Trasporti, sì al decreto legge sui costi minimi della sicurezza

Semaforo verde dal governo sui  costi minimi della sicurezza nel trasporto merci. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri, approvando il decreto legge presentato d’urgenza dal ministro delle Infrastrutture  e dei Trasporti Altero Matteoli. Il provvedimento recepisce l’accordo raggiunto a metà giugno al tavolo di confronto tra il governo, autotrasportatori e committenti. Nel decreto legge figura  un pacchetto di interventi che era stato invece bocciato dall’Antitrust in una segnalazione a Camere e Governo, in particolare proprio sul tema del possibile ritorno alle tariffe minime, abolite nel 1996, e su cui anche Confindustria aveva espresso un giudizio complessivamente negativo, giudicando alcune delle misure previste “gravemente lesive della libertà negoziale delle imprese e della concorrenza”. Il decreto legge approvato dal Consiglio dei ministri prevede anche l’introduzione della responsabilità solidale di tutti gli attori della filiera per garantire i pagamenti al sub-vettore; il limite di due ore, salvo indennizzo, dei tempi di attesa per carico e scarico delle merci; il tetto di 60 giorni dall’emissione delle fatture per i tempi di pagamento.

3 risposte a “Trasporti, sì al decreto legge sui costi minimi della sicurezza

  1. Bene. Ora il governo non si lasci influenzare da Catricala’ che deve spiegare dove trova i soldi per i controlli se non vuole i provvedimenti approvati. È strana la celerita’ dell’Antitrust in questo caso: che Confindustria abbia sollecitato? Allora Catricala’ deve ricordarsi che e’ docente alla Luiss sulla difesa dei diritti dei consumatori. La sicurezza sociale che sta’ alla base del decreto non e’ forse un diritto dei cittadini consumatori? Rifletta Catricala’! E visto che e’ così solerte, vorrei chiedere se non e’ concorrenza sleale trasportare coils come trasporto normale quando invece e’ speciale o la Emma nazionale lo puo’ fare in barba alla concorrenza? Attendo risposta dall’esimio professor Catricalà…

  2. La gallina che canta ha fatto l’uovo. Se esistevano dubbi sul fatto che Confindustria sia intervenuta pesantemente per escludere dal decreto della manovra gli emendamenti dell’autotrasporto ora basta leggere il Sole 24Ore di oggi e leggere l’intervento dell’Antitrust per averne delle conferme. Meno male che la categoria ha reagito e il Governo, grazie in modo particolare all’impegno del sottosegretario Giachino, ha emanato un decreto legge. Gli operatori non mollano. Vediamo se in questo Paese vincono i principi sulla sicurezza o gli interessi di qualcuno.

  3. Ha ragione Piero. Con questo decreto legge occorre dimostrare che i principi di sicurezza e la corresponsabilità dei soggetti della filiera del trasporto devono prevalere su quelli del liberalismo selvaggio e del profitto degli industriali.

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