Zero alcol e più sicurezza,
così cambia il Codice della strada

Niente alcol per i neopatentati, ma anche per i tassisti e i camionisti. Giro di vite su minicar e motorini, sanzioni più severe per chi non rispetterà i pedoni che attraversano sulle strisce. Sono queste alcune delle nuove norme inserite nel disegno di legge che modifica il Codice della strada approvato in via definitiva dal Senato. Le novità maggiori riguardano l’alcol, la causa numero uno, insieme alla stanchezza e alla distrazione, degli incidenti mortali sulla strade italiane. Un occhio di riguardo è per i giovani, visto che il divieto assoluto di bere anche un solo goccio di alcol riguarda chi ha preso la patente da meno di tre anni. Il divieto è esteso anche a tutti coloro che guidano al volante – autisti, tassisti e camionisti – per i quali è previsto il licenziamento per giusta causa se subiscono la sospensione della patente per guida in stato d’ebbrezza. Per tutti, comunque, vengono inasprite le sanzioni se si viene sorpresi alla guida con un tasso alcolemico superiore a quello consentito dalla legge. Sempre nell’ottica di contrastare l’alcol al volante, il disegno di legge vieta la vendita degli alcolici nei locali pubblici: scatterà alle tre di notte e durerà fino alle sei di mattina, con deroghe previste solo per Ferragosto e Capodanno.
La stretta sarà più severa per gli autogrill, dove non potranno essere messi in vendita superalcolici a partire dalle dieci di sera. Per i ristoranti sarà obbligatorio possedere un etilometro, da mettere a disposizione dei clienti, per una prova prima di mettersi al volante. Unica concessione agli amanti della bottiglia, la concessione di tre ore al giorno di guida per recarsi al lavoro o per assistere un familiare disabile per coloro che hanno avuto la patente sospesa.
Ma le nuove regole del Codice della strada non riguardano solo la piaga dell’alcol sulle strade. Tra un passaggio e l’altro in commissione, i parlamentari hanno avuto modo di dare il via libera alla targa personalizzata e di stabilire che, per continuare a guidare, gli ultraottantenni dovranno sottoporsi a una visita medica ogni due anni. Un’altra mini-stretta riguarda minicar e motorini: decuplicate le sanzioni per chi produce e commercializza minicar che superano i 45 km/h (si rischieranno fino a 4.000 euro di multa) e per le officine che truccano i motocicli (multe fino a 3.119 euro). Sulle minicar sarà obbligatorio l’uso delle cinture. Inoltre, viene inserito l’obbligo di guida con lenti anche per i ciclomotori. Novità anche per le multe, che saranno nulle se non notificate entro 90 giorni (prima erano 150). Sanzioni più care per l’eccesso di velocità con multe fino a 3.119 euro e patente sospesa anche per un anno e per chi non rispetta i pedoni sulle strisce: in questo caso verranno tolti 8 punti dalla patente, invece degli attuali 5. Chi non lascia passare auto della polizia o ambulanze perderà 5 punti. Il nuovo disegno di legge prevede che i diciassettenni possano guidare se muniti di un patentino e assistiti da un adulto. Ma la patente B sarà vietata fino ai 19 anni se il minorenne verrà pizzicato alla guida dopo aver bevuto e fino ai 21 anni se il suo tasso alcolemico sarà superiore a 0,5 grammi per litro.
Infine, i limiti di velocità sulle autostrade. Al termine di una lunga discussione il Parlamento ha deciso di confermare la facoltà per le società autostradali di portare i limiti a 150 km/h nei tratti a tre corsie, a patto però che sia presente il tutor.

7 risposte a “Zero alcol e più sicurezza,
così cambia il Codice della strada

  1. Tutto bello, tutto giusto. Ma senza poliziotti e carabinieri sulle strade, chi farà rispettare le nuove norme? Siamo alle solite, siamo il solito Paese di Pulcinella.

  2. Da cittadino che paga le tasse esigo (non chiedo, esigo) meno amministratori, meno politici, meno portaborse, meno auto blu. E più poliziotti per strada.

  3. Ha ragione Beatrice: a cosa servono belle norme, condivise da tutti (nemmeno l’opposizione ha votato contro le modifiche al codice) se poi non ci sono le forze dell’ordine a farle rispettare?

  4. Vediamo però anche le positività. Ne cito solo due: fino a oggi agli esteri non potevi chiedere di versare una cauzione per poter muovere il mezzo oggi sì; se ti trovavi con un autista ubriacone o che faceva uso di sostanze stupefacenti lo dovevi tenere in azienda. Oggi è possibile il licenziamento. Non mi sembra poco.
    Certo sarebbero necessari più agenti dedicati ai controlli. Ora però l’alibi della mancanza di norme non esiste più. Adesso avanzeremo la proposta di una sorta di B.A.G. come in Germania.
    Però qualche volta riconosciamo il lavoro che è stato fatto.

  5. Avete visto i commenti dei sindacati dei lavoratori? Vergogna, difendono gli ubriaconi e i drogati e vendono le solite bugie accusando di aver introdotto delle riduzioni delle sanzioni per chi guida di più. Questo è vero per la prima ora e qualcuno ha già spiegato il perché. Ma questi nipotini di Lenin non dicono che dopo la tolleranza (che non vuol dire senza sanzioni ma caso mai meno pesanti) della prima ora le sanzioni sono state elevate? Con il loro comportamento, vedi caso Fiat, questi non difendono il lavoro ma vogliono solo fare la guerra ai “padroni”.

  6. Una cosa sarebbe da chiarire, e pongo la questione al presidente della Fai Uggé: la “tolleranza zero” per l’assunzione di alcol per chi guida veicoli industriali, vale anche per autisti esteri?
    Se un veicolo che arriva dalla Francia e appartiene ad azienda francese, e l’autista viene beccato con un tasso alcolemico superiore a “zero”, cosa succede? Un autista estero che svolge un servizio di cabotaggio o la tratta finale di un trasporto intermodale, è assoggettato alla regola della “tolleranza zero”?
    Per quanto mi riguarda, trattandosi di sicurezza nella circolazione stradale, non dovrebbero esserci differenze. Un autista estero ubriaco non è diverso da uno italiano, e quindi deve essere fermato. Attendo opinioni…

  7. La risposta è molto semplice: sì. Il limite vale per tutti coloro che si muovono sulle strade sia in autovetture sia con mezzi pesanti. Le sanzioni sono applicate e fintanto che non viene versata la cauzione quel mezzo non potrà ripartire. Questa è una delle altre novità introdotte nel Codice.

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