traghetti in meno all’anno che passeranno per il Canale della Giudecca.

3 risposte a “Autostrade del mare a Venezia, presentato il progetto del terminal

  1. Sui progetti non si può che essere favorevoli e valutare gli effetti benefici e i vantaggi che questi arrecheranno: in particolare su questo del terminal delle autostrade del mare a Venezia. La mia innata diffidenza per le opere ancora da realizzare, alimentata da anni e anni di opere incompiute o realizzate in ritardo, con effetti ridotti rispetto a quelli previsti, mi porta però a usare prudenza e cautela… Vedremo.

  2. L’Italia è, praticamente, un immenso molo naturale nel Mediterraneo. Solo un Paese di deficenti può lasciarlo inutilizzato.

  3. Benvengano le autostrade del mare, ma a una condizione: che in acqua ci siano navi moderne e non quei catorci pronti ad affondare da un momento all’altro che ogni tanto s’incrociano. Navi moderne e poco inquinanti: il mare è un bene prezioso che va tutelato. Fino in fondo.

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